In attesa del prossimo comunicato da Ponza, sperando che il numero dei bracconieri messi in condizioni di non nuocere salga, ma anche sperando che ciò non accada magari
perchè finalmente i bracconieri si sono estinti, voglio rendere partecipe la comunità che ci segue di una notizia fra il serio e il faceto.
E' una news assai poco importante, poichè narra della vita ordinaria di Valle Vegan, quella che si svolge tutti i giorni, fra il rifugio dei cani, giù in basso, e il fienile, dove Sherman e Geppo giocano senza tregua.
Che scorre tranquilla fra il recintone di Bastian, delle galline e dell'oca che mi becca sempre (e non vi dico dove mi ha beccato oggi) e il casale, dove Giorgia si ostina a voler entrare anzichè stare insieme a tutti gli altri cani. Dove Lola e Muffa giocano anch'esse in continuazione tanto che, arrivati a una certa ora, mi chiedo dove trovino tutta quell'energia canina.
Fra queste attività rientranti la normale amministrazione, dunque, fra un pastone per i cani e il mangiare per i maiali, il sottoscritto il 25 aprile ha deciso che era giunto il momento di creare un pergolato che potesse anche fungere da tettoia in caso di pioggia. Della serie: siamo tutti ingegneri...
Stese le stuoie di canna, ho notato che l'acqua comunque passava. (Sono un acuto osservatore, non c'è che dire)... Tranquilli, non ho preso il tubo irrigatore per versarla sopra! Non è necessario provocare pioggia artificiale nel bidet d'Italia (così, ormai, ho ribattezzato VV).
Da un mese infatti, puntuale come una cambiale, ogni santo giorno - da metà mattina fino a sera - viene giù un quantitativo d'acqua tale che ti viene da imprecare...
Ebbene, lunedì ho deciso che un telo di cellophan sulle stuoie fosse una pensata carina. Detto fatto l'ho comprato e l'ho posato. Ho messo dei rinforzi, in modo da evitare che il peso spezzasse le esili cannette delle stuoie. Qualcuno mi ha pure aiutato (forse mosso a compassione) e taccio il suo nome per non sputtanarlo nei secoli...
Tutto orgoglioso ho telefonato ai ValleVegani che stanno a Ponza dicendo loro che i gatti erano molto soddisfatti di avere uno spiazzo asciutto dove poter trascorre ameni pomeriggi e noialtri umani pranzare all'aperto, in compagnia del romantico ticchettio delle gocce sul nuovo tetto così tanto "naif"...
Mentre ero al cellulare non badavo, meschino, all'espressione di un'altra ValleVegana che mi guardava molto, ma molto poco convinta... Già era incazzata di suo, poichè sapeva che a Ponza c'era il sole, ma lei aveva finito il turno... ma mi guardava perplessa non per codeste ragioni (che comunque sarebbero state sufficienti) ma poichè eravamo a tavola, tutto intorno pioveva, faceva un freddo cane e... si stava formando il "catino"... (!)
Già. Proprio quello che io baldanzosamente avevo detto non si sarebbe mai verificato, mi si stava formando proprio sopra la testa. Ho deciso di barare mettendo gli occhiali da sole e brindando alla primavera inoltrata...
Al terzo "crack" dell'ennesimo bambù che mi urlava in tal modo che non gliela faceva più a trattenere le tonnellate di acqua che si erano formate sopra la nostra testa, ho capito che il mio lavoro di alta architettura non sarebbe durato più di due ore.
Ho avuto un sussulto di orgoglio e mi sono rifiutato di fotografare la nefandezza che avevo creato con le mie mani. Ma almeno una penitenza la dovevo subire. Ecco la ragione di questa "news".
Ora ho messo delle travi di sostegno. Ho aumentato la pendenza della pergola-tettoia e tutto dorebbe funzionare. Tuttavia il condizionale, perdonatemi, è d'obbligo...
Saluti da Valle Vegan.
Lidio