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UPIM SENZA PELLICCE
Pubblicato da monica il 26/07/2007 alle 12:05:19, in Notizie sparse, letto 1748 volte

FUR FREE, ovvero liberi dalle pellicce, una policy con la quale certe
aziende prendono le distanze da un capo di abbigliamento confezionato
con i lembi dei corpi di animali morti. Morti apposta per compiacere la
vanità di una moda assassina.
Una linea di condotta che gia' La Rinascente ha abbracciato nello scorso
mese di maggio, rendendo pubblico il cambio di politica aziendale in un
comunicato arrivato alla campagna AIP e poi attraverso la stampa.

Una politica che da adesso hanno adottato ufficialmente anche i grandi
magazzini UPIM, che hanno inviato un comunicato che potete leggere qui
sotto e che conferma quanto da loro preannunciato in giugno:

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POSIZIONE UFFICIALE DELL’AZIENDA
UPIM NON UTILIZZA PELLICCE DI ANIMALI

Milano, 18 luglio 2007 – UPIM nel 2006 ha dato mandato a tutti i propri
buyer di non utilizzare pellicce di animali di alcun tipo (siano esse di
coniglio, volpe, procione o altro). Una decisione che fa seguito al
cambiamento dei vertici aziendali e della compagine azionaria avvenuto
nel 2005.
Gli effetti di questa decisione strategica si concretizzano appieno nel
2007 con collezioni UPIM che utilizzano solo ed esclusivamente pellicce
ecologiche. Le uniche pelli di cui l’azienda continua a fare uso sono
pellami di vitello e maialino in alcune giacche.

Per ulteriori informazioni:
Stefania Lazzaroni
Ufficio Stampa UPIM
02 3313493

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Nota aggiuntiva della campagna AIP:

L’industria della pelle, indipendentemente che la si consideri collegata
o meno all’industria carnea, e' sostanzialmente diversa dall’industria
della pelliccia. L’unico comune denominatore e' nella sofferenza degli
animali.


Dopo questa dichiarazione UPIM rinuncia a vendere gli inserti che fino a
questo inverno erano esposti nei loro punti vendita, abbandona un mondo
fatto di gabbie piccolissime e schiavitu', di bastonate e scosse elettriche.
Un insieme di abomini che devono cessare per sempre. Non dimentichiamoci
mai quanto dolore e agonia provochi questo settore, uno dei tanti regni
dello sfruttamento animale.
Lottare contro di esso e' urgente e possibile, lo dimostra questa doppia
vittoria sul doppio obiettivo che la campagna AIP si era inizialmente
prefissata e che instaura in tutti noi entusiasmo e voglia di fare (e
che speriamo sproni chi legge e che ancora non si e' attivato a non
essere spettatore passivo e a cominciare ad aiutare gli animali).

UPIM in questi anni ha avuto a che fare con decine e decine di proteste
davanti ai suoi negozi in piu' di venti citta' diverse e anche agli
uffici direzionali, ha ricevuto migliaia di e-mail di protesta, continui
inviti al boicottaggio, per non parlare della fantasia che si e'
trasformata in un allucchettamento dentro una filiale o delle migliaia
di volantini distribuiti in tutta Italia.
Le campagne antipellicce funzionano e ottengono risultati tangibili,
diminuiscono le vendite e questo incide su tutto il settore, a
cominciare dagli allevatori e cacciatori che incrudeliranno su un numero
sempre minore di animali. E questo avviene in molti paesi: sono decine i
grandi magazzini stranieri o gli stilisti fur-free, tutti convinti a
suon di megafono e presidi.

Settembre sara' un mese importante per AIP, vogliamo continuare questo
percorso che, ci auguriamo, contribuira' ad estinguere per sempre questo
massacro.
Nuovi obiettivi conosceranno a breve la costanza e la passione che ci
spinge, perche' tanti altri animali necessitano di essere salvati.
Prendete parte alla lotta contro le pellicce!

CAMPAGNA AIP - Attacca l'Industria della Pelliccia
MBE 242/101, Via Muratori 55, 20135 Milano
Web: www.campagnaaip.net
Mail: info@campagnaaip.net
Fax: 02/36522062
Infoline: 340-6368139