La Provincia di Latina contro gli animalisti censurata dal TAR
Questa è una grande notizia. E' strettamente collegata alle attività di ValleVegan, dato che riguarda una netta sentenza in favore di noi due fondatori, Daniela e Piero, e della nostra lotta contro la caccia ed il bracconaggio, senza esclusione di mezzi. Ringraziamenti particolari alla LAC nazionale e del Lazio. Per quanto più strettamente ci riguarda, è l'ennesima vittoria in tribunale contro chi vuole ostacolare la nostra attività in favore degli animali.
(Daniela e Piero)
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IL TAR DI LATINA DA' RAGIONE ALLA LAC E CONFERMA LA PIENA VALIDITA' DEGLI ATTESTATI CONSEGUITI DAGLI ALLIEVI DELL'ASSOCIAZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE NEL 2004 Nel 2004 la LAC aveva organizzato ad Oropa (Biella) un Corso di formazione per guardie venatorie volontarie a valenza nazionale. Al Corso si erano iscritti allievi provenienti da diverse parti d'Italia (Veneto, Lazio, Campania, Lombardia, Liguria, Marche). La suggestiva conca del Santuario di Oropa (patrimonio UNESCO), inserita in una Riserva Naturale Speciale e circondata dalle Alpi, aveva accolto gli oltre trenta corsisti per una settimana di studio indimenticabile. Al termine del corso tutti gli allievi avevano superato l'esame sostenuto davanti ad una commissione nominata dalla Provincia di Biella. Al ritorno nelle regioni di provenienza la LAC aveva richiesto alle Province di residenza dei corsisti il rilascio della nomina a guardia venatoria volontaria. Solo la Provincia di Latina aveva eccepito circa la validità "nazionale" dell'attestato conseguito ad Oropa negando a Daniela Fattorini, Piero Liberati e Roberto Vecchio la nomina a guardia venatoria volontaria. La LAC aveva impugnato il provvedimento di rigetto davanti al TAR di Latina. Il giorno 8 gennaio 2008 il TAR di Latina ha depositato la sentenza decisa nella camera di consiglio del 7 dicembre 2007 accogliendo in toto le tesi della LAC, annullando il provvedimento della Provincia di Latina e condannando la stessa al pagamento delle spese processuali.
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Scrivono i giudici: "nessuna norma della L.R. 17/1995 stabilisce che per l'esercizio in ambito provinciale delle attività di vigilanza venatoria da parte delle guardie giurate volontarie debba essere rilasciato il previsto attestato esclusivamente da una delle province del Lazio." E ancora: "Ed invero, il corso organizzato dalla L.A.C. ed approvato dalla Provincia di Biella aveva una valenza nazionale nel senso di essere preordinato a formare le guardie venatorie volontarie con particolare riferimento alle legislazioni venatorie regionali di provenienza degli allievi, nella prospettiva evidentemente di impiegare costoro nelle regioni di appartenenza. Una iniziativa - quella del corso a valenza nazionale - ispirata da principi di economicità e razionalità del sistema formativo, non esclusa, in linea di principio dalla L.R. del Lazio n. 17/1995. Tra le materie del corso organizzato dalla L.A.C. era previsto, con riguardo alle materie di legislazione, l'organizzazione, sotto la direzione di docenti, di gruppi di approfondimento delle legislazioni regionali con particolare riferimento alle regioni di provenienza degli allievi."
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La Provincia di Latina ha errato nel ritenere non equipollente ex art. 43 L.R. 17/1995 l'attestato rilasciato dalla Provincia di Biella. La sentenza presumiamo diverrà presto esecutiva in quanto la Provincia non si è nemmeno costituita nel giudizio. Ora speriamo che in tempi brevi possano essere nominate le tre guardie della LAC che potranno così sostenere con maggiori poteri le attività del prossimo campo antibracconaggio di questa primavera all'isola di Ponza.
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Un ringraziamento particolare all'avvocato Maria Stefania De Santis e al delegato della LAC di Frosinone Roberto Vecchio che con tanta passione hanno seguito la vicenda.
. Roberto Piana, LAC
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