Liberate oltre 100 lepri!
Messaggio anonimo ricevuto dalla rivista "La Nemesi"
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Nella notte del 17 gennaio 2008 ci siamo introdotti in un allevamento a Rivanazzano, in provincia di Pavia, per dare la liberta' a piu' di 100 lepri. Le gabbie si trovavano a poche decine di metri dalla casa dell'allevatore e i campi non offrivano alcun riparo, dovevamo essere veloci ma soprattutto silenziosi. Gli animali erano tenuti in due aree separate, cosi' dopo essere entrati dal retro e aver posizionato il palo ci siamo concentrati sulla parte piu' protetta iniziando a tagliare la recinzione esterna, in modo da fornire una via di fuga agli animali. Dopo di che si e' passati ad aprire le gabbie. Al nostro passaggio le lepri si agitavano e facevano molto rumore, ma appena tolta la rete che le imprigionava volavano fuori e correvano via finalmente a contatto con la terra. Una volta aperte tutte le gabbie ci siamo spostati nell'altra area, ma il rumore che facevano era quasi assordante cosi' ci siamo dovuti allontanare. Vista la vicinanza della casa e la via di fuga non troppo sicura il rischio era troppo elevato per continuare, cosi' con la tristezza nel cuore per non essere riusciti a liberarli tutti ci siamo dileguati nella notte. Queste lepri vengono allevate con lo scopo di ripopolare le zone di caccia, vengono cresciute per allietare sadici cacciatori che poi le stermineranno per puro divertimento. Le condizioni di allevamento sono tali da crescere animali in grado di sopravvivere una volta reintrodotti nel proprio habitat, cosi' da non essere prede troppo facili e aumentare il perverso piacere dei cacciatori. Ci fa piacere pensare che la maggior parte delle lepri liberate sopravvivera' e immaginarle mentre scorrazzano e saltellano per campi e boschi, finalmente libere, come ogni animale dvrebbe essere.
Le informazioni qui riportate sono a solo scopo informativo e possono essere incomplete, non si intende incitare ne' azioni ne' comportamenti illegali.
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