Un'altra vittoria importante
Anche Diesel ha deciso di diventare fur-free ancora prima che iniziasse la nostra campagna internazionale di proteste, annunciata per l'11 ottobre, in contemporanea con il trentennale dell'azienda.
Durante il presidio che si è svolto giovedì 2 ottobre davanti agli uffici di Diesel a Molvena (VI), alcuni attivisti della campagna hanno avuto un colloquio con l'amministratore delegato e il rappresentante legale dell'azienda. Il colloquio è stato molto positivo e la dirigenza di Diesel ha scelto di disegnare da questo momento in poi solamente collezioni prive di inserti di vera pelliccia.
La collezione Diesel autunno-inverno 2009/10 è già stata disegnata e andrà a breve in produzione, quindi su quella non è stato possibile intervenire, ma già dalla collezione primavera-estate seguente, quella del 2010, nessun tipo di pelo animale verrà utilizzato per i loro capi.
C'è da dire che la quantità di inserti proposti da Diesel nell'ultima collezione è comunque bassa, e durante il colloquio abbiamo scoperto che è più bassa di quello che credevamo, soprattutto come quantità di fabbricazione dei modelli che avevamo visto nelle collezioni. L'effetto di questa scelta da parte di Diesel non sta però solo nel numero di animali salvato direttamente, quelli che non verranno usati per i loro abiti, ma nel segnale che sempre più aziende stanno dando e nell'importanza di annoverare il marchio Diesel tra le aziende fur-free. Ed è questo il motivo per cui è stato scelto come obiettivo questo marchio così importante a livello internazionale.
Nomi importanti della moda italiana come Stefanel, Sixty, Belstaff e Diesel hanno scelto negli ultimi mesi di dire basta alle pellicce nelle loro collezioni. Si tratta di centinaia e centinaia di negozi in tutto il mondo in cui in futuro non si troveranno più inserti, ma soprattutto di un inizio del cambiamento a lungo termine che vogliamo generare con la nostra campagna. Quando sempre più aziende e marchi di tendenza avranno fatto la scelta fur-free, quelli che continueranno a proporre la moda senza scrupoli degli inserti saranno una minoranza e potremo così prevenire il ritorno di questo fenomeno che negli ultimi anni ha generato una strage di animali per produrre colletti, sciarpe e polsini.
Fonte: www.campagnaaip.net
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