Sono stato in banca. Ho revocato le disposizioni in base alle quali dal mio conto veniva prelevata la somma di 50 euro l'anno per il finanziamento di Greenpeace. Questa è la conseguenza immediata di quanto ho letto stamane fra le notizie apparse su Agire Ora. In breve: alcuni attivisti di GP hanno banchettato a base di carne di balena, accogliendo l'invito di alcuni giapponesi. Motivazione: rispetto delle millenarie culture locali.
Non ho parole tanto sono schifato. Ho sotto i miei occhi l'ennesima dimostrazione di quanto dannosa sia la nostra specie, non appena iniziano a girare interessi economici di un certo livello. L'esigua minoranza di umani "passabili", che pure, non lo nego, esiste, non soccombe grazie alla tenacia con la quale riesce a tenere silente l'istinto schifoso della voracità che alberga in ciascuno di noi.
La prostituzione peggiore, quella mentale, di organizzazioni che sbandierano nobili valori per poi agire meschinamente in nome di un discutibile, quanto inutile, rispetto. Ecco, in due parole, ciò che penso oggi di Greenpeace.
Mi sento tradito due volte. Tra i commenti presenti sul sito di YouTube (dove è possibile vedere il filmato) ce n'è uno che vale per tutti: "I hope they won't decide to save the dogs and cats in China next" (Spero che non decidano di salvare cani e gatti in Cina come prossima iniziativa)...
Lidio Maresca
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