BILANCIO A UN ANNO DAL SEQUESTROE’ trascorso quasi un anno dal sequestro dei canili di Giuliano di Roma e di Sgurgola, già gestiti entrambi dalla Cooperativa Percorso Sicuro, effettuato ad opera del NIRDA - Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato – anche grazie all’iniziativa della LAV e al materiale documentale raccolto negli anni dall’Associazione Canili Lazio Onlus, poi incaricata dalla Procura di Frosinone di occuparsi delle adozioni dei cani posti sotto tutela giudiziaria. Il bilancio di questo periodo di sequestro è positivo: sono stati bloccati immediatamente gli ingressi in quanto i canili erano estremamente sovraffollati e il Custode Giudiziario, dott.ssa Luciana Perfetti, Sindaco di Sgurgola, ha incaricato della gestione delle strutture una cooperativa che ha usato grande attenzione nelle assunzioni selezionando personale competente all’interno delle principali associazioni animaliste locali, comprese Legambiente ed ENPA - sezione di Frosinone. Sebbene all’inizio vi fossero problemi di fondi in quanto i Comuni convenzionati non pagavano, grazie alla mobilitazione nazionale creatasi subito dopo il sequestro, si sono alternati quotidianamente e del tutto gratuitamente anche volontari di Associazioni nazionali quali la
Fondazione Vallevegan, i Volontari Canile di Porta Portese e ovviamente ACL. Solo così, anche in assenza di risorse economiche adeguate, si è potuto garantire l’accudimento dei cani custoditi e sono stati tolti dai due canili a spese delle associazioni moltissimi animali bisognosi di cure urgenti (15 tuttora in carico all’Associazione Canili Lazio, nessuno dei quali deceduto, fra i molti prelevati). Il tutto in un quadro in cui il benessere dei cani, il loro diritto alla vita, alla salute e all’adozione è stato messo al primo posto. I risultati? 17 cani deceduti in entrambe le strutture e 3 cani malati che risultano deceduti dopo l’affido ad altre associazioni, per un totale di 20 cani morti in tutti e due i canili in 11 mesi.
Cifre ben diverse da quelle che si registravano prima del sequestro e che vale la pena ricordare: oltre 5.000 cani morti in meno di dieci anni, 854 nel solo 2003.Questi dati, le 160 adozioni realizzate e ancor più l’evidente benessere dei cani, irriconoscibili perché ingrassati e tranquillizzati, dovrebbero fare riflettere le istituzioni competenti (v. foto del cane sopra prima del sequestro e nel settembre 2008).
La nota spiacevole è stata l’assoluta mancanza di disponibilità del Dirigente della Asl di Frosinone, dott. Zotti, ad incontrare la nostra Associazione per cominciare a percorrere insieme la strada del “dopo sequestro” evitando che quando inevitabilmente le strutture verranno riconsegnate al proprietario, si torni ai vertiginosi indici di mortalità che avevano fatto di Giuliano di Roma il canile con il record delle morti in Italia, come riportava il settimanale Panorama nell’ articolo del 18 marzo 2005 sui canili lager. La “colpa” dell’ACL - lo ricordiamo a tutti coloro che ci conoscono solo da poco tempo - è stata quella di avere segnalato per anni formalmente tutte le irregolarità della gestione del canile di Giuliano di Roma, compresa quella sanitaria, facendo espressamente riferimento a gravi comportamenti di alcuni veterinari della Asl.
Per questo motivo l’ACL chiede ai propri sostenitori di firmare una petizione invitando l’ASL di Frosinone ad impegnarsi esigendo dal proprietario la ristrutturazione delle strutture non a norma nel canile di Giuliano di Roma, a non oltrepassare il limite di due cani per recinto e a mantenere l’attuale livello di benessere degli animali garantendo la collaborazione con ACL e le altre associazioni animaliste sia per l’ingresso di volontari che possano aiutare nell’accudimento e socializzazione dei cani, sia per le adozioni.
Questo è il testo originale: http://www.associazionecanililazio.it/diario/bilancio-a-un-anno-dal-sequestro-giuliano-di-roma-e-sgurgola-non-si-muore-piu