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Il 28 giugno 2007 è andato in onda Unomattina Estate. Ma quel giorno la cosa particolare è stata la presenza in studio di Monica, la nostra amica, intervistata sullo stile di vita vegan.
Il giorno prima ValleVegan era stata contattata da RAI uno per avere il nome di una persona da intervistare in diretta e, nella concitazione del momento, l'unanimità è stata generale: Monica!
E difatti la mattina dopo ce la siamo proprio gustata: è andata benissimo! Vogliamo ancora una volta farle i complimenti e questa volta pubblicamente.
Per chi se la fosse persa, mettiamo finalmente a disposizione la registrazione della trasmissione, di mediocre qualità tecnica, che però rende più facile il download.
Al termine dell'intervista è poi andato in onda il contradditorio fra Maria Teresa Maresca, medico chirurgo, naturopata e vegetariana (in diretta da Napoli) e una nutrizionista pro-carne presente in studio.
Fra un round del contradditorio e il successivo, è intervenuto il presidente dell'Assocarni.
IL MERCOLEDI’ VEGAN VA IN FERIE
Mercoledì 4 luglio vi invitiamo a brindare con noi la chiusura della prima stagione del “progetto vegan”.
dalle 20
APERITIVO CON MUSICA DAL VIVO
Carlo Conti sax
Manlio Maresca chitarra.
alle 21
CENA
Come sempre prezzo fisso 15 euro, cena completa dall’antipasto al dolce, bevande incluse.
Presso la biosteria del Laboratorio Sociale Autogestito 100celle viale della primavera 319/b
Per info e prenotazioni: 349.4646081
BUONANOTTE.
Tarallo.
ALTRO REGALO PER I NOTTAMBULI.
***(Domattina sparirà anche questo...)***
Bastian nell'orto.
REGALINO PER I NOTTAMBULI
***(Domattina la tolgo...)***
Chi sta meglio di loro?
AMPIO CONSENSO DEL MONDO ANIMALISTA E
ANTIVIVISEZIONISTA ALLA PROPOSTA DI LEGGE
2157 SULLA VIVISEZIONE
Sono tante le associazioni e i gruppi, nazionali e locali, che appoggiano la proposta di legge 2157 sulla sperimentazione animale, riproposta dall'on. dalla Vedova in questa legislatura, dopo che nella precedente era stato preparato il testo da un "tavolo di lavoro", presieduto dall'on. Giulio Schmidt, che ha visto contributi della due controparti: gli antivivisezionisti e gli "addetti ai lavori" a favore della sperimentazione animale.
"E' chiaro che, per gli attuali rapporti di forza tra pro-vivisezione e anti-vivisezione, e per i vincoli normativi internazionali, pensare ora all'abolizione della vivisezione non e' realistico, anche se e' proprio quel che andrebbe fatto, da un punto di vista scientifico ed etico" affermano i rappresentanti di I-CARE, il Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica, che, con l'iniziativa "Progetto riabilitazione animali da laboratorio" ha partecipato ai lavori di stesura della pdl. "Per questo pensiamo che sia pura demagogia promettere ora l'abolizione della vivisezione e sia strana e poco comprensibile l'opposizione a questa pdl 2157 da parte di alcuni, in quanto essa, pur avendo come impianto generale lo stesso dell'attuale legge 116, presenta alcuni miglioramenti, davvero ottenibili e realistici".
A fronte di poche associazioni che si oppongono a una questa pdl travisandone i contenuti, e di un unico partito che si schiera contro, sono decine le associazioni e gruppi, oltre che migliaia di singoli volontari che si schierano a favore, e la pdl e' stata firmata da esponenti di vari schieramenti politici dalla destra alla sinistra.
La pdl e' inoltre sostenuta anche dal dott. Thomas Hartung, direttore dell'ECVAM (il centro europeo preposto alla convalida dei metodi alternativi), il quale, in un recente articolo pubblicato su Nature, ha palesato la sua opposizione all'uso dei test su animali dichiarando che i test di tossicita' usati per decenni sono semplicemente "cattiva scienza" e che "ora abbiamo l'opportunita' di ricominciare da zero e sviluppare test basati su evidenze reali, che siano davvero predittivi". Il dott. Hartung e' stato molto applaudito al convegno di presentazione della pdl 2157 tenutosi il 14 giugno presso il Parlamento.
I piccoli passi avanti che troviamo nella pdl 2157 sono numerosi, ma i piu' importanti sono:
- non piu' l'80% dei protocolli di sperimentazione in regime di semplice comunicazione, ma TUTTO in regime di autorizzazione, pur se con dei tempi massimi predefiniti. In questo modo, non sara' piu' possibile per chi usa animali in laboratorio inviare la notifica e iniziare subito l'esperimento, ma dovra' attendere l'autorizzazione (che potra' eventualmente essere negata);
- alcuni campi della sperimentazione animale del tutto aboliti: la didattica, la produzione di cosmetici e detersivi, i test bellici, la produzione di anticorpi monoclonali con metodi dolorosi;
- la nuova legge include gli animali geneticamente modificati. In quella precedente, non erano menzionati, quindi si potevano usare a piacimento. Non e' stato possibile vietarne l'uso, ma è stato possibile porre dei forti limiti nell'art. 6 che in nessun altro paese europeo esistono;
- viene istituito un Osservatorio nazionale, un comitato in cui potranno essere presenti anche esponenti antivivisezionisti che avra' il compito di sorvegliare la corretta applicazione della legge.
Dichiara il dott. Massimo Tettamanti, di I-CARE, chimico esperto di metodi alternativi:
"Sono vari altri i punti importanti, ma per non entrare nel dettaglio tecnico possiamo semplicemente dire che questa legge ci offrirebbe nuove possibilita' e strumenti per diminuire l'uso di animali nei laboratori, e quindi da una parte salvare animali e dall'altra migliorare la ricerca e la tutela della salute umana".
"Ci auguriamo davvero che le poche associazioni che per qualche motivo stanno osteggiando questa pdl e l'unico partito che e' ad essa contrario non risultino di ostacolo all'iter della legge, perche' sarebbe davvero una vergogna che si dovesse rinunciare a salvare animali a causa del comportamento irresponsabile di pochi"
conclude il dott. Tettamanti.
Comunicato di I-CARE
Nota:
Le lista completa delle associazioni che sostengono la pdl si trova alla pagina:
http://www.novivisezione.org/info/nuova_116.htm
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Altro regalino...
Mi è stata segnalata questa petizione che riguarda le assurde condizioni dei cani in alcune zone delle Filippine.
E anche se prima dei cani filippini dovremmo pensare alle galline o ai tonni italiani....comunque, nei seguenti link, una descrizione del problema (nel primo) e la petizione da firmare per inoltrarla al governo filippino (la seconda).
http://www.thepetitionsite.com/takeaction/879609320
NUOVA CENA VEGAN A GOGO a cura di VEGAN RIOT & CO.
mercoledi 27 giugno al Geco Biondo, via Cardano 155 (traversa viale Marconi), Roma.
Martedi' 26 giugno 2007 ore 18,30
Roma, via della Camilluccia altezza civico 120
Manifestazione tesa a sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorita' competenti sul gravissimo episodio avvenuto domenica 17 giugno, quando a causa di un veleno ad azione rapida tre cani sono morti tra atroci
sofferenze e due hanno lottato per la sopravvivenza.
Il fatto e' avvenuto a Roma, lungo il viale dei campi sportivi del don Orione, luogo di transito di bambini, adulti e cani, e sulla stradina in discesa che conduce al parco. Si e' ripetuto il caso avvenuto il 22 settembre del 2002, sempre di domenica, quando morirono altri quattro cani.
STESSO GIORNO
STESSO LUOGO
STESSA MORTE
Se vuoi dire basta al silenzio e ai gesti irresponsabili che mettono a repentaglio sicurezza degli animali e nostra, e la nostra serenita', sei invitato a partecipare.
Segnalazione di Francesca - francyz1983@yahoo.it
ATTENZIONE-IMMAGINI FORTI !!! Non cliccare se non vuoi vederle. PERO' PARTECIPA ALLA PROTESTA !!!
In merito alla pdl 2157 sulla sperimentazione animale, ed alle polemiche
tra associazioni favorevoli e contrarie a tale proposta di legge:
la LAC (Lega per l'Abolizione della Caccia) il 14 giugno ha dato la
sua adesione ad un volantino dell'associazione Equivita ed altre che attaccavano la proposta di
legge; successivamente il 18 giugno la LAC ha sospeso tale adesione;
pertanto la LAC rimane momentaneamente schierata a favore della PDL 2157
a cui con altro nome aveva dato l'adesione tre anni fa.
LAC - Via Solari 40
20144 Milano
tel. 0247711806
www.abolizionecaccia.it
Sarà un itinerario di 5 ore e 30 di cammino in totale (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 500 metri di dislivello. Si va e si torna per lo stesso itinerario: 2 ore e 30 per salire ed 2 ore per scendere. Dato che si va e si torna per lo stesso itinerario, per chi non dovesse farcela, è possibile anche fermarsi prima e aspettare che chi è salito in cima ritorni. Il monte Breccioso si raggiunge dai prati sant’Elia facendo una lunga e panoramica cresta per prati e boschi. Il posto è molto selvaggio, tempo fa in una escursione invernale vi trovai nella neve delle orme di un orso. La salita non è ripida.
Appuntamento alle 8,00 davanti all’edificio della Renault sulla Tiburtina. Per chi viene dal GRA uscire sulla Tiburtina direzione Roma/Policlinico. Appena usciti dallo svincolo, dopo 100m sulla Ds c’è l’edificio della Renault (quindi nel tratto della Tiburtina all’interno del GRA).Dopo che ci saremo radunati andremo con le macchine a prendere l’autostrada Roma-Pesacara fino all’uscita di Avezzano. Seguiremo una serie di strade che ci porteranno a Trasacco e poi a Collelongo da dove poi si salirà ai prati di sant’Elia (1500m) luogo di partenza. Proprio perché il percorso è in quota, lungo il cammino non esistono sorgenti d’acqua. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
Consigli per le cose da portare:
1)Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking non di pelle. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2)Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3)Almeno un litro d’acqua a persona.
4)Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
6)Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Da questo periodo in poi per tutta l’estate, vanno benissimo anche i pantaloncini. Consiglio poi una maglietta a mezze maniche, un pile o un maglione non di lana, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto.
7) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
8) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
Il mio cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato di contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita!
ciao Tito
Giuseppe Gioacchino Belli
Er cacciatore
Fijjolo, me seccate inutirmente.
D’un cacciatore io poco me ne fido.
Nun me guardate fisso, ché nun rido.
Fijjo caro, io nun sposo scerta ggente.
Come! sorprenne (1) e condannà a lo spido (2)
una povera passera innoscente,
che a vvoi nun v’odia e nnun v’ha ffatto ggnente,
e sta pper fatto suo drentar zu nido!
Io la penzo pe mmé cche un cacciatore
che ggode tanto d’ammazzà un uscello,
nun pò èsse (3) un cristiano de bbon core.
Bella raggione! Ah, ddunque perché cquello
è ppiccinino, nun zente er dolore
comun omo a lo sfràggneje er cervello?
settembre 1835
(1) Sorprendere. (2) Spiedo, in senso di schidione. (3) Non può essere, ecc.
traduzione spagnola di Oscar Horta...
El espacio se encuentra costituido por una casa de campo y 11 hectáreas (¡110000 metros cuadrados!) de terreno; el punto de partida es todo aquello que se pretende hacer a favor de los animales y de la naturaleza a partir de las ideas que le darán forma.
ValleVegan es una Fundación, nacida en enero del 2006 y tiene su sede tras los bosques, los ríos y las cuevas de Bellegra y Rocca S.Stefano, a una hora de Roma.
La casa y el terreno fueron rescatados, a un precio bajísimo, de un criador de animales que había decidido no continuar con su actividad, abandonando a muchos de los animales, todos gravemente enfermos, que ahora se encuentran bajo el cuidado de los activistas de la Fundación.
Sus objetivos principales tienen como inspiración a la naturaleza, al ideal de vida libre, al modo de vida vegano, al antiespecismo, a la liberación animal.
ValleVegan es un ambiente "físico y cultural" en el que todos los seres vivos puedan experimentar y descubrir una dimensión de encuentro, de conocimiento, de contacto y de convivencia interespecífica, empapada de lleno de los valores del biocentrismo.
ValleVegan es un simbolo, es la transformación de lugares usados para la matanza, para la caza, para la agricultura intensiva, en un espacio sin fronteras, sin sufrimiento y sin explotación.
ValleVegan es una comuna en la cual conviven establemente personas que han decidido dedicar su vida al amor por todos los seres vivos (animales y vegetales) y un lugar abierto a cualquiera que comparta tal elección. Es un experimento del paso de una sociedad esquematizada a una, por construir, sin precondicionamientos.
ValleVegan es de los animales. Es un centro dedicado a las distintas tareas de recuperación, renaturalización, acogida de aquellos que han sufrido tortura, reclusión, burla o privaciones a manos humanas.
ValleVegan es la expresión de la madre tierra que nutre, protege y educa a través de sus semillas, raíces y frutos. La producción, de hecho, va más allá de lo biológico, en un contexto en el que se respeta también el lugar de las plantas espontáneas.
ValleVegan es un "ambiente" en el que los humanos pueden redescubrir, reivindicar y potenciar la propia humanidad, a través de la recuperación de la propia animalidad natural, deteniendo el proceso de eliminación del inconsciente ecológico y de autoalejamiento del centro del mundo, que nos está condenando a la soledad ecológica y a la destrucción de nosotros mismo y de todo el planeta.
ValleVegan es un espacio en el que poder desarrollarse a sí mismo a través de procesos de apertura de la experiencia propia del mundo natural y de la reelaboración profunda de tal experiencia de apertura.
En ValleVegan, todos aprendemos, casi sin darnos cuenta, en lo cotidiano y en cada gesto, y recibimos hospitalidad, formación, restauración, amistad, colaboración, empatía...
Traduz. di Oscar Horta