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Task-force contro i maltrattamenti di animali
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 26/05/2007 alle 15:07:49, in Notizie sparse, letto 3211 volte

 

Già salvati oltre 2 mila cani e 800 gatti. Ma anche 11 tigri e 4 coccodrilli...
Nasce il Nirda, il nucleo speciale del Corpo forestale che lavora per contrastare i reati contro la fauna. In due anni 5.344 sequestri
(corriere della sera) ROMA - La difesa degli animali in difficoltà può contare su una nuova struttura: il Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (Nirda) del Corpo Forestale dello Stato (Cfs). «Si tratta di una struttura specializzata - spiega il capo del Cfs, Cesare Patrone- che ha competenza esclusiva su fenomeni criminosi contro gli animali, quali esseri viventi vittime di reati come competizioni non autorizzate, commercio illegale e maltrattamenti, soprattutto in ambienti urbani».
Il Nirda è un nucleo giovanissimo, istituito il 21 marzo scorso, «ma che ha già operato sequestri negli ultimi due anni - precisa il vicequestore Maria Rosaria Esposito, responsabile del Nirda - per oltre cinque mila animali e 345 strutture, con 120 persone denunciate e 40 notizie di reato». Azioni importanti perchè, sottolinea la responsabile del Nirda, «come introiti il commercio degli animali è secondo solo a quello della droga».
Nell'attività anti-maltrattamenti, dal giugno 2005 al maggio 2007, sono stati sequestrati 5.344 animali: 3.250 da affezione, tra cui 2.448 cani e 802 gatti, e 383 protetti dalla convenzione Cites, tra cui 350 pappagalli, 2 leoni, 1 armadillo, 11 tigri, 4 coccodrilli, 4 pitoni e perfino 2 anaconde. Poi, 61 animali non sottoposti alla convenzione Cites, in particolare 3 struzzi, 2 nandù, 3 dromedari e 2 cammelli, 1 lama e una zebra. Inoltre, tra fauna e avifauna il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato 1.650 animali e tra questi 2 aquile, 2 gheppi, 10 lupi, 20 daini, 70 anatidi e 1.500 fringillidi. Ma l'attività del Nirda non si ferma agli animali, sono state sequestrate anche 345 strutture illecite usate per la detenzione, comprendenti 75 manufatti edilizi, 4 terreni e 265 gabbie. In più 11 attrezzature, tra cui 4 automezzi e 3 congelatori. Infine, il Nirda ha sequestrato anche 5.140 documenti, tra questi 897 passaporti 1.549 documenti pubblici, 2.694 documenti privati.
24 maggio 2007

 
# 1
Altro scoop: ValleVegan è in trattative col NIRDA della forestale per accudire animali sequestrati...
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 26/05/2007 alle 21:16:57)
 
# 2
GRANDI!
Pubblicato da  CLA  (inviato il 28/05/2007 alle 15:30:59)
 
# 3
Credo ci sia anche un numero per fare segnalazioni, ma non ricordo il numero
Pubblicato da  Marco.  (inviato il 29/05/2007 alle 12:15:36)
 
# 4
Un'informazione davvero utile e completa!!! Marco, Marco... fortuna che sei bello!
Pubblicato da  lori  (inviato il 29/05/2007 alle 14:28:08)
 
# 5
da quando ero piccola che ho questa passione degli animali ... e non me la toglierà nessuno al mondo !
sono fiera che avete salvato oltre 2 mila cani e 800 gatti ...
almeno voi avete un cuore ..
w gli animali
Pubblicato da  vanessa  (inviato il 13/03/2008 alle 19:31:02)
 
# 6
"Un'informazione davvero utile e completa!!! Marco, Marco..."

Eh, in effetti.... : - D
Pubblicato da  M.  (inviato il 13/03/2008 alle 19:35:39)
 
# 7
vorrei avere delle informazioni per denunciare maltrattamento animali è urgente
Pubblicato da  federica pignalosa  (inviato il 03/06/2008 alle 12:32:45)
 
# 8
NIRDA (Nucleo Investigativo Reati in Danno agli Animali) del Corpo Forestale:

tel. 0685230251 - fax 0684240060

e-mail: nirda@corpoforestale.it
Pubblicato da  P.  (inviato il 03/06/2008 alle 15:46:18)
 
# 9
a quando la foto con uno struzzetto salvato ? ce lo vedo bene da matti ;.)
Pubblicato da  Luisa Mv1  (inviato il 03/06/2008 alle 18:35:44)
 
# 10
che cosa sta facendo il nirda contro il canile di cicerale? vi ho scritto una mail di protesta e non ho ricevuto neanche l'avviso di recapito. belli gli articoli, ma le azioni? sapete che c'è un inceneritore sempre acceso? e che 2000 cani vengono maltrattati ogni istante? approdate a cicerale e fate il vostro lavoro. grazie.
Pubblicato da  adriana  (inviato il 05/06/2008 alle 11:28:00)
 
# 11
Adriana, questo NON è il sito del NIRDA.

L'email a cui scrivere è nirda@corpoforestale.it
Pubblicato da  VV  (inviato il 05/06/2008 alle 11:37:55)
 
# 12
Se TUTTE dico tutte le associazioni animaliste si mettessero insieme formando un unico organismo (anche federato) avremmo una forza enorme. Cosi' spezzettati sprechiamo molte energie con risultati parziali. Dobbiamo formare una potente lobby (come hanno i cacciatori) e vendere cari i nostri voti presso i politici per ottenere risultati. E' l'unione che fa la forza.
Sarei grata per un aggiornamento sulla situazione canile Cicerale. Come e' possibile che sia stato dato l'appalto alla stessa persona!? Nessuno l'ha denunciato?. L'ha potuto estromettere? Sono allibita.
Grazie.
Pubblicato da  Maria Letizia Magri  (inviato il 19/10/2008 alle 05:13:39)
 
# 13
>Se TUTTE dico tutte le associazioni animaliste si >mettessero insieme formando un unico organismo (anche >federato) avremmo una forza enorme. Cosi' spezzettati >sprechiamo molte energie con risultati parziali.

quanto è vero.
Purtroppo all'interno di quel crogiolo chiamato animalismo ci sono istanze diversissime e tragicamente incompatibili . Tanto per cominciare ci sono animalististi che salvano cani ma mangianoessi stessi.. polli.Questo genera un abisso fra loro e quelli che amano "tutti gli animali " . La differenza e tutt'altro che trascurabile. Prova a immaginare le lotte fra 2 soggetti opposti già solo nel decidere COSA/CHI dare da mangiare ai cani di un rifugio.
Uno che opta per i polli, l'altro per le crocchette veg ami'. Un inferno . Ecco perchè ognuno sta a casa sua.
Pubblicato da  Luisa mv1  (inviato il 20/10/2008 alle 12:05:08)
 
# 14
C'è pure da dire che anche i cacciatori sono parecchio divisi al loro interno tra mille rivalità. Per fortuna. Io resto convinto di un'idea che può essere anche sbagliata. La vera forza dei cacciatori non deriva da loro stessi, ma dal sostegno dell'industria che gravita intorno all'indotto della caccia, soprattutto quella delle armi e in subordine quella degli allevatori di cani. Sono abbastanza convinto che se i cacciatori usassero mazzafionde e dunque non ricoprissero di soldi i fabbricanti di armi e munizioni, il loro poterer di lobbing sarebbe decisamente ridotto.
Questo almeno a livello nazionale, poi a livello locale (provincia e regione) magari le cose cambiano e i cacciatori sono più uniti.
Desolante, è vero, è il panorama dell'animalismo per le divisioni interne. Ma questo discorso si estende a tutti i livelli; anzi, secondo me, nel contrasto alla caccia c'è invece un livello di coesione maggiore di quello che c'è in altri campi. Invece sulla pesca, che è uguale alla caccia, è tutto da costruire dalla base.
Pubblicato da  marco.  (inviato il 20/10/2008 alle 12:24:10)
 
# 15
Uhm. Marco: perdonami.
Concordo con te (ovviamente!) sul fatto che l'uccisione di un essere senziente che vive nell'acqua è un'abominio da condannare esattamente come l'uccisione di un agnellino.
Tuttavia, per quanto riguarda la pesca, tutto risulta maledettamente più complicato.

Certo, le strategie contro chi attua lo "sport" (si fa per dire) della pesca possono essere messe in pratica probabilmente nello stesso modo nel quale esse vengono utilizzate contro i cacciatori.
(Anche se purtroppo ho qualche dubbio).

Ma contro i "lavoratori" della pesca, come si fa?
Sicuramente una soluzione per fare cessare le mattanze ci deve essere, ma qui il problema si fa veramente enorme. Chi vive di pesca (e non solo a Mazara del Vallo o a Tunisi) è visto dalla pubblica opinione come un onesto lavoratore e, almeno secondo la legge, lo è.

Mentre i cacciatori, dunque, sono sempre più odiati dalla stragrande maggioranza della popolazione, cosa questa che porterà prima o poi all'abolizione della caccia (sono ottimista!), nei confronti di quest'altra categoria di persone l'orientamento generale è invece di segno opposto...

Insomma: la vedo grigia. A prescindere.

Io credo che insistere sulla svolta culturale antispecista e vegana - specialemente in questo caso - sia la via migliore per fare IL POSSIBILE. Non consumare "prodotti ittici" (mamma mia quanto è orribile, questa definizione!) significa far calare la domanda.

Agire quindi in modo massiccio con una propaganda che dica: "non abbiamo le forze per boicottare i pescatori, ma abbiamo la possibilità di boicottare il mercato!"
Pubblicato da  Lidio  (inviato il 20/10/2008 alle 18:22:44)
 
# 16
>Agire quindi in modo massiccio con una propaganda che >dica: "non abbiamo le forze per boicottare i pescatori, >ma abbiamo la possibilità di boicottare il mercato!"


quoto . E' la via meno BELLICOSA e di maggiore utilità.
Solo il crollo delle vendite porterà all'abbandono della "produzione " in quanto non remunerativa .
Se non è possibile farli chiudere, facciamo in modo che si chiudano da soli : - )

Pubblicato da  Luisa mv1  (inviato il 20/10/2008 alle 18:42:28)
 
# 17
Il pesce è inevitabilmente un animale inferiore nella percezione collettiva. Non urla, non piange, non scodinzola, non è peloso, non si può accarezzare: dunque merita di morire. Anzi, mi sa che non è nemmeno un animale. Lo dimostra anche il fatto che c'è molta gente che non mangia animali terrestri e uccelli ma mangia pesci.
Il disturbo 'pescatorio' sui pescatori della domenica lo abbiamo già messo in atto alla prima uscita quest'anno, e molto efficacemente.
La grande industria del pesce è ovviamente un campo molto diverso. Come quella della carne, dei derivati della carne, della vivisezione, della pelliccia. Industrie immense che però vengono combattute ogni giorno. A fronte di alcune difficoltà oggettive, nella difesa degli animali acquatici c'è invece un vero ritardo del mondo animalista. Con poche, importanti (ed efficaci!) eccezioni: Sea Shepard per quanto riguarda balene e delfini (e foche) e gli attivisti inglesi per le aragoste.
Perché c'è questo ritardo? Secondo me per alcune ragioni: a) è più difficile ottenere l'empatia della gente per quanto riguarda pesci, crostacei, molluschi etc.etc. e dunque forse incosciamente si prediligono obiettivi che permettono un riscontro immediato. E' un discorso razionale: avendo poche risorse, bisogna utilizzarle al meglio
b) esistono problemi tecnici reali. A parte Sea Shepard chi di noi può andare in alto mare a ostacolare una flotta di pescherecci? Come ci andiamo?
Però non basta aspettare che il mercato si estingua da solo, nel senso che non basta lavorare solo sulla domanda.
A parte il fatto che viviamo in una società dove la domanda viene continuamente incrementata tramite la manipolazione e l'induzione continua dei bisogni del volgo, mi sembra che negli altri ambiti dello sfruttamento animale l'animalismo moderno muove direttamente contro l'offerta. Vedi AIP per esempio (fatte le debite differenze di modalità di consumo e modalità di offerta, ovviamente)
Pubblicato da  marco.  (inviato il 20/10/2008 alle 22:00:26)
 
# 18
Marco hai detto benissmo.
In ogni caso con il mio messaggio non volevo dire assolutamente che è meglio aspettare che il mercato si estingua da solo, spero si sia capito, ma - al contrario - insistere là dove E' POSSIBILE.
Pubblicato da  Lidio  (inviato il 21/10/2008 alle 17:25:43)
 
# 19
Avete tutte le ragioni, ma in questo momento storico quello che auspicate e' utopia. L'unico modo per fare si che gli animali vengano rispettati come si dovrebbe fare con tutti gli esseri viventi e' far applicare le poche leggi vigenti, e cercare di migliorarle.
Il rispetto spontaneo si raggiunge solamente con uno sviluppo spirituale che e' lento e soggetivo a raggiungersi e che non si puo' imporre a chi ha dei limiti in questo senso.
Usiamo le armi che abbiamo al momento, pressione politica e unione tra tutti gli animalisti per perseguire miglioramenti anche se parziali, lasciando per un momento da parte i personalismi. Non possiamo aspettare decenni mentre intanto gli animali soffrono.
Chiedo ancora se qualcuno puo' aggiornarmi sulla situazione del canile di Cicerale. Grazie.
Pubblicato da  Maria Letizia Magri  (inviato il 22/10/2008 alle 23:42:11)
 
# 20
L'arma piu forte per me la stanno usando i pochi pesci ancora rimasti, sono talmene vicino alla morte che avvelenano chi di loro si nutre...

Peccato che sia costretto a pagare x le cure di questi umani.

Pubblicato da  paolo.  (inviato il 23/10/2008 alle 16:51:48)
 
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