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(dal Corriere della Sera) Il prete che aprì la chiesa agli animali.
Si è spento a 80 anni mons. Mario Canciani. Sostenne che anche le bestie possono accedere al regno dei Cieli.
ROMA - Se ne è andato in punta di piedi a 80 anni mons. Mario Canciani, lo storico parroco di San Giovanni dei Fiorentini, che aveva aperto questa bellissima chiesa romana agli animali domestici: gatti, cani, uccellini. Il fatto straordinario delle messe da lui celebrate a pochi passi dal Vaticano era che gli «amici dell'uomo» si comportavano benissimo, senza mai disturbare la liturgia, come fossero consapevoli del grande dono che il parroco aveva fatto a padroni e padroncini permettendo la loro presenza.
GESU' VEGETARIANO - Già assistente diocesano dell'Azione Cattolica, don Canciani aveva preso pubblicamente le difese degli agnelli che finiscono in tavola nelle feste pasquali, sostenendo da biblista che Gesù era vegetariano. Una tesi che Benedetto XVI ha accreditato quest'anno nell'omelia del Giovedì Santo, confermando la vicinanza del Messia agli Esseni, un gruppo che notoriamente non si cibava di carne. Con il card. Ratzinger, che spesso arrivava fino all'inizio di via Giulia nelle sue passeggiate, Canciani condivideva l'amore per gli animali, soprattutto per i gatti, che ospitava in gran numero nella sua canonica.
ANIMALI IN PARADISO - Anche Paolo VI aveva dato ragione a Canciani, quando tanti anni fa il prete sostenne tra i primi che gli animali vanno in Paradiso. Don Mario è stato inoltre per 26 anni il confessore di Giulio Andreotti. Negli ultimi anni, raggiunto il limite massimo di età, aveva lasciato la parrocchia e si era ritirato nella casa per i preti anziani della diocesi di Roma
22 ottobre 2007