"...Quando la clonazione diverrà un'industria..."
[
http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/animali-clonati/animali-clonati/animali-clonati.html]
(leggere l'articolo prima)
la vivisezione prende in giro pure chi la sovvenziona. e la sovvenziona pure tanto, a botte di 150.000 US$ per volta!
«
...la società si aspetta centinaia di ordinazioni di questo tipo nei prossimi anni. Potrebbero anche essere clonati cani addestrati a scovare bombe o droga. E, nel momento in cui "la clonazione diventerà un'industria - spiega il direttore marketing della RNL Bio, Cho Seong-Ryul - il costo per un cane potrebbe scendere fino a una cifra inferiore a 50.000 dollari"»
come si fa a far credere che un animale clonato venga fotocopiato pure nei sentimenti, nell'affetto, nell'abilità raziocinante [perché si ammette implicitamente che lo siano, "raziocinanti"!], nella scaltrezza...?
come si fa, come si fa!
quand'è che cloneranno gli umani a fini commerciali, eh?
che cosa aspettano?
non vedo l'ora...
Tanto per tornare all'argomento degli animali a uso 'domestico': la signora che si vuole clonare il cane perché "era particolarmente affezionata" è indice di due cose decisamente gravi.
a) la visione dell'animale come oggetto, da produrre e riprodurre in serie. Esempio: ti sei trovato bene con il cesso comprato da Ikea? bene, torna a Ikea e comprane un altro. Ti sei trovato bene con il cane addestrato a riportarti le tue fetenti ciabatte? Bene, vai in laboratorio e fanne riprodurre un altro identico.
b) la totale negazione della possibilità stessa della morte che sta ormai diventando una tara concettuale della società occidentale. Medicine, disinfettanti, scoperte 'scientifiche': non bastava allungare la vita umana oltre qualsiasi soglia ecologicamente e economicamente sostenibile, ora passiamo anche alla (ri)produzione di animali.
Pubblicato da
marco.
(inviato il 17/02/2008 alle 11:37:21)
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