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Anche a Roma la nuova campagna AIP contro Max Mara Fashion Group
Pubblicato da vegandalf il 19/11/2008 alle 15:13:55, in romantispecismo, letto 3514 volte
SABATO 22 E DOMENICA 23 NOVEMBRE SI TORNA IN STRADA!
due proteste in pieno centro di Roma, sabato e domenica pomeriggio

Milioni di gabbie, milioni di animali non umani la cui vita viene brutalmente interrotta tra atroci sofferenze, milioni di capi di vestiario grondanti sangue, milioni di euro sporchi di morte che quotidianamente entrano nelle casse di allevatori e stilisti, distributori e negozianti.

Questa è la realtà nascosta dietro il mercato degli inserti in vero pelo animale, questo è l'orrore dell'industria della pelliccia.

Dal lato opposto di questa follia consumista e specista, si trovano centinaia di punti vendita da presidiare, centinaia di strade e piazze, centinaia di attivisti dotati di volantini, cartelloni, striscioni e megafoni, e soprattutto forti della ferma intenzione di fare il possibile per interrompere al più presto l'indicibile ingiustizia di un mondo in cui esseri senzienti vengono crudelmente allevati e barbaramente uccisi all'unico scopo di soddisfare la perversa vanità di danarosi umani, lo stupido "bisogno" indotto dal mercato capitalista stesso che ci vorrebbe tutti consumatori acritici e irresponsabili… l'avidità senza fondo di chi mercifica la vita per arricchirsi.

Romantispecismo invita tutte e tutti coloro che avvertono l'urgenza di opporsi a questo sistema profondamente sbagliato, fatto di sofferenza e prevaricazione, ad unirsi alle proteste organizzate in adesione alla nuova campagna di boicottaggio e pressione costante lanciata in tutta Italia e in numerosi altri Paesi contro il Max Mara Fashion Group, proprietario di alcuni dei marchi più noti e diffusi nel mondo della moda internazionale.

Anche a Roma ci troveremo di fronte ai numerosi negozi MaxMara e Max&Co ad urlare la nostra rabbia e a dar voce al dolore di tutti gli individui soggiogati dall'industria della pelliccia per sottrarne il manto e confezionare "lussuosi" abiti o inserti.

I primi appuntamenti, per il weekend di lancio internazionale della campagna, avranno luogo in via Cola di Rienzo, già teatro di mesi di proteste ogni settimana davanti al punto vendita COIN, e all'angolo tra via del Corso e via dei Condotti, altra "zona calda" dello shopping prenatalizio:

* SABATO 22 NOVEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso MAX MARA in via Cola di Rienzo 275/277
zona piazza del Risorgimento (metro A Ottaviano)

* DOMENICA 23 NOVEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso MAX & CO in via dei Condotti 46
angolo via del Corso / largo Goldoni (metro A Spagna)

Portate come sempre ogni mezzo utile a esprimere la vostra indignazione: cartelli, striscioni, fischietti, megafoni, trombe, tamburi e quant'altro.

Per un mondo senza più dominio né padroni, senza gabbie né catene, per la liberazione animale!
antispeciste/i romane/i - romantispecismo@inventati.org


 
# 1
ANSA su presidio a Genova:

AMBIENTE: PELLICCE; CAMPAGNA CONTRO GRUPPO MAX MARA
CRO S0B S41 QBXW AMBIENTE: PELLICCE; CAMPAGNA CONTRO GRUPPO MAX MARA (ANSA) - GENOVA, 21 NOV - Mobilitazione in dieci paesi europei ed in 24 città italiane, da oggi a domenica, contro i punti vendita della casa di moda Max Mara Fashion Group per l'utilizzo di pellicce animali nei capi di abbigliamento. Tra le prime manifestazioni, una decina di giovani attivisti della «Campagna Aip (Attacca l'Industria della Pelliccia)» hanno manifestato nel primo pomeriggio nella centrale via XX Settembre a Genova davanti ad un negozio del gruppo. Obiettivo di quasta campagna è ottenere una dichiarazione di impegno fur-free affinchè tutti gli otto marchi del gruppo Max Mara cessino la realizzazione e la vendita di indumenti che contengono pelo animale, sia quello da esemplari appositamente catturati o allevati sia quello ottenuto da animali da carne, come il coniglio. Gli attivisti hanno distribuito volantini e lanciato slogan con megafoni. (ANSA). MAN 21-NOV-08 16:16
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 21/11/2008 alle 19:52:37)
 
# 2
a Torino si è tornati allo stato di polizia : VIETATO manifestare davanti a max mara , prescrizione per presidiare in un angolino di via a 50 metri dal presidiato . UNO SCHIFO !

Notare: mentre fino all'altro ieri quelle vetrine grondavano sangue , oggi NON C'ERA TRACCIA di pelo nè in vetrina nè in tutti capi sugli appendini all'interno "visibile " del negozio.
LURIDI IPOCRITI .

Ma non è finita . In serata è stato organizzato un presidio al circo Americano con animali . EVVAI ! PRESCRIZIONE pure lì .
presidianti confinati a 50 metri dal circo , GENTILE CONCESSIONE al volantinaggio a 20 metri della casse ma sotto SORVEGLIANZA delle forze dell'ordine .
Insomma .. sembrava di essere in aRGENTINA ai tempi che furono .

Siccome la cosa non è tollerabile si valuterà l'opportunaitò di fare ricorso, interrogazione, o cosa altro si potrà e di dare alla cosa iL maggior risalto mediatico che merita questA VESSAZIONE .

MA PER CHI CI HANNO PRESI ? manco avessimo mai fatto un graffio a qualcuno .. :-///
Pubblicato da  Luisa mv1 very incazzed oh yess  (inviato il 23/11/2008 alle 01:29:55)
 
# 3
Strana sta cosa! Anche il punto vendita che abbiamo presidiato noi ieri ha fatto sparire tutte le pellicce dalle vetrine principali, segno che un pò si vergognano anche loro. Certo però a 50 metri dal negozio non serve veramente a nulla:/ E? entrata tanta gente?
Pubblicato da  dev0tchKa  (inviato il 23/11/2008 alle 11:05:04)
 
# 4
Primo presidio a Roma è andato abbastanza bene: in tutto il pomeriggio sono entrate meno di dieci persone da MaxMara ma solo 2 avevavo acquistato qualcosa. La direttrice è uscita più volte minacciandoci di querela, poi ha cercato di fare amicizia, poi ha detto che le facevamo pubblicità, poi cercava di aizzarci contro la polizia.

Luisa, peccato per i vostri inconvenienti. Noi invece urlavamo a distanza di 50 centimetri. Tra malaticci, lavoratori e trasfertisti ci siamo alternati in una 40na circa. Oggi si replica in pieno centro (via Condotti) e settimana prossima anche di più, a sorpresa.
Pubblicato da  P.  (inviato il 23/11/2008 alle 11:39:24)
 
# 5
ebbene si, son vivo!! ieri eravamo a como davanti al maxmara di turno. oltretutto è stato molto divertente perché il corso in quel punto è molto stretto ed eravamo a formare due ali tra cui passavano gli increduli comaschi (maronn che gentaglia!).
Oggi a milano non ci sarò, son distrutto dalla stanchezza ma son sicuro che saranno in tanti in san babila!
Abbraccio forte i miei fratelloni vellevegani! A presto
Pubblicato da  skrondo  (inviato il 23/11/2008 alle 15:23:36)
 
# 6
Secondo presidio con 20-25 attivisti nella centralissima via dello scioppinggg romano. Parecchia gente in giro, poca nei negozi, pochissima da Max&Co.
Circa una decina le persone che hanno evitato di entrare nel negozio dopo aver ascoltato le nostre ragioni.
Dipendenti e dirigenti del negozio ci hanno guardato con evidente antipatia e ancor più evidente rosicamento, però questa volta non ci sono state sceneggiate come quella di ieri.
Pubblicato da  marco.  (inviato il 23/11/2008 alle 22:30:36)
 
# 7
ecco il resoconto completo di questi primi due giorni di presidi:

E' ancora giorno quando un paio di attivisti romani entrano nel negozio Max Mara di via Cola di Rienzo per distribuire i volantini ai dipendenti e per avvisarli dell'imminente presidio davanti alle loro vetrine.

La direttrice, una distinta signora di mezz'età, ci dà inizialmente tutto il suo appoggio, asserendo di appartenere ad una famiglia di vegetariani (?) e di essere totalmente d'accordo con la nostra causa, tanto da volerla sostenere in una riunione aziendale a Reggio Emilia. Un po' dubbiosi iniziamo comunque a prepararci per il presidio: appendiamo lo striscione, tiriamo fuori tutti i volantini, proviamo i megafoni e qualcuno decide anche di aggrottare un po' le sopracciglia.
Non c'è nemmeno il tempo di gridare un intero slogan che la direttrice si precipita infuriata fuori dal negozio, minacciando di picchiare la ragazza al megafono. Gli agenti della digos, sempre presenti per la nostra sicurezza, tranquillizzano la signora e la rimandano dentro.
Continuiamo a volantinare, informare e gridare tra l'indifferenza e l'ipocrisia della gente, già intenta a cercare i regali di natale. Qualcuno ci mostra la propria solidarietà (incluso un camionista di passaggio, col suo potente clacson!), qualcun altro il suo menefreghismo, altri ancora ci invitano a manifestare da un sacco di altre parti, senza ovviamente chiedere perché siamo arrabbiati proprio con Max Mara. Nel frattempo ci accorgiamo che le pellicce sono sparite dalle vetrine principali... tutte tranne una, inizialmente dimenticata in un angolino, cosa che non abbiamo mancato di far notare a chiunque passasse.
Ogni mezz'ora la direttrice esce fuori a controllare la situazione con scuse diverse: inizialmente decide di registrare i nostri slogan con il cellulare, poi si ripresenta promettendo denunce a destra e manca, infine accusandoci di "andare al ristorante cinese come tutti i ragazzi" (mah). Arriva infine l'ora della chiusura e ce ne andiamo soddisfatti, salutando la direttrice con la promessa di tornare presto a trovarla.

Decisamente meno invitante il "pubblico" di via dei Condotti, dove si trovano i negozi più d'elite della capitale. La strada (isola pedonale) è larghissima e decidiamo di sistemarci su tutti e due i marciapiedi, in modo da riuscire a volantinare il più possibile, piazzando uno striscione davanti alla vetrina del negozio presidiato e un altro sui gradini della chiesa (chiusa) di fronte.
Stavolta facciamo visita a Max&Co e la direttrice ha già avuto notizia della campagna; noi siamo un po' di meno, forse a causa dell'intenso freddo siamo circa la metà dei 40 attivisti presenti al presidio del giorno prima, ma possiamo gioire della presenza di un'attivista di Caserta e uno de L'Aquila, giunti apposta per il presidio.
Siamo tutti un po' scocciati e disillusi. I tanti passanti hanno fatto troppe compere, e le enormi buste impediscono ad pochi interessati di prendere anche un solo volantino. E' davvero umiliante porgere la propria mano per regalare un'informazione e ricevere in cambio, quando ti va bene, una spallata indisponente.
Tra le tante chicche della serata, una in particolare ci ha un po' allarmato: un attivista che ha invitato una ragazza a leggere il volantino per maggiori informazioni si è sentito rispondere "Che?? Leggere?? No, no! Troppo difficile!". Ci consoliamo però pensando ai complimenti ricevuti da una stilista "fur free" di passaggio e al numero davvero esiguo di persone entrate nel negozio; infatti, appostati proprio davanti all'ingresso, riusciamo a dissuadere quasi tutti i potenziali clienti convincendoli a fare i propri acquisti altrove.

Sugli Ave Maria dell'imminente messa serale, si è chiuso il nostro presidio. Ora lavatevi le coscienze. Amen.

fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
Pubblicato da  romantispecismo  (inviato il 27/11/2008 alle 01:00:06)
 
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