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Presidi AIP sabato 6, domenica 7, lunedì 8 (nei commenti il resoconto)
Pubblicato da vegandalf il 05/12/2008 alle 22:34:44, in romantispecismo, letto 2245 volte
SABATO 6 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Max Mara, via Tuscolana 941 (metro A Giulio Agricola)
Il Max Mara Fashion Group manifesta ormai costantemente segni di insofferenza per la rumorosa presenza, davanti ai suoi negozi di tutto il mondo, delle attiviste e degli attivisti che hanno aderito alla campagna internazionale lanciata da AIP nei suoi confronti. Più di 30 città italiane e altri 13 Paesi d'Europa e d'America sono coinvolti ogni fine settimana nell'offensiva contro uno dei nomi della moda internazionale che più farebbe la differenza per milioni di animali se adottasse una politica fur-free.
Finché la famiglia Maramotti non accetterà di interrompere la vendita di capi con inserti in vero pelo animale nei negozi a marchio MaxMara, Max&Co, Marella, Marina Rinaldi e tutti gli altri del gruppo, il collettivo romantispecismo andrà di fronte ai punti vendita in tutta la capitale a mostrare a dipendenti, clienti e semplici passanti la sofferenza procurata da ogni colletto e ogni polsino, l'orrore dell'industria della pelliccia che si cela dietro le luccicanti vetrine e i lussuosi vestiti.
Nei tre giorni di questo fine settimana e del successivo "ponte" faremo visita a un nuovo negozio (con una sorpresa in serbo...), poi torneremo sul luogo del nostro primo presidio di questa campagna, e infine andremo in trasferta per promuovere l'antispecismo anche in Campania.
SABATO 6 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Max Mara, via Tuscolana 941 (metro A Giulio Agricola)
DOMENICA 7 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Max Mara, via Cola di Rienzo 275 (metro A Ottaviano)
LUNEDÌ 8 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Marella, via Mazzini 18/20/22 - CASERTA
(per chiedere o offrire un passaggio scriveteci pure)
Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romani/e
romantispecismo@inventati.org
presso Max Mara, via Tuscolana 941 (metro A Giulio Agricola)
Il Max Mara Fashion Group manifesta ormai costantemente segni di insofferenza per la rumorosa presenza, davanti ai suoi negozi di tutto il mondo, delle attiviste e degli attivisti che hanno aderito alla campagna internazionale lanciata da AIP nei suoi confronti. Più di 30 città italiane e altri 13 Paesi d'Europa e d'America sono coinvolti ogni fine settimana nell'offensiva contro uno dei nomi della moda internazionale che più farebbe la differenza per milioni di animali se adottasse una politica fur-free.
Finché la famiglia Maramotti non accetterà di interrompere la vendita di capi con inserti in vero pelo animale nei negozi a marchio MaxMara, Max&Co, Marella, Marina Rinaldi e tutti gli altri del gruppo, il collettivo romantispecismo andrà di fronte ai punti vendita in tutta la capitale a mostrare a dipendenti, clienti e semplici passanti la sofferenza procurata da ogni colletto e ogni polsino, l'orrore dell'industria della pelliccia che si cela dietro le luccicanti vetrine e i lussuosi vestiti.
Nei tre giorni di questo fine settimana e del successivo "ponte" faremo visita a un nuovo negozio (con una sorpresa in serbo...), poi torneremo sul luogo del nostro primo presidio di questa campagna, e infine andremo in trasferta per promuovere l'antispecismo anche in Campania.
SABATO 6 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Max Mara, via Tuscolana 941 (metro A Giulio Agricola)
DOMENICA 7 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Max Mara, via Cola di Rienzo 275 (metro A Ottaviano)
LUNEDÌ 8 DICEMBRE dalle 16.30 alle 19.30
presso Marella, via Mazzini 18/20/22 - CASERTA
(per chiedere o offrire un passaggio scriveteci pure)
Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romani/e
romantispecismo@inventati.org
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StampaL'ennesimo weekend intenso per gli attivisti AIP romani, che hanno presidiato negozi Max Mara sabato e domenica per le vie romane e lunedi il punto vendita Marella di Caserta.
Sabato abbiamo fatto visita per la prima volta al MaxMara di via Tuscolana, dove i nostri rumorosi cori sono stati
supportati dalle immagini shockanti dell'industria della pelliccia proiettati su un pc portatile e da un
banchetto ben fornito di materiale. I passanti erano per la maggior parte indifferenti, e addirittura le forze dell'ordine
hanno dovuto fermare una patetica vecchietta che, dopo averci urlatodi andare a lavorare, priva di ogni senso del ridicolo ha provato ad aggredirci. Tra coloro che sbirciavano annoiati i volantini che distribuivamo e coloro che non li leggevano affatto, c'é stato chi li ha letti con interesse e subito dopo si è strappato il colletto di pelliccia dal cappuccio, gettandolo a terra.
Tutt'altra musica il nostro ritorno davanti al primo negozio
presidiato, in via cola di Rienzo, domenica pomeriggio.
Già l'altra volta avevamo avuto modo di conoscere la direttrice: prima si era millantata vegetariana e animalista, un secondo dopo urlava insulti e minacciava denunce. Stavolta ci ha degnati solo di qualche
sporadico sorriso dalle vetrine, mentre abbiamo fatto la conoscenza di altri membri della sua "famiglia di vegetariani". Ma noi ci siamo fatti sentire con i nostri slogan, molte persone si sono fermate a guardare il video sugli allevamenti e gli scuoiamenti, a chiedere informazioni e a lasciare il proprio nominativo per ricevere
informazioni.
Lunedì ci siamo spostati a Caserta, per sostenere il nuovo gruppo locale, e abbiamo presidiato il negozio Marella, uno dei marchi del MaxMara Fashion Group. Tra gli attoniti sguardi dei casertani, non abituati a manifestazioni, abbiamo presidiato il negozio per tre ore, scandendo slogan dai megafoni, distribuendo volantini e ricordando ai
passanti che la pelliccia non é moda né vanto, ma solo crudeltà e ignoranza. Un passante si è unito ai nostri cori di "vergogna!" indirizzati ad una signora impellicciata, mentre una tv locale ha fatto un servizio sulla nostra presenza.
Sabato abbiamo fatto visita per la prima volta al MaxMara di via Tuscolana, dove i nostri rumorosi cori sono stati
supportati dalle immagini shockanti dell'industria della pelliccia proiettati su un pc portatile e da un
banchetto ben fornito di materiale. I passanti erano per la maggior parte indifferenti, e addirittura le forze dell'ordine
hanno dovuto fermare una patetica vecchietta che, dopo averci urlatodi andare a lavorare, priva di ogni senso del ridicolo ha provato ad aggredirci. Tra coloro che sbirciavano annoiati i volantini che distribuivamo e coloro che non li leggevano affatto, c'é stato chi li ha letti con interesse e subito dopo si è strappato il colletto di pelliccia dal cappuccio, gettandolo a terra.
Tutt'altra musica il nostro ritorno davanti al primo negozio
presidiato, in via cola di Rienzo, domenica pomeriggio.
Già l'altra volta avevamo avuto modo di conoscere la direttrice: prima si era millantata vegetariana e animalista, un secondo dopo urlava insulti e minacciava denunce. Stavolta ci ha degnati solo di qualche
sporadico sorriso dalle vetrine, mentre abbiamo fatto la conoscenza di altri membri della sua "famiglia di vegetariani". Ma noi ci siamo fatti sentire con i nostri slogan, molte persone si sono fermate a guardare il video sugli allevamenti e gli scuoiamenti, a chiedere informazioni e a lasciare il proprio nominativo per ricevere
informazioni.
Lunedì ci siamo spostati a Caserta, per sostenere il nuovo gruppo locale, e abbiamo presidiato il negozio Marella, uno dei marchi del MaxMara Fashion Group. Tra gli attoniti sguardi dei casertani, non abituati a manifestazioni, abbiamo presidiato il negozio per tre ore, scandendo slogan dai megafoni, distribuendo volantini e ricordando ai
passanti che la pelliccia non é moda né vanto, ma solo crudeltà e ignoranza. Un passante si è unito ai nostri cori di "vergogna!" indirizzati ad una signora impellicciata, mentre una tv locale ha fatto un servizio sulla nostra presenza.
Pubblicato da
Romantispecismo
(inviato il 10/12/2008 alle 16:50:44)
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