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Vanno All'asta I Beagle Destinati Ai Laboratori
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DAL COORDINAMENTO CHIUDERE MORINI
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Apprendiamo una notizia che non può passare inosservata e la cui portata non possiamo sottovalutare: vista una notevole insolvenza alcuni beni dell'allevamento Stefano Morini sono stati pignorati e messi all'asta dall'Istituto Vendite Giudiziarie di Reggio Emilia.
Tra questi ci sono anche 278 cani, messi per ora all'asta come blocco unico ma che potrebbero essere presto scorporati in più blocchi per facilitarne l'acquisto.
Questo pignoramento per un totale di quasi 120.000 euro segna quasi certamente la chiusura dell'azienda Morini sas, quella contro cui per anni ci siamo battuti e si è battuto il movimento di liberazione animale italiano.
Non è ancora scritta la parola fine su questa vicenda, che per anni ha visto in prima linea decine di attivisti e attiviste, che ha fatto parlare di sé su tutti i media, che ha portato alla ribalta un movimento nuovo e determinato a far crollare colpo su colpo i luoghi di tortura degli animali, ma da quanto apprendiamo oggi abbiamo una conferma dell'impatto che la campagna del Coordinamento Chiudere
Morini ha avuto su questa azienda.
Se l'allevamento è rimasto formalmente attivo in questi ultimi anni è stata infatti più una scelta personale che non una scelta economica. Da alcuni anni infatti nessun laboratorio acquistava cani da Morini e Giovanna Soprani ha
voluto mantenere aperta l'azienda solamente per non darla vinta alla campagna.
Non cantiamo vittoria prima del tempo e soprattutto non perderemo di vista il destino di quei 278 cani adesso all'asta, per cui anche noi faremo il possibile per capire il loro destino e fare in modo che abbiano una vita dignitosa una volta fuori da quello che abbiamo chiamato e chiameremo sempre lager, fino a che non lo vedremo chiuso definitivamente.
Per la liberazione animale,
Coordinamento Chiudere Morini
La vendita di 278 'fido' prevista il 18 novembre. Prezzo: 115mila euro. L'Enpa chiede al governo di salvarli dalla vivisezione
Reggio Emilia, 12 novembre 2009 - I beagles di San Polo vanno all’asta. Saranno sicuramente in molti a ricordare la vicenda dei cani beagle destinati alla ricerca scientifica (qualcuno dice alla vivisezione) allevati nell’azienda Morini di San Polo; un camion di quei cuccioli erano stati fermato nel 2002 a Vipiteno e i cani erano stati sequetrati "in condizioni non buone".
Fu l’inizio di una lotta, a volte anche molto dura, da parte degli animalisti che protestavano contro la sperimentazione animale ed in modo particolare contro l’allevamento ora gestito da Giovanna Soprani che allevava i piccoli Snoopy per i laboratori farmaceutici.
Ora quei cani finiscono all’asta. Problemi economici dell’azienda hanno di fatto coinvolto 278 beagle. La notizia è apparsa sul sito della aste giudiziarie, correlata con tanto di foto. L’asta sarà battuta il 18 novembre alle 9, il prezzo base sarà di 115.898,20 euro per tutti i cani. Facendo due conti questi beagle verranno venduti a un prezzo di circa 400 euro.
Ma gli animalisti sono già mobilitati. L’Enpa di Roma e gli Amici della Terra di Reggio, con la sua presidente Stella Borghi si sono già attivati e hanno informato della situazione il ministero della salute. "La presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi – spiega Stella Borghi - ha informato dell’asta la segreteria del sottosegretario del ministero, Francesca Martini. Abbiamo sottolineato la necessità di assicurare che i cani venduti rientrino esclusivamente in un circuito commerciale per evitare che siano presi da chi fa sperimentazioni".
Secondo gli animalisti, il ministero potrebbe decidere di revocare immediatamente l’autorizzazione della azienda di San Polo per il commercio rivolto al circuito della sperimentazione, tenendo conto che 278 cani sono un numero impegnativo, e certamente non possono essere comprati solo dai privati.
Le associazioni animaliste fanno anche un appello rivolto agli amanti degli animali e agli allevatori per adottare questi animali e salvarli. Sul sito www.reggioemilia.astagiudiziatia.com è spiegato come visionare gli animali, che si possono vedere direttamente nell’allevamento di San Polo, lo stesso luogo dove si svolgerà l’asta.