Giornata di mobilitazione per la sua chiusura
Appena fuori Savona, in Liguria, sorge un lager: l’allevamento di visoni Pisacane. Nella frazione di Santuario, a pochi metri dalla strada provinciale, oltre una recinzione, si scorgono le tettoie dei numerosi capanni che nascondono file di gabbie “in batteria” dove sono rinchiusi migliaia di animali fatti nascere per essere scuoiati dall’industria della moda.
Recentemente dai giornali locali liguri si è appreso che il comune di Savona e l’ASL hanno rilevato numerose irregolarità all’interno dell’azienda: degrado dei locali, mancanza d’igiene e soprattutto presenza di notevoli quantità di amianto, con cui sono state costruite le tettoie dei capanni.
Le autorità hanno ordinato la riqualificazione dell’area nella quale si trova l’allevamento entro 60 giorni, il che provocherà non pochi problemi e spese ai proprietari. Naturalmente nessuno si è preoccupato di soffermarsi sulle condizioni nelle quali sono rinchiusi gli animali nella struttura. Dei comportamenti stereotipati che gli animali sviluppano in qualsiasi allevamento intensivo, dei visoni che continuano a girare in tondo in modo ossessivo a causa dello stress, delle mutilazioni, degli atti di cannibalismo e delle camere a gas con cui vengono uccisi nessuno ha parlato.
Questo allevamento è uno degli ultimi del settore a restare aperto in Italia nel 2010. Basti pensare che, secondo i dati della camera di commercio, nel 1991 erano presenti 125 allevamenti di visoni registrati, mentre oggi se ne contano meno di venti. Molti hanno chiuso a causa della crisi del settore, altri a causa delle numerose azioni di liberazione e sabotaggio avvenute negli anni che hanno regalato la libertà a decine di migliaia di animali e provocato notevoli perdite agli allevatori.
Convinti del fatto che anche se reso “a norma di legge”, un campo di sterminio resterà sempre un campo di sterminio, e che l’industria della pelliccia, dagli allevamenti alla distribuzione, deve crollare, diversi gruppi di attivisti hanno deciso di cogliere l’occasione delle difficoltà nelle quali si trova l’allevamento Pisacane per lanciare una giornata di mobilitazione per la sua chiusura definitiva con un presidio davanti all’allevamento ed uno nel centro di Savona.
Per ribadire la nostra opposizione all’industria della pelliccia, basata sullo sfruttamento e la mercificazione degli esseri viventi in nome di bisogni indotti dai signori della moda!
Per i visoni rinchiusi in questo momento nelle gabbie dell’allevamento Pisacane, sabato 17 aprile vieni a Santuario per far sentire tutta la tua rabbia e disgusto per i proprietari di questo lager!
Per la liberazione animale,
Campagna AIP
SABATO 17 APRILE
Ore 12.00/16.00
presidio davanti all'allevamento Pisacane, Via Santuario 112, Savona.
Ore 17.00/19.00
presidio informativo nel centro di Savona, in Piazza Sisto IV.
Ore 19.30
Aperitivo vegan al centro di documentazione FuoriControllo, via Chiarella 38, Savona.
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