.CHI SIAMONella società odierna l'animale non umano viene concepito come proprietà, come mero oggetto, merce da vendere o scambiare. Riconoscendo agli animali non umani l'innegabile capacità di provare sentimenti, dolore, paura è necessario lavorare sul cambiamento della tradizionale concezione di 'mezzi' a disposizione dell'essere umano.
Vogliamo proporre e lavorare sulla diffusione più ampia possibile dell'approccio abolizionista dello sfruttamento animale, partendo da basi teoriche che hanno portato allo sviluppo di progetti più specifici come
AIP (Attacca l'Industria della Pelliccia) o il Coordinamento Fermare Green Hill, a cui alcuni di noi tuttora contribuiscono. Pensiamo che le lotte intraprese in passato dai movimenti per i diritti civili e delle donne riflettano il carattere della nostra lotta, basata sul principio indiscutibile che lo specismo rimanga la forma più ampia di discriminazione, punto di partenza soprattutto di quelle discriminazioni che oggi conosciamo come razzismo e sessismo.
Intendiamo promuovere una stile di vita
VEGAN perchè pensiamo che sia la prima, semplice e concreta forma di azione diretta che può veramente portare un cambiamento della condizione di prigionia degli animali. Sebbene ci siano anche concreti risvolti positivi dal punto di vista ecologico e per il benessere fisico, pensiamo sia più opportuno esporre la dieta vegana come una scelta che dal punto di vista etico rimanga primaria, creando cambiamenti immediati alla vita di ogni singolo animale non umano.
Ci opponiamo fermamente all'uso in questa società degli animali non umani per la ricerca scientifica, per l'intrattenimento, per il vestiario, per la caccia ed ovviamente per il cibo.
Vogliamo lavorare su un'autentica informazione riguardante la schiavitù animale, mantenendo come parte del nostro operato l'importanza dell'azione diretta e della disobbedienza civile, risposte radicali e pacifiche al sistema di sfruttamento che viene perpetrato.
OCSA (Organizzazione Contro la Schiavitù Animale)
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Serata 18 marzo
LIBERAZIONE ANIMALE... SE NON ORA, QUANDO? SE NON TU, CHI?
Non più protezione, ma liberazione. Non una detenzione più ‘umana’, ma la fine della schiavitù animale. In una società che mercifica qualsiasi cosa, dagli animali non umani all'ecosistema che ci circonda fino ad arrivare a noi stessi, è un passo logico e naturale impegnarsi nel lottare senza compromessi, per opporsi a qualsiasi discriminazione e sopraffazione basata sulla differenza di specie, razza e sesso.
Con questo incontro pubblico vogliamo ripercorrere le diverse vicende della lotta del Coordinamento Fermare Green Hill contro l’allevamento di cani destinati alla vivisezione Green Hill, che si trova a Montichiari (Brescia). Condividere i metodi di lotta e le differenti strategie adottate in questo caso concreto e, più in generale, fornire informazioni (tramite anche filmati) sulle tante forme che l’uomo usa per detenere, sfruttare, torturare e uccidere animali.
Vogliamo illustrare un nuovo progetto locale in fase di sviluppo, finalizzato a divulgare le modalità atroci dello sfruttamento da parte dell'uomo degli animali non umani. L’intento è quello di contribuire alla lotta per la liberazione animale, anche partendo dalla prima, concreta forma di azione diretta: quella che prevede di non nutrirci della sofferenza di altri esseri senzienti, seguendo uno stile di vita vegan.
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Presso la Sala Convegni della "Città dell'Altra Economia", Largo Dino Frisullo (Testaccio), Roma 18 marzo ore 19,30BUFFET VEGANOEntrata libera
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