RIFUGIO | Vieni? | Sostienici! | giovedì 5 dicembre 2024 # Utenti online n. # |
ITALIANO ARRESTATO IN SPAGNA.
Il senatore di 'Insieme con l' Unione' Mauro Bulgarelli ha presentato un'interrogazione al ministro degli Esteri sul caso di Simone Righi, il trentaseienne bolognese in carcere a Cadice dopo essere stato arrestato dalla polizia spagnola nel corso di una manifestazione organizzata da associazioni animaliste per denunciare i maltrattamenti e la soppressione degli animali all'interno del canile-pensione di Puerto Real. Bulgarelli chiede al Governo di "esigere l' immediata scarcerazione del connazionale, la cui vita e' in pericolo in conseguenza della violazione dei suoi diritti fondamentali da parte delle autorita' spagnole". In quel canile, ricorda Bulgarelli, Righi e la sua compagna avevano lasciato in custodia a pagamento i loro tre cani per alcuni giorni, poichè dovevano spostarsi in un'altra città spagnola per lavoro. Al loro ritorno, i due italiani hanno scoperto che invece gli animali erano stati soppressi e hanno denunciato il proprietario della pensione. L'associazione animalista 'El Rifugio' ha indetto nei giorni successivi una manifestazione, regolarmente autorizzata, alla quale hanno preso parte oltre 2000 persone, tra le quali Righi e la compagna. Una volta giunta in prossimita' della sede del Comune di Cadice, il corteo e' stato sciolto dalla Guardia Civil, che ha individuato tra i manifestanti Righi e, dopo averlo violentemente percosso, lo ha arrestato. Da quel momento e' iniziata per il nostro connazionale un'autentica odissea'. 'Come dimostrano le riprese video di numerose tv spagnole presenti alla manifestazione - spiega Bulgarelli - Simone e' stato accerchiato da cinque poliziotti e picchiato selvaggiamente. E' stato quindi caricato su una macchina della Guardia Civil e portato in commissariato. Qui risulta sia stato privato di assistenza legale per circa 20 ore, e l'avvocato di fiducia, presentatosi la sera stessa al Commissariato, sarebbe stato bruscamente invitato ad andarsene. Le accuse a carico di Simone, che non si e' reso colpevole di alcun atto di violenza, sono incredibili: tentato attentato all'incolumita' del sindaco di Cadice e resistenza e disobbedienza agli agenti e funzionari pubblici, reati per i quali il codice penale spagnolo prevede una pena fino a 6 anni di reclusione. Da quasi un mese Simone e' in carcere in attesa di giudizio, nonostante lo stesso sindaco e la sua guardia del corpo, convocati dal magistrato per il riconoscimento, abbiano affermato soltanto di averlo visto tra i manifestanti e di "aver temuto che egli potesse rendersi protagonista di atti di intemperanza''. 'Sono scandalizzato per questo trattamento riservato a un nostro concittadino - afferma il parlamentare - che, oltre ad aver dovuto sopportare la soppressione illegale dei suoi animali, si trova ingiustamente in carcere. Una cosa inconcepibile, soprattutto perche' Righi e' malato, e nel periodo trascorso in galera ha perso 10 chili di peso. Si tratta di una vicenda ai limiti della realta''. (ANSA).
Se volete scrivere a Simone in carcere, riceverà molto volentieri le vostre lettere di solidarietà !
Questo è l'indirizzo:
para: SIMONE RIGHI - INGRESO -
CENTRO PENITENCIARIO DE PUERTO II
CTRA.JEREZ - ROTA, KM 5,4
11500 - PUERTO DE SANTA MARIA - ESPAÑA
Se volete mandare una donazione per aiutare Simone ed Anna a sostenere le spese legali,
questi sono i riferimenti del c/c bancario aperto in Spagna a questo scopo:
IBAN: ES5400190194114930004193 - CODICE SWIFT : DEUTESBB - intestato a: Angelagiovanna Fiori
Questa è la spesa sinora sostenuta >> - Serviranno in seguito oltre 6000 euro.
Abbiamo chiamato la raccolta fondi: "Per due come noi" perchè è proprio così che stanno le cose: due persone come noi, come tutti noi che abbiamo almeno un quattrozampe al seguito, per avere scoperchiato una pentola in ebollizione, stanno rischiando grossi guai...
Se volete ricaricare la carta di Simone, queste sono le istruzioni:
CODICE DI 16 CIFRE: 4329 3065 4195 2757 (scad. 11/2011)
Può essere ricaricata da tutti gli sportelli bancomat di tutto il circuito Sanpaolo IMI mediante una qualunque carta bancomat o una qualunque carta di credito VISA/MASTERCARD al costo di 50cent. Basterà inserire la carta con la quale si intende effettuare la ricarica e seguire le istruzioni alla voce "ALTRE OPERAZIONI", digitare il cod. di 16 cifre e digitare l'importo che si vuole trasferire. Oppure in contanti presso filiali sempre San Paolo IMI o con addebito in conto al costo di euro 2,5 oppure attraverso il sito www.cartasi.it per possessori di carta di credito o chiamando il numero 800-151616. Il Gruppo Sanpaolo IMI comprende: CARISBO-San Paolo IMI- Banco di Napoli- CARIPARO-BANCA INTESA-BANCA DELL'ADRIATICO-CASSA RISP. FORLI'-CASSA RISP. VENEZIA-MEDIOBANCA-BANCO SANTANDER CENTRAL HISPANO - MONTE PASCHI
Nel caso in cui lo Stato italiano proceda a pagare le spese legali (come da richiesta avviata), Anna chiede autorizzazione a destinare i fondi per i randagi della zona di Cadiz, ovvero devolvendoli alle associazioni del posto, aventi l’unico ed esclusivo fine quello della tutela e protezione animali. In questo caso, verrete messi al corrente della destinazione precisa del fondo monetario via mail, e vi invitiamo dunque cortesemente a scriverci se siete d'accordo, via mail. Grazie !!!
Visitate il sito www.dogwelcome.it per ulteriori informazioni e aggiornamenti.
Quanno che decidi de fa n'orto
nun pensi alla fatica e alle zappate,
pensi sempre subbito al raccorto
ai broccoli, ai carciofi, alle patate.
Pe questo ogni vorta è n'ammazzata,
strappa, rivorta, sradica, sfortisci
t' affanni, t' arrabbi, te stranisci
Pe magnatte du foje de 'nsalata.
Ma de lati positivi ce ne so na cifra:
nun finanzi er mercato pesticida,
autoproduci e scambi co l'amici,
nun finanzi nemmeno l'OMICIDA
e gli insettini pure so felici!
Domenica 4 novembre, all'alba. Nuova azione di abbattimento selettivo incruento dei nocivi. Messi in fuga e scortati fino ai paesi per evitare che nuocessero in altri posti. Strategia innovativa!
Fonte: http://www.campagnaaip.net/
Gli scienziati statunitensi hanno messo a punto un tipo di super-topo transgenico, capace di correre per 6 chilometri alla velocita' di 20 metri al minuto per sei ore senza fermarsi. Il super-roditore e' stato creato nella Case Western Reserve University a Cleveland, nell'Ohio, con la manipolazione di un gene che produce l'enzima Pepck-C, che e' collegato alla sintesi del glucosio negli organismi. "Il loro metabolismo e' simile a quello del ciclista Lance Armstrong, quando saliva sui Pirenei", ha spiegato Richard W. Hanson, professore di biochimica e tra gli autori del lavoro: utilizzano principalmente acidi grassi e producono molto poco acido lattico". I super-topi mangiano il 60 per cento in piu' del normale, ma rimangono agili e asciutti; vivono piu' a lungo e alcune femmine riescono a riprodursi in un'eta' decisamente piu' avanzata del consueto (anche a due anni e mezzo, quando normalmente la vita fertile non supera l'anno). La chiave dello straordinario metabolismo, i cui risultati sono pubblicati nella rivista 'Journal of Biological Chemistry', e' il ruolo che gioca il gene che sintetizza l'enzima Pepck-C nei muscoli e nei tessuti fini grassi.
Gli scienziati, che lavorano al progetto da cinque anni, sono riusciti a creare sei linee di roditori modificati geneticamente, in una delle quali sono riusciti a scoprire una straordinaria capacita': i livelli di attivita'
dell'enzima nei muscoli di quei piccoli roditori era di nove unita' per grammo, quando di solito nei topi non manipolati non supera le 0,8 unita'. (AGI) - Washington, 2 nov. - (AGI)
Fonte: http://www.agi.it/cronaca/notizie/200711020901-cro-rt11008-art.html
Dopo la vicenda, ancora non conclusa, degli orsi marsicani avvelenati in Abruzzo, anche nella vicina provincia di Teramo si registra un attacco vigliacco contro specie protette. Un gruppo di escursionisti che tornavano da una visita all'eremo di Sant'Angelo in Volturino, nella zona delle Gole del Salinello, hanno trovato la carcassa di un lupo ucciso da un proiettile. La zona è un'area protetta. Ovvio quindi che è da rivedere ogni aspetto riguardante l'assenza di controlli. Ricorda infatti l'associazione ambientalista Mountain Wilderness Italia, che la mancanza di uomini e risorse rendono il Corpo Forestale inerme di fronte a bracconieri e delinquenti.C'è probabilmente anche da ricominciare ad educare chi vede la tutela e la conservazione delle zone protette, come fumo negli occhi. Non si sa se ad uccidere il lupo sia stato un cacciatore o un pastore armato che è intervenuto a difesa del suo gregge, ma in ogni caso l'Abruzzo deve rivedere e ricominciare in modo sensato a fare una una politica di salvaguardia della natura. E' evidente che anche in una regione con tre parchi naturali qualcuno ha dimenticato che il minare alla radice la sopravvivenza di grandi e importanti carnivori come l'orso ed il lupo mette a rischio non solo l'equilibrio naturale e la biodiversità, ma anche le generazioni umane future.
Fonte: Alessandro Iacuelli
TUTTI GLI EVENTI SI TERRANNO PRESSO IL PARCOCANILE DI ARESE
CONTATTI: http://www.vitadacani.org - vitadacani@vitadacani.org
PARCOCANILE ARESE: Via Mattei 70 - 20020 Arese (Mi) - Apertura al pubblico:
tutti i giorni dalle 15:30 alle 19:00
COME ARRIVARE: Autostrada dei Laghi - uscita Arese - oppure - S.S. Varesina - entrata Arese
TI ASPETTIAMO!
Vita da cani Onlus
http://www.vitadacani.org
Roma, 24 novembre.
Spettacolo di Flamenco accompagnato da una mostra sulla vivisezione e dall'intervento della d.ssa Marina Berati sull'antivivisezionismo.
L’associazione di volontariato "we have a dream" presenta il 24 novembre 2007 alle ore 21:00, presso il Teatro Orione a Roma, lo spettacolo di beneficenza Flamenco es vida. Yo quiero la vida.
La compagnia di ballo di Caterina Lucia Costa, con la partecipazione straordinaria di Josè Ruiz, attinge dall’antica e complessa tradizione del flamenco per raccontare la gioia di vivere attraverso la danza.
La serata sarà occasione di informazione e approfondimento sul tema della vivisezione e dei metodi di ricerca alternativi, attraverso la mostra visitabile nel foyer del teatro, la diffusione di materiale informativo e l’intervento della dott.ssa Marina Berati di NoVivisezione.org.
.
"We have a dream" è una associazione di volontariato senza scopo di lucro, la cui finalità è la sensibilizzazione delle persone su temi riguardanti valori etici, sociali, umanitari, animalisti e ambientalisti. "We have a dream" si adopera per la tutela e l’uguaglianza di tutti gli esseri viventi, nel rispetto della loro biodiversità, dando valore alle diversità quali opportunità di crescita attraverso l’acquisizione di nuovi e differenti punti di vista.
Per informazioni e per i biglietti dello spettacolo:
cell. 347/3138885
associazione@wehaveadream.info
.
.Incaprettato e sbattuto a terra un cucciolo di agnello impaurito è stato oggetto di scherno da parte della popolazione del paese, che indifferente al terrore di quell’essere vivente , ha mostrato un ignobile e totale disprezzo del rispetto alla vita. Tra i presenti una veterinaria ha sostenuto questa ignobile scena in nome di una vergognosa tradizione secolare. Invano si è cercato di sensibilizzare la gente eccitata da una barbarie primitiva, affinché si ponesse fine a uno spettacolo così disgustoso. L’unico risultato ottenuto è stato quello di sciogliere la corda che stringeva il corpo dello sventurato agnellino, che dalla paura si è urinato e defecato addosso. Alla fine il disgraziato essere è stato donato a qualcuno che ne avrà sicuramente fatto carne da macello. Un episodio di spietata crudeltà e inciviltà.
Il maltrattamento di un agnello diventa oggetto di spettacolo.
Ecco il breve Filmato
Leggi tutto il testo qui:
www.covoprieca.com/sos/appelli/caprettoserramonacesca28-10-07.html
Fonte video e testo: Covoprieca
Cane torturato e ucciso. Le conferme e le inutili scuse.
Appena terminata, la “Bienal Costaricense de Artes Visuales” (Bienarte) del 2007, si trova in mezzo alle polemiche e alle proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo.
L'evento tradizionalmente propone una serie di opere e premia 6 degli artisti partecipanti con il diritto di rappresentare il Paese alla “Bienal Centroamericana” che si terrà in Honduras nel 2008.
Guillermo Vargas, il quale ha messo in mostra un cane randagio legato in un angolo della sala è uno tra gli artisti che quest’anno sono stati premiati.
Guillermo Vargas artista costaricano, conosciuto col soprannome di Habakkuk, ha suscitato le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo a seguito della morte del cane randagio conosciuto col nome di Nativity esposto alla galleria di Managua.
I visitatori della galleria si sono trovati davanti agli occhi: un cane denutrito, affamato, legato in un angolo della stanza, senza cibo e senza acqua, sulla parete il titolo dell’opera “Sei quello che leggi”, composta utilizzando crocchette per cani.
Questa “opera d’arte” aveva lo scopo di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. Il cane è morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto, notizia confermata da Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di La Prensa in Nicaragua.
Habakkuk ha affermato che il suo lavoro è un tributo a Natividad Canda, nicaraguense morto a seguito di un attacco di 2 Rottweiler durante un workshop a Carthage.
In un’intervista rilasciata a la Nación, lo pseudoartista ha dichiarato: “La cosa importante per me è stata l’ipocrisia della gente. Le persone si sono mostrate sensibili con Natividad Canda solo dopo che è stato attaccato del cane. Prendo quello che vedo: lo stesso vale per il cane, ora è più vivo che mai, considerando che si continua a parlare di lui”, ma alla domanda se avesse dato cibo al cane, non vi è stata alcuna risposta, solo silenzio.
Lo pseudoartista ci spiega il suo lavoro: “Salve a tutti. Il mio nome è Guillermo Habacuc Vargas. Ho 50 anni e sono un artista. Recentemente sono stato criticato per il mio lavoro intitolato “Sei quello che leggi” raffigurante un cane chiamato Nativity. Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale San Jose, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno gli dedica attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada”.
La battaglia che è stata portata avanti, a livello internazionale, era rivolta agli organizzatori della Biennale Centroamericana, affinché non ammettessero questo “artista” all’edizione del prossimo anno.
Dopo che un rappresentante della Biennale ha contattato Vargas, mediante lettera scritta, per esprimere il suo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da “Sei quello che leggi” e nella stessa lettera è stata messa in dubbio la legittimità dell’ammissione come eccellente artista e rappresentate, l’uomo ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che “Sei quello che leggi” non verrà più chiamata “opera d’arte”, in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi, ha ammesso l’errore commesso ed affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. Chiede a tutti di accettare le sue scuse.
Fonte: Oipa
Le principali regole della caccia
1. Distanze dalle case
La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro.
E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
2. Distanze da strade e ferrovie
La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie.
E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
3. Distanze da mezzi agricoli
La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
4. Distanze da animali domestici
La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco.
5. Trasporto delle armi
È vietato trasportare le armi da caccia, che non siano scariche e in custodia, all'interno dei centri abitati e delle altre zone ove è vietata l'attività venatoria, a bordo di veicoli di qualunque genere e nei giorni non consentiti per l'esercizio venatorio.
6. Mezzi vietati di caccia
Reti, trappole, tagliole, vischio, esche e bocconi avvelenati, lacci, archetti, balestre, gabbietrappola.
7. Giorni vietati
Martedì e venerdì sono giorni di assoluto silenzio venatorio anche se festivi.
8. Orari di caccia
La caccia è consentita da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.
9. Stagione venatoria
Inizia la terza domenica di settembre e chiude il 31 gennaio.
10. Luoghi di divieto di caccia
Terreni di pianura innevati, stagni e laghi ghiacciati, terreni allagati, giardini privati, parchi pubblici, centri abitati, aree adibite a sport, parchi e riserve naturali, oasi, zone di ripopolamento, foreste demaniali.
11. Allenamento dei cani da caccia
È' consentito dalla terza domenica di agosto fino alla seconda domenica di settembre, nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, dalle ore 6 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 20, su terreni incolti, boschivi di vecchio impianto, sulle stoppie, su prati naturali e di leguminose, non oltre dieci giorni dall'ultimo sfalcio.
L'allenamento è poi consentito nei campi addestramento cani tabellati.
12. Colture agricole e caccia con i cani
L'accesso dei cani è vietato nei terreni coltivati a riso, soia, tabacco ed ortaggi.
L'uso dei cani è consentito in numero massimo di due per cacciatore.
L'esercizio venatorio è vietato in forma vagante sui frutteti, vigneti fino alla data del raccolto, coltivazioni di riso, soia e mais da seme.
13. Omessa custodia dei cani da caccia
L'articolo 672 del codice penale “Omessa custodia e mal governo di animali” punisce chi lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti.
14. “Polenta e osei”
Nei locali pubblici è vietato servire polenta e uccelli selvatici anche se sono appartenenti a specie cacciabili e abbattuti legalmente.
15. Violazione di domicilio
L'articolo 614 del codice penale “Violazione di domicilio” punisce chi si introduce nei giardini e nelle pertinenze delle abitazioni civili.
16. Uccisione di cani, gatti, animali da cortile
L'articolo 638 del codice penale “Uccisione o danneggiamento di animali altrui” punisce chi uccide o rende inservibili, deteriora o avvelena gli animali che appartengono ai privati.
17. Bocconi avvelenati
L'articolo 727 del codice penale “Maltrattamento di animali” punisce anche chi causa la morte per avvelenamento di essi, mentre la legge sulla caccia punisce penalmente chi utilizza bocconi avvelenati.
18. Disturbo delle persone
L'articolo 659 del codice penale “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone” punisce chi con rumori molesti disturba le occupazioni o il riposo delle persone.
19. Spari nei pressi delle abitazioni
L'art. 703 del codice penale “Accensioni ed esplosioni pericolose” punisce penalmente chi in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara con armi da fuoco.
Chi vigila sul rispetto delle leggi sulla caccia?
La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia (art.27 L.157/92) è affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e venatorie.
A chi denunciare le violazioni sulla caccia?
La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia (art.27 L.157/92) è affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e venatorie. Il cittadino può denunciare gli illeciti penali ed amministrativi a ciascuno dei corpi sopra elencati.
Giova ricordare che l'art. 361 del codice penale “Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale” punisce il pubblico ufficiale, come il carabiniere, la guardia provinciale, il forestale, il finanziere, la guardia venatoria, il vigile urbano, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, come ad esempio i reati sulla caccia denunciati a loro dai cittadini.
Il cittadino deve quindi pretendere che le suddette autorità intervengano, ricevano la denuncia e denuncino alla Magistratura i reati commessi dai cacciatori.
Come vietare la caccia nei propri terreni?
Purtroppo le leggi vigenti impediscono di fatto di vietare ai cacciatori di entrare nei terreni agricoli dei privati a meno che non siano recintati con rete non inferiore a 1,20 metri. Solo in particolari casi e solo ogni 5 anni può essere richiesto per legge il divieto di caccia. Per informazioni sulle procedure rivolgersi alla LAC.
Fonte: LAC www.abolizionecaccia.it
COMUNICATO STAMPA
Milano-Brescia, 29 ottobre 2007
Nei primi 22 giorni i partecipanti al campo internazionale antibracconaggio operativo in Provincia di Brescia, coordinato dalla LAC Lega per l'Abolizione della Caccia e comprendente volontari provenienti da Italia, Germania e, per la prima volta, Bulgaria ed Israele, hanno rinvenuto e distrutto 828 archetti, 412 taglioline e 112 reti, tutti strumenti vietati per la cattura di piccoli uccelli.
Sono stati liberati 115 uccelli da richiamo per l'uccellagione illegale.
Il territorio bresciano rimane ineguagliato a livello nazionale e oltre per la diffusione e la gravita' del fenomeno del bracconaggio a carico degli uccelli migratori, i cui contingenti attraversano in queste settimane le prealpi lombarde.
L'operato dei bracconieri va a gravare su questo patrimonio tutelato dall'Unione Europea, aggiungendosi tra l'altro ai guasti provocati da una dissenata politica venatoria che anche quest'anno ha permesso di sparare a specie protette (storno, fringuello e peppola) e in luoghi come i valichi montani, che dovrebbero essere interdetti alla caccia.
Fonte: LAC
SUL FOTOALBUM (v. link sulla testata) alcune istantanee della festa.
Costruire togliendo reti e mattoni
Abbiamo festeggiato il primo anno del nostro sito.
Abbiamo partecipato al World Vegan Day in contemporanea con molti gruppi vegani nel mondo.
Abbiamo passato una giornata in naturale simbiosi con gli animali liberati dallo sfruttamento umano.
La festa è durata tutta la giornata. Pranzo e cena ad offerta libera. Il menù per il pranzo e per la cena è stato di specialità vegane “ad oltranza”. La sera abbiam fatto anche un grande falò con castagne nostre, vin brulè e quant’altro.
Il primo ottobre il sito di ValleVegan ha compiuto un anno.
E’ cresciuto anche grazie alla splendida attività di tutti i redattori, ma soprattutto grazie a coloro che hanno visitato il sito, che lo hanno segnalato ad altri, e con il quale – attraverso il forum – hanno interagito.Siamo proprio in tanti: per avere informazioni sul traffico relativo alle nostre pagine siamo ricorsi al servizio statistico del nostro provider, dal quale stiamo ricevendo informazioni sorprendenti.Stiamo ancora guardando i grafici e le tabelle e, comunque la si giri, si staglia netto un dato che – per un piccolo sito come il nostro – è semplicemente straordinario: il numero medio delle visite giornaliere, infatti, va ben oltre mille. Ma non solo. Il forum è partito dal primo gennaio. E poi adesso c'è la chat, il fotoalbum…Questi dati (quantitativi e qualitativi) ci invogliano a proseguire e a migliorare questo nostro “luogo” virtuale, di pari passo con tutto ciò che è stato fatto – e che continuerà a essere fatto – da tutti coloro che danno una mano alla Vallevegan.
In ogni caso: grazie della vostra partecipazione e buon compleanno, valleveganpuntoorg!
ValleVegan dal cielo.La gabbia è sempre più opprimente.
Dopo avere ottenuto un cambiamento di politica aziendale dai grandi magazzini La Rinascente e Upim, la Campagna AIP ha contattato con lettere e filmati il Gruppo Coin, proprietario dei marchi Coin, Oviesse e della nuova catena di negozi per bambini Yo-Vi.
A settembre abbiamo annunciato il lancio di una campagna nazionale contro il Gruppo Coin, subito fermata dopo una promessa ricevuta ed una nuova trattativa che ci è stata offerta.
Abbiamo accettato volentieri le trattative, dopotutto siamo sempre disposti al dialogo se può portare a dei risultati, ma adesso dobbiamo mettere in chiaro alcune cose e precisare i motivi per cui questa trattativa ci ha soddisfatti in buona
parte ma non del tutto e per cui ci vediamo costretti a cominciare una campagna di proteste nei confronti dei grandi magazzini Coin.
QUELLO CHE ABBIAMO OTTENUTO:
OVIESSE:
sarà completamente fur-free a partire dalla stagione autunno-inverno 2008/09. Inizialmente i dirigenti del Gruppo Coin pensavano di continuare la vendita di pellicce provenienti dalla cosiddetta “catena alimentare” (prevalentemente il coniglio), ma sono stati convinti a togliere anche queste da tutti i 350 punti vendita OVIESSE in Italia. Questo è un grande risultato, perché OVIESSE detiene una grande quota del settore italiano e con il restyling dell’azienda sta conquistando sempre più mercato proponendosi a un pubblico più giovane.
- Tutti i prodotti a marchio COIN saranno fur-free dalla stagione autunno-inverno 2008/09.
Anche per questi siamo riusciti a far togliere le pelli di coniglio come chiedevamo.
QUELLO CHE NON ABBIAMO OTTENUTO:
- Sia per quanto riguarda i negozi COIN che quelli YO-VI il punto difficile della discussione è stato quello dei marchi esterni, presenti con dei loro corner all’interno dei negozi.
La scelta del Gruppo Coin è stata quella di invitare i loro fornitori a diventare anche loro fur-free (cosa lodevole da un punto di vista perché manda un messaggio a molte aziende del settore moda) e riservandosi dalla stagione 2008/09 di non accettare prodotti non conformi a questa politica.
Da parte loro questo è un passo verso il cambiamento, passo che apprezziamo ma che purtroppo non ci soddisfa perché allo stesso tempo ci hanno confermato che si possono anche riservare, a seconda del caso, di accettare prodotti con pelliccia.
Da parte nostra vogliamo chiarire di nuovo che un negozio si può definire propriamente fur-free solo quando al suo interno non si trova nessun prodotto in vera pelliccia, e per questo abbiamo ribadito che chiediamo una data dalla quale anche ai fornitori esterni non verrà permesso in nessun modo di esporre prodotti con vera pelliccia.
Questa data non ci è stata data e non ci è stato confermato l’impegno ad avere tale chiara politica.
QUELLO CHE CHIEDIAMO:
- prendiamo atto dell’impegno da parte di Gruppo Coin riguardo alla tematica delle pellicce, ma chiediamo che al più presto venga fatta una scelta precisa sui fornitori e i corner di Coin e Yo-VI: non vogliamo vedere nessun prodotto con inserti in vero pelo dentro a questi negozi!
Data la presenza di molti stilisti e marchi di moda con loro corners all’interno di Coin e Yo-Vi, l’adozione di una politica completamente fur-free da parte di questi negozi porterebbe anche ad un cambiamento delle collezioni di questi marchi, fino ad un cambiamento nella moda che porti alla fine della crudeltà delle pellicce.
COSA PUOI FARE TU:
Questa campagna, come quelle contro La Rinascente e Upim, avrà la sua colonna portante nelle proteste davanti ai negozi Coin, ma ha anche bisogno di molte altre frecce nel proprio arco.
Ognuno di voi può fare la sua parte.
A questa pagina trovate consigli per sostenere la campagna ed esserne parte attiva.
Cominciate da subito a inondare di lettere, fax, telefonate ed e-mail gli uffici del Gruppo Coin.
QUESTI I LORO CONTATTI:
Gruppo Coin SpA
Via Terraglio, 17
30174 Mestre (Venezia)
tel. 041 2398000
fax 041 982722
MAIL:
infogruppo@gruppocoin.it
servizioclienti@coin.it
franchising.coin@gruppocoin.it
servizioclienti@oviesse.it
franchising.oviesse@gruppocoin.it
----------------
LETTERA TIPO DA SPEDIRE O INVIARE VIA MAIL:
Spett.le Gruppo Coin,
ho appreso con piacere la vostra decisione di muovervi verso una politica aziendale che eliminerà inserti di pelliccia dai vostri negozi OVIESSE e dai prodotti a marchio COIN.
Ritengo però importante che questo passo vada fatto fino in fondo, come lo hanno fatto molte altre aziende, decidendo di dire un “NO” chiaro anche alla presenza di pelli derivanti dallo scuoiamento di animali proposte da altri marchi e fornitori all’interno dei negozi COIN e YO-VI.
Credo che un negozio si possa definire fur-free solo quando nessun prodotto con inserti di pelliccia possa essere trovato al suo interno, sia esso della Vostra marca o di un fornitore esterno.
Sempre più aziende della moda internazionale, nomi importanti tra gli stilisti e grandi magazzini distribuiti su tutto il territorio italiano hanno cessato di produrre e vendere inserti di vera pelliccia nei propri indumenti e hanno comunicato ai propri fornitori che non verranno accettati tali prodotti.
La stessa scelta è un passo che anche il Gruppo Coin dovrebbe fare nella sua politica aziendale.
Fino al momento in cui non sarà resa pubblica una simile decisione mi impegno a partecipare al boicottaggio in corso nei confronti dei Vostri negozi e a diffonderlo il più possibile tra tutte le persone di mia conoscenza.
Saluti,
(nome e cognome)
Fonte: CampagnaAIP
IL FILMATO SULLA CACCIA AI DELFINI PARLA DA SOLO, GUARDALO!
www.glumbert.com/media/dolphin
FIRMA Le 2 PETIZIONI.
www.petitiononline.com/golfinho/petition-sign.html ;
www.thepetitionsite.com/takeaction/391762699
MANDA UN FAX (vedi sotto) all'Ambasciata Giapponese a Roma&Milano.
Embassy of Japan,
Via Quintino Sella, 60 00187 Roma, Italy. Tel:(39)06487991
Fax:(39)064873316
Consulate-General of Japan,
Via Privata Cesare Mangili 2/4,
20121, Milano, Italy.
Fax: +39 02 29 00 88 99
Dear Sirs,
each year in a coastal town in Japan, thousands of dolphins are rounded up and brutally killed for their meat or sold into the entertainment industry.
Advocates around the globe protested this annual slaughter as part of Japan Dolphin Day on September 25th shocking slaughter of dolphins takes place each year in Taiji, Japan, supported in part by the captive dolphin industry.
Up to 20,000 dolphins are butchered each year while a handful are taken by the industry.
Your Nation must take some responsibility. This slaughter is unaccetable and brings only shame on Your Country.
Please consider this slaughter Your issue n. 1
The world urge You to take appropriate action to stop this slaughter!
Sincerely,
nome, cognome, città, nazione
**************
Fonte: Ely