Posti meravigliosi, letteralmente invasi dai cacciatori che non danno tregua ai pochi uccelli rimasti, che se sfuggono ai loro tiri incrociati, dovranno poi vedersela con le invisibili reti poste tra albero e albero all’interno del bosco; con gli archetti tentatori addobbati con bacche colorate e messi in bella mostra lungo i sentieri più impervi; con le infime trappole poste sul terreno e malvagiamente nascoste.
Appena il bosco diventa meno fitto, ad ogni radura, sono posizionati dei capanni rivolti verso valle ridicolmente mimetizzati con foglie, rami o reti. Ogni lato di questi capanni presenta delle feritoie dalle quali il cacciatore può far uscire la canna del fucile e sparare. Intorno al capanno vengono costruite delle apposite strutture in legno con lo scopo di far posare gli uccelli attratti da bacche messe lì come esche, o dal canto di uccelli tenuti in misere gabbie poste sugli alberi.
Tra i tanti capanni, come se non bastasse, si intravede un roccolo: questa infernale struttura viene costruita utilizzando alberi in doppio filare posti a formare un semicerchio anch’esso rivolto verso valle. Lungo queste piante viene posizionata un’intelaiatura atta a reggere le reti stese per tutto il semicerchio. Quasi al centro di questa struttura, poco più arretrata, viene costruita una torretta, nascosta da erbe rampicanti o alberi addossati dalla quale il cacciatore può avere una vasta visuale e dominare l’area di cattura.
Dopo la prima settimana del campo antibracconaggio nelle valli bresciane, grazie anche al monitoraggio dei volontari L.A.C., col determinante sostegno delle forze preposte sono stati presi oltre 60 bracconieri (in aumento rispetto agli anni precedenti) molti dei quali anche cacciatori, sequestrate circa 100 trappole tra archetti, vischio e tagliole, moltissime reti da uccellagione e più di 200 uccelli tra beccofrusoni, crocieri, pettirossi e tordi tutti detenuti illegalmente e consegnati al Centro di recupero animali selvatici di Modena. Da notare l’elevato numero di bracconieri colti sul fatto rispetto al basso numero di strumenti di cattura scoperti, fenomeno questo che gratifica per tutti gli sforzi compiuti contro il massacro di animali.
Qui l'articolo/resoconto di Marco su Liberazione del giovedi (Liberazione Animale). Nella stessa pagina anche un articolo di Roberto Piana sulla caccia.
http://www.liberazione.it/a_giornale_index.php?DataPubb=23/10/2008
Pubblicato da
Piero.
(inviato il 25/10/2008 alle 13:19:36)
Cari amici,
ieri abbiamo finito il campo a Brescia. Qui sono i risultati ... scusate il mio italiano
Nelle 4 settimane abbiamo trovato 1.906 archetti (2007 erano 1.321, un plus di 55%), 949 zap (2007: solo 338, un plus di 280%!!!) e 106 reti (2007 erano 133, ma con tantissimi ricchiami - quest´anno molto meno).
La forestale ha preso 57 bracconieri con nostro ajuto, un anno fa 36, 2006 solo 29.
Un bel lavoro - grazie a tutti!
A presto
Alex
Alexander Heyd (Geschäftsführer)
Komitee gegen den Vogelmord e.V.
Aktionsgemeinschaft für Tier- und Artenschutz Bundesgeschäftsstelle Auf dem
Dransdorfer Berg 98, 53121 Bonn, Germany
Tel.: +49 228 66 55 21
Fax : +49 228 66 52 80
Email: komitee@komitee.de
Internet: http://www.komitee.de
http://www.artenschutzbrief.de
Pubblicato da
Alex Komitee
(inviato il 03/11/2008 alle 13:39:50)
DisclaimerLe eventuali discussioni degli utenti sono soggette alle regole della
Netiquette.
I gestori del blog si riservano il diritto di rimuovere i messaggi non ritenuti idonei alle finalità del sito, senza tuttavia assumersi alcun obbligo di verifica in merito.
Unici responsabili della veridicità e correttezza dei dati inviati nonché delle opinioni espresse sono esclusivamente gli autori dei messaggi.
La Fondazione ValleVegan non può in nessun caso essere ritenuta responsabile di ciò che viene pubblicato da estranei.