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 Sempre, bisogna pensare all'individuo di cui ci prendiamo cura
 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Pubblicato da chiara il 04/01/2009 alle 14:30:00, in romantispecismo, letto 67401 volte
Questa protesta avrà come scopo quello di mostrare al pubblico ed ai passanti la realtà di sfruttamento nascosta dietro l'uso di svariate specie animali, molte delle quali esotiche. Loro stessi ostentano il possesso di "2 raririssimi leoni bianchi", giraffe, rinoceronti, cammelli e cavalli fra i molti altri. Scendiamo in piazza dalla parte di ogni singolo individuo costretto in cattività dai circensi, per convincere i clienti a non dare un soldo a questi sfruttatori che, nascosti dietro l'appellativo di artisti e sostenuti dalle sovvenzioni pubbliche, si permettono di perpetrare ogni tipo di atrocità su esseri innocenti. Appuntamento il 6 Gennaio davanti al Circo Medrano a piazzale Clodio. Orario 15:00-19:30. Gli spettacoli del circo sono prevsiti per le 16:00 e le 18:30; dovremo quindi concentrare le forze prima di questi orari, per intercettare i clienti. Portate cartelloni, fischietti e tanta rabbia ma venite a titolo personale e lasciate a casa bandiere e materiale informativo di qualsiasi associazione. Fino alla liberazione animale, antispeciste/i romane/i
 
Pubblicato da Lidio il 07/01/2009 alle 13:36:48, in anti caccia, letto 1960 volte
La Terza serata AMALTEA - incontri culturali sulle tematiche della bioetica, si svolgerà - dalle 19 alle 21 - presso la sala convegni di Coop. Sociale Abaco Servizi Multimediali, via Manlio Gelsomini 32 (Testaccio) e avrà per titolo:
L'altro lato della caccia
A cosa serve la caccia? quali sono i danni ecologici che ne derivano? Quando inizia e dove finisce il diritto del privato cittadino?
I relatori saranno: Andrea Attanasio e Piero Liberati

La peculiarità dell'associazione Amaltea è caratterizzata da un approccio multidisciplinare di carattere zooantropologico, in quanto costituita da figure di alta specializzazione e pluriennale esperienza e da particolare professionalità e metodica didattica grazie, in particolare, alla presenza di professionisti specificatamente preparati in Scienze Comportamentali Applicate e Zooantropologia Assistenziale.
L'associazione Amaltea ha ufficialmente sottoscritto la Carta Modena 2002, Carta dei Valori e dei Principi della Pet Relationship, patrocinata, tra gli altri, dal Ministero della Salute.
Il 20 febbraio 2007 è stato firmato un Protocollo d'intesa quadriennale tra l'Associazone Amaltea e il Dipartimento V - Servizio Ambiente della Provincia di Roma, finalizzato all'attuazione di progetti comuni in relazione alla tutela ed al benessere degli animali, in particolar modo attraverso la didattica zooantropologica.
L'Associazione Amaltea ha ottenuto per l'anno 2006 e 2007 il Patrocinio dell'Assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma per le attività educative finalizzate alla tutela e al benessere degli animali, sia in ambito scolastico che extra-scolastico.
La locandina comprensiva di tutte le iniziative di AMALTEA, compresa quella del giorno successivo (il Convegno sulla vivisezione con Massimo Tettamanti e Stefano Cagno), è visibile sul sito di AMALTEA
 
Pubblicato da vegandalf il 08/01/2009 alle 20:15:59, in romantispecismo, letto 1913 volte

Decisi a far sentire la sua voce al MaxMara Fashion Group in uno dei periodi più determinanti dell'anno, quello dei saldi, i militanti del collettivo Romantispecismo tornano in piazza nel weekend con due presidi, sabato 3 e domenica 4 gennaio. Ancora una volta facciamo il pieno, con tanti attivisti vecchi e nuovi decisi ad attaccare l'industria della pelliccia.

Due presidi molto diversi tra di loro. Nel primo, quello di sabato 3, ci rechiamo per la prima volta presso i punti vendita Persona e Marina Rinaldi di via Boccea, e ci troviamo a fare i conti con assurde imposizioni e ridicoli divieti, da quello di non usare il megafono all'obbligo di spostarci a distanza di decine di metri dal negozio, finendo così a presidiare di fronte a... una pellicceria e una salumeria. Anche a Roma inizia a tirare una brutta aria, viviamo sulla nostra pelle continue restrizioni all'espressione della nostra libertà di pensiero e già ci arrivano indiscrezioni di grottesche querele da parte di alcuni bottegai del marchio MaxMara che ci accuserebbero di avergli fatto perdere clienti "gettando colli di pelliccia sul marciapiede". La migliore dimostrazione che stiamo battendo sul tasto giusto, è che il loro nervosismo aumenta presidio dopo presidio.



Del tutto diversa l'atmosfera il giorno dopo. Torniamo di fronte al MaxMara 'ufficiale' di via Ojetti, uno dei pochi punti vendita non in franchising. Usiamo liberamente i megafoni, volantiniamo, informiamo passanti e potenziali clienti. Alcune persone entrano ugualmente, a dimostrazione del principio secondo cui i saldi sono l'anestetico più efficace per addormentare coscienza e cervello, pochi altri si espongono in penose difese d'ufficio della pelliccia, con tanto – è il caso di una patetica anziana signora – di balletto di fronte ai nostri slogan. Tutti sono stati liquidati con una noncurante occhiata di disprezzo. Ma decisamente maggiore è il numero delle persone che raccolgono i nostri volantini, ci fanno donazioni per sostenere la campagna AIP ed esprimono il loro appoggio alla nostra causa.



Abbiamo infine deciso di chiudere le feste con un presidio di protesta il 6 gennaio di fronte al circo Medrano, che durante queste vacanze natalizie ha insultato con la sua presenza la nostra città, in solidarietà alla campagna GliZooBastardi dati i legami tra questo circo e la società ALFA3000 responsabile della costruzione dello zoo di Ravenna. Con la presenza di oltre 30 attivisti (alcuni dei quali, giocolieri dilettanti, hanno improvvisato un controcirco cruelty-free) abbiamo alternato al megafono slogan e discorsi, mentre volantini e proiezioni su PC portatili venivano usati per svelare alle famigliole stordite dal consumismo il vero volto del circo: tortura, umiliazione, prigionia. I bambini che guardavano interdetti e angosciati le immagini sono stati portati via a forza dai genitori, speriamo vivamente di aver lasciato un segno nella loro coscienza; sicuramente è stato così per alcune famiglie e gruppi di amici che dopo averci incontrato hanno deciso di non passare la serata finanziando questa industria dello sfruttamento.



fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romani/e
romantispecismo@inventati.org

 
Pubblicato da Lidio il 10/01/2009 alle 12:30:51, in Notizie sparse, letto 1973 volte



... dalla Newsletter dall' Associazione Il Piccolo Popolo, riceviamo e volentieri ripubblichiamo:


Nella quotidiana esperienza di "portatori di pace", quando si tocca l'argomento veganismo da piu parti si viene etichettati come "estremisti" (quando non addirittura aggrediti)
Nella mia personale esperienza, questo accade sempre più spesso con chi ha già fatto un minimo di percorso verso un modus vivendi piu etico che con chi questo percorso nemmeno pensa di intraprenderlo, carnivori irriducibili piuttosto che cacciatori o sopraffattori veri o potenziali di ogni tipo.
Ma cosa c'è di estremistico nello scegliere di non uccidere e di non far uccidere?

Cosa c'è di estremistico nello scegliere di non alimentarsi di pezzi di cadavere che, oltre a non servirci ci fanno anche male? Che sono frutto dell'agonia e della morte di esseri senzienti ed intelligenti?
Cosa c'è di estremistico nello scegliere di non essere direttamente o indirettamente responsabili della prigionia della tortura dello svilimento ignobile di cosi tante vite, umane e non umane?
O come si può considerare estremistico il cercare di abbassare in ogni modo possibile la propria impronta ecologica a partire sin dalle piccole cose, dai piccoli gesti quotidiani?
Come può venir considerato estremistico il ragionare con la propria testa invece che con quella forgiata dai media e dalla pubblicità?
In fondo si tratta solo di fare delle scelte, nemmeno tra le più difficili.
Si tratta di scegliere come comportarsi, come vivere, come consumare.
E, nella loro semplicità, si tratta di scegliere tra la vita o la morte.
No, no la nostra, ma quella di milioni di altri esseri che subiscono, inermi, le nostre scelte, o peggio le nostre "non scelte".
E noi abbiamo scelto.
Abbiamo scelto la vita.
Abbiamo scelto che la vita, quella di qualunque essere debba essere rispettata e tutelata.
Perchè la vita ha valore in se, a prescindere dalla specie dell'essere che ne è portatore.
Abbiamo scelto che la vita, a chiunque appartenga, deve essere vissuta al meglio e non vilipesa, offesa, derisa maltrattata o addirittura tolta.
Abbiamo scelto di allontanare da noi la barbarie, l'oppressione, la crudeltà. Abbiamo scelto di essere parte attiva, con la nostra stessa quotidianità, affinchè tutto quanto di orribile avviene sul nostro pianeta non avvenga nel nostro nome: "Not in my name"!
E' il nostro grido di battaglia, una battaglia pacifica, non violenta, fatta anche di tante cose buone e saporite, fatta anche di piaceri della tavola che si moltiplicano all'infinito perchè sappiamo che non abbiamo causato dolore.
Abbiamo scelto, e quel che facciamo lo facciamo con naturalezza e semplicità.
Puo' tutto questo essere considerato "estremistico"?
Forse agli occhi dei più può sembrare strano o strambo che delle persone, apparentemente come loro, leggano tutte le etichette di quel che acquistano per verificare che non contengano cose che sono state e sono fonte di dolore, sfruttamento, morte.
Forse puo' sembrare strano o strambo accorgersi che ci sono persone che non vestono lana o seta o, ancora peggio, pelle o pellicceria.
Che non usano scarpe di cuoio, che non hanno divani in pelle o che non usano profumi e cosmetici così tanto reclamizzati in tv, ma che ne usano altri, meno conosciuti e spesso autoprodotti.
Ma gli occhi dei più sono occhi che non sanno più vedere. Sono gli occhi di persone che credono che le mucche facciano il latte "sempre" invece che, come tutti i mammiferi, solo quando aspettano un piccolo, che poi verrà comunque ucciso, come la madre.
Sono gli occhi che non riescono piu a percepire la gravità delle cose, perchè il marketing le allontana sapientemente da loro. Così non riescono più a collegare la carne al sangue, la pelliccia all'animale che prima la portava, la scatoletta di tonno a qual meraviglioso ed intelligente animale marino che sta rischiando l'estinzione.
Sono occhi che non sanno piu vedere al di la del loro naso, e che credono ancora che "le multinazionali siano necessarie, se non addirittura "buone".
Agli occhi di costoro chiunque sia appena diverso è un potenziale pericolo, e se non si limita ad apparire diverso, ma agisce addirittura da diverso, ecco che scatta la molla della difesa del mediocre status a fatica conquistato, ed ecco quindi che ai loro occhi appaiono gli estremisti.
E, se davvero tutto questo è sinonimo di estremismo, allora si... siamo degli estremisti!
E ne siamo orgogliosi perchè ci mettiamo passione e perchè ci mettiamo ragione. Ne siamo orgogliosi e non vorremmo mai essere al posto di costoro, dei più.
Perchè, come cantava Fabrizio De Andrè "... se fossi stato al vostro posto... ma al vostro posto non ci so (più) stare..."
G.M.
 
Pubblicato da chiara il 13/01/2009 alle 21:01:45, in Diario di ValleVegan, letto 1932 volte

Colta dalla noia casalinga post-lavoro, decido di scaraventarmi sulla poltrona senza se e senza ma. Accendo la tv, non mi importa cosa trasmettono, ho solo voglia di dormire.  E tanto. Così, tra un canale e l'altro, già impigiamata, scopro che "tra 15 minuti trasmettono  un film di animazione sulle api". Sorrido e capisco che il sonno tarderà ad arrivare. Sky  Autoview. Il programma Bee Movie sta per iniziare. Premere OK per sintonizzare. E' la storia Barry Bee Benson, un piccolo di ape che, violando ogni regola, esce dall'alveare e decide di parlare con gli umani, acerrimi nemici della specie "apesca". Una femmina di uomo, di nome Vanessa, gli salva la vita e nasce tra i due una bella  aPicizia. Dopo poco Barry scopre che gli uomini si appropriano del miele delle sue sorelle  segregate e sfruttate nelle arnie, decide così di fare delle indagini sull'illecito traffico. Trova una "fabbrica dell'orrore" e assiste all'"affumicamento" delle "detenute". Decide quindi di intentare una causa contro la razza umana (per quella che io chiamo "rapina  aggravata a mano armata a scopo di lucro"), che vincerà non senza difficoltà.  Spiritoso ed intelligente, di certo non mancheranno le risate tra fuchi-fichi, zanzare simpatiche (lo so, sembra un ossimoro), avvocati culoni e mucche arrabbiate. Consigliato per  animalettisti, insettinisti, antispecisti. Visione obbligata per gli onnivori e i  vegetariani(sveja!!!) di tutte le età.

NB:  degna di nota è la scena in cui Vanessa salva Barry dallo scarpone del fidanzato Ken (un fuco-poco-fico), allergico alle api, recitando questa frase:"Non ucciderla! Un'ape ha lo stesso diritto di vivere di un uomo!"

 

 
Pubblicato da Piero il 13/01/2009 alle 21:35:15, in Diario di ValleVegan, letto 1769 volte

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Le feste ce le facciamo noi ogni giorno tutto l'anno!  (al massimo ce le fanno gli animali).

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Habemus connectionem!

Dopo oltre un mese di dura sopravvivenza senza internet, da due giorni abbiamo smesso di molestare l'animalàme vario ininterrottamente per ricominciare a farlo via webzzz. Il maltempo di inizio dicembre su Roma per fortuna a Valle ha provocato solo il cessare della comunicazione telefonica e la telecom ci ha messo 40 giorni per riattivarla! Straordinario è stato notare come gli animali non hanno subito alcun danno riparandosi nei loro ricoveri semi-naturali autoprocuratisi (i conigli nel recintone si sono fatti le tane sottoterra, i bufali alternavano stalla e sottobosco... maiali e anatidi invece ci sguazzavano nell'acqua). Roditori e cani e gatti tranquilli si riscaldavano sotto le lampade UV da noi sistemate nelle cucce in muratura nuove o nei recinti isolati.

Nonostante questo...

1 mese di intense e produttive attività di protesta e divulgazione; ogni settimana almeno 2 presidi contro l'industria della pelliccia, disturbi alla caccia, giocolieri e torte vegan al circo, serate benefit VeganSoul con un notevole afflusso di nuovi curiosi della cucina vegana (nonostante le piogge torrenziali), conferenze sulla caccia con sala piena. Interviste sulla scelta vegan via web su Radio Polifemo e via radio, articoli su nostre attività su riviste alternative nazionali come AAM Terranuova e altre. Trasferte in massa a Firenze e Caserta e ora Bologna. La maratona demothlon con 6 presidi contemporaneamente davanti punti vendita di MaxMara col supporto di oltre un centinaio di attivisti non occasionali ma complici e solidali NELLA SOLA CITTA' DI ROMA, terreno in cui sembra difficile riuscire, con costanza, a diffondere la liberazione animale, da anni. In contemporanea a Roma, in molte altre città attivisti antispecisti senza leader e senza capi si sono mobilitati per un ritorno in massa in strada, senza appelli e sfilate. Impossibile quantificarne i numeri. Distribuzioni Food not Bombs per la prima volta supportate dal gruppo Romantispecismo.
Tutto organizzato in soli 2-3 giorni e a volte senza neanche pubblicità.

Fra poco partirà, come richiestoci dai promotori, anche il supporto romano alla campagna internazionale Gateway to Hell col materiale partitoci direttamente da Amsterdam. Sito ufficiale della mappa vegana in partenza dopo le centinaia di interessantissime adesioni.

Inizia vegan e attivati!

Tutti questi impegni, non ci hanno impedito di ospitare come sempre decine e decine di persone giunte anche questo inverno dall'Italia e da altri paesi esteri. Il pane fatto in casa sulla legna, la legna recuperata nel bosco e spaccata a mano. E, finalmente possiamo accennarlo non ufficialmente, siamo agli ultimi mesi prima dell'apertura del meraviglioso, splendido, desiderato, utile, etico... nostro... udite, udite...primo PUB VEGAN a Roma!!!


Mentre qualcuno, ancora ignaro, con perseveranza non richiesta ma da noi stimolata e ormai auspicata, ha trovato il modo di autopunirsi e aiutarci...

E domattina... di nuovo capre, bufali, pecore al pascolo. Liberi e felici come noi.

 

P.

 
Pubblicato da vegandalf il 15/01/2009 alle 23:11:19, in romantispecismo, letto 1818 volte

Dopo la partecipazione di dieci attiviste e attivisti di romantispecismo alle proteste di Firenze, anche questo weekend andremo in trasferta per partecipare stavolta ai presidi nazionali a Bologna. Chiunque voglia unirsi alla comitiva in partenza, come sempre, può scriverci a romantispecismo@inventati.org




SABATO 17 GENNAIO - AIP INVADE BOLOGNA!

Ricominciamo con gli appuntamenti mensili di AIP in tour


Un appuntamento che rinnoviamo con piacere, per trovarci insieme davanti alle porte di negozi che pensano di poter lucrare sulla vita di esseri viventi, per unire le energie di più gruppi locali in una giornata, per conoscerci meglio e fare insieme una parte della strada che porta verso la liberazione degli animali dallo sfruttamento.


La campagna contro il Max Mara Fashion Group sta portando ogni settimana decine di persone in strada ad urlare la propria rabbia, ad affrontare l'indifferenza e l'ostilità di una società basata sul profitto e sulla discriminazione e lo sfruttamento dei più deboli. I soldi di Max Mara, la loro facciata elegante, il loro stile, i loro contatti con i mondi marci della politica e della finanza, i loro tentativi di arginare l'impatto delle proteste... nulla potranno di fronte al dilagare di una lotta che è spinta dal cuore e dal desiderio di vedere tutti gli esseri viventi liberi.


Invitiamo tutti a partecipare alla giornata del 17 gennaio a Bologna, dove ancora una volta saremo noi la voce della coscienza che la dirigenza del MMFG non ha, la voce che ricorda loro il dolore e la sofferenza causata a milioni di animali dall'industria della pelliccia.


Dalle ore 17.00 alle 19.30: Due proteste in contemporanea!
- Max Mara, via dell'Archiginnasio 4/L
- Max Mara Weekend, via Rizzoli 7

e a seguire.......

SERATA BENEFIT PER CAMPAGNA AIP


-Ore 20.30 cena a cura del Vascello Vegano
Presentazione della campagna, proiezione video e concerto con:

-Le Tormenta (earth grind da Forlì)
-Stop Talking (HC Old School melodico da Milano/Lugano)
-Il Male (Anarcho Black Metal)


Il tutto presso il Lazzaretto Autogestito, Bologna
Via del Lazzaretto 17.

 
Pubblicato da Piero il 21/01/2009 alle 18:39:38, in romantispecismo, letto 2214 volte

Resoconto AIP Road Trip Bologna 17.01.2009

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Quello di sabato per i negozi bolognesi di MaxMara e Max&Co è stato un pomeriggio che difficilmente riusciranno a dimenticare.

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La giornata doveva essere del tutto tranquilla, prevedendo due proteste in contemporanea davanti ai negozi di MaxMara in Via Rizzoli e Max&Co in Via Archiginnasio. Purtroppo, ancora una volta, il questore ha scelto di giocare sporco con noi, vietandoci di fatto i presidi e costringendoci invece ad un'assembramento sotto le due torri, a 200 metri dal negozio in Via Rizzoli e a quattro isolati da quello di Max&Co!

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La frustrazione per le ennesime proteste rovinate dalle assurde e ingiustificate prescrizioni imposteci, che di fatto annullano l'efficacia dei presidi, ha portato molte persone a scegliere di non piegarsi ancora una volta a questi "soprusi democratici" e a dare un segnale forte e chiaro della nostra determinazione sia alla questura, ma ancor più a MaxMara FG.

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Dopo un ora di protesta, dal nutrito gruppo di persone accorse (sicuramente piu di 50), un gruppetto si stacca e cerca di raggiungere le vetrine in Via Rizzoli di MaxMara, per inscenare una protesta pacifica ma non autorizzata. Ovvimanete subito interviene la polizia schierandosi davanti alle porte (bloccando l'entrata) e iniziando a spintonare e minacciare gli attivisti. Per un'oretta, schivando gli spintoni della polizia, spieghiamo attraverso i megafoni l'assurda situazione ai passanti e ribadiamo il motivo per cui da due mesi a questa parte presidiamo i negozi del gruppo MaxMaraFG.

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Nel frattempo, approfittando della confusione, due ragazze si allontanano dalla protesta e, senza dare nell'occhio, riescono a raggiungere il negozio MaxMara sito in Via Archiginnasio. Questo negozio non è mai stato oggetto di nostre proteste ed è probabilmente per questo che non era presidiato dalla polizia. Il gioco quindi risulta facile, le attiviste entrano e da sotto la giacca estraggono due tubi; pochi secondi e si allucchettano alla struttura dell'allarme anti-taccheggio, bloccando di fatto l'accesso al negozio.

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Digos e polizia, evidentemente impreparati, si trovano impacciati, cercano di tirare via le attiviste legate e in questo tentativo fanno cadere un manichino, rompendo una collana esposta. Nel frattempo accorrono altri attivisti, sia dal gruppo che continuava il presidio sotto le due torri, sia quelli che avevano dato vita alla protesta in Via Rizzoli. Anche qui si inscena una protesta che per mezz'ora, sempre schivando gli spintoni della polizia, fa rieccheggiare le responsabilità di MaxMara lungo tutti i portici di Via Archiginnasio.
Al negozio di MaxMara non rimane allora che abbassare le saracinesche mezz'ora prima della chiusura.

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A questo punto si scioglie pure la protesta sotto le due torri e tutti ci spostiamo sotto la questura ad attendere il rilascio delle due attiviste, trattenute per ben 2 ore dentro gli uffici.

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A giornata conclusa, ritrovandoci tutti alla serata benefit AIP organizzata al Lazzaretto, si tirano le somme di una giornata intensa. Sicuramente quello dato oggi è stato un segnale molto forte, che aiuterà i dirigenti a capire con chi hanno a che fare. Oltretutto, grazie anche al folto numero di persone accorse, sotto le due torri si è creata una protesta che ha avuto ampissima visibilià; mentre l'allucchettamento e le due proteste spontanee davanti ad entrabi i negozi di MaxMara ha sicuramento contribuito in modo significante a rovinare un affollato sabato di shopping.

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Alla famiglia Maramotti sia chiaro che le proteste non si fermano e che, dopo Milano e Bologna, deve attendersi sempre più allucchettamenti nei suoi negozi in tutt'Italia. Nè restrizioni, nè tanto meno sgambetti e manganellate, ci fermeranno e, anzi, qualora la questura decidesse di darci nuovamente prescrizioni ai nostri prossimi presidi, sa cosa deve aspettarsi.

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Tutto promette bene per il prossimo appuntamento nazionale AIP il 21 febbraio a Genova.

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Manteniamo alta la pressione!

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BOLOGNA VEGAN CREW

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Fonte CampagnaAIP

 
Pubblicato da vegandalf il 28/01/2009 alle 21:52:39, in romantispecismo, letto 1910 volte
Dopo tre settimane di trasferte in Emilia e Toscana, le attiviste e gli attivisti di romantispecismo tornano con un weekend di proteste e iniziative a Roma e a Caserta.

VENERDI' 30 GENNAIO
presidio Gateway to Hell presso Consolato del Nepal
presidio StopHLS presso promotori finanziari Barclays

SABATO 31 GENNAIO
presidio AIP presso punto vendita Marella di CASERTA
incontro di informazione antispecista con proiezione e dibattito

DOMENICA 1 FEBBRAIO presidio AIP presso Marella di ROMA



Si inizia venerdì con due presidi in adesione alle campagne Gateway to Hell e StopHLS: di mattina protesteremo contro l'esportazione di primati dagli allevamenti del Nepal ai laboratori di vivisezione negli Stati Uniti; di pomeriggio parteciperemo alla giornata nazionale di proteste presso Barclays, il maggior azionista di Huntingdon Life Sciences, per far sapere ai suoi promotori finanziari cosa pensiamo di chi detiene esseri senzienti per torturarli con crudeli esperimenti.

Sabato torneremo in Campania, in supporto alle/agli attivist* di Caserta Antispecista, per un presidio contro la sanguinaria industria della pelliccia presso uno dei punti vendita del MaxMara Fashion Group; nel pomeriggio parteciperemo a un'iniziativa di informazione antispecista, con proiezione di Earthlings, conferenza-dibattito su veganismo ed ecologia profonda (relatori Lidio Maresca e Andy De Paoli) e presentazione della campagna AIP.
Per informazioni caserta.antispecista@inventati.org, mentre come sempre chi volesse offrire o chiedere un passaggio per unirsi alla trasferta può scrivere a romantispecismo@inventati.org

Anche domenica ricorderemo alla famiglia Maramotti che vendere cadaveri di esseri senzienti spacciandoli per sfarzosi abiti non sarà più un buon affare. Denunceremo l'eleganza criminale del MaxMara Fashion Group nella più battuta strada dello shopping romano di lusso, via del Corso.

***

VENERDI' 30 GENNAIO a ROMA

presidio in adesione alla campagna Gateway to Hell
dalle 10.00 alle 13.00 presso Consolato del Nepal
p.le Medaglie d'Oro 20 (bus 913 da metro A Lepanto)
informazioni sulla campagna: www.gatewaytohell.net

presidio in adesione alla campagna StopHLS
dalle 16.00 alle 19.00 presso promotori finanziari Barclays
via Mario Bianchini 51/c (bus 797 da metro B EUR Fermi)
informazioni sulla campagna: www.stophls.net

***

SABATO 31 GENNAIO in trasferta a CASERTA

presidio in adesione alla campagna AIP contro MaxMara FG
dalle 10.00 alle 13.00 presso Marella, via Mazzini 18/22

incontro di informazione antispecista con proiezione e dibattito
dalle 18.00 alle 21.00 presso Jarmusch Club, via Cesare Battisti 72

proiezione di Earthlings, conferenza-dibattito su veganismo ed ecologia profonda (relatori Lidio Maresca e Andy De Paoli), presentazione della campagna Attacca l'Industria della Pelliccia

***

DOMENICA 1 FEBBRAIO a ROMA
presidio in adesione alla campagna AIP contro MaxMara FG
dalle 16.30 presso Marella, via del Corso 89/90 (l.go dei Lombardi)

***

fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da chiara il 02/02/2009 alle 08:40:22, in anti caccia, letto 1984 volte

 

Comunicato stampa

Il 31 gennaio è terminata la stagione di caccia.
Ecatombe anche di esseri umani per lo scarso rispetto delle norme di sicurezza
Il bracconaggio resta fuori controllo in diverse aree del Paese, mentre al Senato si prepara la grande deregulation.
37 morti e 73 feriti sono il corollario di una stagione venatoria ove il rispetto delle norme di sicurezza, oltre che della fauna protetta è ancora una chimera.
Al tramonto di sabato 31 gennaio si conclude la stagione di caccia 2008/09, iniziata a settembre.
I cacciatori italiani sono passati dai 2 milioni degli anni ’60 ai circa 700.000 di oggi, ed un’attività ormai oggetto del disprezzo della maggioranza degli Italiani, di scarso interesse per i giovani d’oggi, cerca di sopravvivere ai propri errori invocando assurde  deregulations , anziché concorrere alla salvaguardia del patrimonio faunistico e degli habitat.
I dati della stagione di caccia che volge alla fine attestano una sequenza impressionante di fatti di sangue o altri incidenti di caccia: 37 morti  e 73 feriti per episodi correlati all’impiego di armi da caccia o all’esercizio venatorio (circa la metà nel corso di battute di caccia al cinghiale). 2 morti e 6 feriti tra gente comune coinvolta ,anche se non stava praticando la caccia.
Anche l’alto numero di cacciatori colpiti da infarto nella zone di caccia, mentre vagavano con armi cariche, dimostra la frettolosità degli esami medici per il rinnovo delle licenze, e l’inadeguatezza del Decreto del Ministero Sanità del 28/4/1998 sui requisiti psicofisici per esercitare la caccia, che nulla prescrivono o vietano  in caso di malattie cardiovascolari.
L’insufficienza dell’attività di vigilanza non riesce ancora a contrastare alcune importanti sacche di bracconaggio, come nella provincia di Brescia, nei laghi costieri pugliesi, in Sardegna e nelle lagune venete, compreso in special modo il Delta del Po, nelle piccole isole tirreniche e siciliane, ove imperversano l’abbattimento di esemplari di specie protette, il mancato rispetto dei limiti di carniere, l’impiego di mezzi non consentiti (come trappole, lacci, uso di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico).
Ancora inattuato dalle Regioni il divieto di impiego di pallini di piombo nella caccia in zone umide, previsto dalla legge 66/2006.
Sono sempre in corso due ulteriori procedure di infrazione comunitaria, avviate dalla Commissione UE, su violazioni da parte di 13 Regioni della Direttiva 79/409 CEE sulla protezione degli uccelli selvatici, per la caccia in deroga a specie protette (come fringuelli, peppole, passeri).
Nel frattempo in Commissione Territorio/Ambiente del Senato si sta elaborando il testo unificato di una decina di proposte di deregulation (quasi tutte del PDL), per aumentare i periodi di caccia, depenalizzare sia l’uccisione di specie protette, sia l’uso dei bocconi avvelenati e lo sparo dagli autoveicoli, e per incrementare la mobilità interregionale dei cacciatori di animali migratori.

Dal sito http://www.abolizionecaccia.it/

 
Pubblicato da Piero il 04/02/2009 alle 18:46:17, in Notizie sparse, letto 5008 volte

Il 3 febbraio '09 ho potuto constatare personalmente la situazione del canile di Cicerale (SA), da tempo denunciato dagli animalisti di zona. Mi trovavo con gli avvocati Cristina Salvucci, Eleonora Piraino e altre volontarie dell'ACL, il NAS Nucleo Anti Sofisticazioni, il Ministero della Salute. Intervenuti direttamente.

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Iniziamo a coordinarci per chiudere definitivamente le gabbie! Nessuna gestione, solo chiusura e soluzioni alternative. Ora occorre supporto volontario, anche da chi ruota intorno a Vallevegan, per le associazioni che monitorano i trasferimenti. A breve aggiornamenti.

 

 

Notizia riportata anche dal Corriere del Mezzogiorno.

Il sopralluogo: La delegata del sottosegretario Martini in visita alla struttura sequestrata dal Nas.
Ministero ordina: Cicerale è un lager, via i cani

CICERALE — «Il canile di Cicerale è una di quelle situazioni che, in un paese civile come l'Italia, non si possono assolutamente tollerare». La delegata del Ministero della Salute, Gaetana Ferri, non ha dubbi: «I cani - dice all'assemblea di sindaci, veterinari e comandanti di polizia municipale dei comuni convenzionati con il canile cilentano - non possono stare lì un minuto di più. Bisogna trovare una soluzione di emergenza, perché questa è un'emergenza». E quando parla, sottolinea di farlo a nome del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.
Il sopralluogo alla struttura sequestrata un mese fa dai Nas di Salerno e affidata in custodia giudiziale al servizio veterinario dell'Asl Sa3 è cominciato ieri di buon mattino. «Le condizioni igienico-sanitarie del canile non sono affatto buone. Ci sono cani non identificati e cani non sterilizzati. Gli animali non sono in condizione di restare lì, anche perché i comuni spendono soldi pubblici». E il suo appello è rivolto proprio ai sindaci dei 96 comuni convenzionati con la struttura definita dagli animalisti «un lager». «Mi rivolgo principalmente ai sindaci - incalza la dottoressa Ferri - perché sono loro i principali responsabili dei cani randagi presenti sui rispettivi territori: quando stipulate convenzioni con i canili assicuratevi che la struttura sia degna di mantenere gli animali in buone condizioni. Per quanto riguarda il Ministero, noi faremo ulteriori accertamenti sulla vicenda ». C'era anche il colonnello dei Nas Campania, Ernesto Di Gregorio, che, insieme al comando provinciale di Salerno, sta portando avanti le indagini sul canile. Il Comune di Campagna ha già offerto la propria disponibilità ad accogliere qualche centinaia di cani. Così come il Comune di Albanella, dove è disponibile una struttura ad hoc che, per entrare in funzione, ha bisogno solo del collaudo dell'Asl Sa3. Non è mancato qualche sindaco che ha storto il naso. Come il primo cittadino di Trentinara e il comandante dei vigili urbani di Vallo della Lucania che ha proposto la messa in sicurezza del canile con fondi regionali. A quel punto le associazioni animaliste sono insorte.
Angela Cappetta
Gaetana Ferri

 

 

Piero

 
Pubblicato da vegandalf il 05/02/2009 alle 01:41:31, in romantispecismo, letto 2414 volte


La campagna Attacca l'Industria della Pelliccia continua anche a Roma... l'ultimo weekend di "saldi mortali" della famiglia Maramotti verrà ancora una volta presidiato dalle attiviste e dagli attivisti di romantispecismo, che questa settimana denunceranno l'eleganza criminale del Max Mara Fashion Group:

SABATO 7 FEBBRAIO dalle 16.30 alle 19.30
Max Mara, via Cola di Rienzo n. 275 angolo via Silla
(zona piazza Risorgimento - metro A Ottaviano)

Prendi anche tu parte attiva al movimento di liberazione animale, fai sentire anche la tua voce in difesa delle decine di milioni di esseri senzienti rinchiusi negli allevamenti in attesa di essere scuoiati vivi per vacua vanità, stupido lusso e sporco profitto!

Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da mukawama il 05/02/2009 alle 19:00:18, in Diario di ValleVegan, letto 3893 volte

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Confuse sono le presenze che vivono questi organi, piccole costruzioni simbiotiche dense di frenetico ritmo, una industria di materia organica, una macchina infernale artefice del dolore del quotidiano sopravvivere; una squallida merce priva di creazione. Si percepiscono come animali dotati della sublime consapevolezza, un bagliore di luce nell'oscurità dell'ignoto sperimentare, come fosse un giogo insopportabile quello del nascere. Da individui naturali figli dell'immensa potenzialità di un seme si sono fatti artisti della sofferenza, fabbri di catene e lame, oratori della cultura necrofila dominante, spiriti venduti alle comodità dell'oblio. Sono frammentarie le ispirazioni di questi macabri poeti invaghiti della morte, sono come marionette, caricature di quello che hanno fatto loro dimenticare con vigorosa convinzione e superbia. I desideri che coltivano nelle loro membra hanno il sapore della ruggine, metallo urlante che risponde alla volontà della mercanzia, colorata di orizzonti come le sfumature di un pozzo senza fondo.

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Hanno dato la morte alla nostra madre ed elevato all'Onnipotente l'immagine paterna del loro marcio ego, cieco e sordo alle grida dei loro fratelli e sorelle. Il dolore si fece nutrimento ed il sangue disinfettante degli impulsi, una falce affilata inquisitrice del naturale battere del cuore. Il loro muscolo rosso e putrefatto istiga all'indifferenza, alla cultura della Morte!

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Necrofagia, la religione delle civili fauci assassine! Necrofagia il sostentamento dell'umana depravazione! Necrofagia, amara perversione!

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Noel

 
Pubblicato da vegandalf il 13/02/2009 alle 00:33:23, in romantispecismo, letto 1777 volte


Contro la sanguinaria industria della pelliccia, contro ogni sfruttamento di esseri senzienti, per la liberazione animale... questa settimana le attiviste e gli attivisti di romantispecismo torneranno nella via principale dello shopping romano, via del Corso, per urlare la propria indignazione al MaxMara Fashion Group e a tutti coloro che lucrano sulla morte e sulla sofferenza di animali innocenti.

DOMENICA 15 FEBBRAIO dalle 16.30
nei pressi di Marella, via del Corso 89/90
(largo dei Lombardi - metro A Spagna)

Invitiamo a partecipare tutte e tutti coloro che vogliono lottare insieme a noi contro la crudele vanità e la cruenta indifferenza che, nascoste dietro le luccicanti vetrine dei negozi di abbigliamento, mietono decine di milioni di vittime ogni anno!

Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da Lidio il 15/02/2009 alle 14:30:51, in Notizie sparse, letto 1679 volte
Fonte: Corriere della Sera (.it)


Le nuove norme hanno il sostegno di Lav ed Enpa. Ma i circensi non ci stanno
«Basta soldi ai circhi che usano animali»
Giammanco, prima firmataria di una legge bipartisan: «Sì agli spettacoli, ma ad esibirsi siano solo persone»
ROMA - Cresce nel Paese l'avversione all'utilizzo degli animali all'interno di circhi e spettacoli viaggianti. E mentre alcuni sindaci hanno già provveduto ad emanare in proprio normative specifiche che vietano l'insediamento dei tendoni dei circensi nei propri territori qualora sia previsto l'utilizzo di animali in scena, è ora il Parlamento che sceglie di mettere mano alla materia con l'obiettivo di arrivare ad una progressiva, ma anche piuttosto rapida, scomparsa dei circhi equestri. Mai più imprese di domatori o parate di elefanti ballerini, dunque: il futuro del circo dovrà essere tutto nelle mani di clown, acrobati e trapezzisti.

NORME BIPARTISAN - E' la deputata del Pdl Gabriella Giammanco la capofila di questa mobilitazione di parlamentari che, provenienti da tutti gli schieramenti, stanno lavorando ad un progetto di legge che metta la parola fine alla presenza di bestie più o meno feroci nelle piste e nelle gabbie dei circhi italiani. A sostegno dell'iniziativa ci sono anche la Lega Antivivisezione e l'Ente nazionale per la protezione animali, che da tempo si battono per una evoluzione dell'arte circense che come già avviene in molti casi, l'esempio più eclatante è quello del Cirque du Soleil, riesce a ottenere un grande successo anche facendo a meno degli animali. Non a caso i presidenti delle due associazioni erano presenti alla Camera alla presentazione ufficiale delle nuove norme. E con loro anche due personaggi conosciuti al grande pubblico e da tempo impegnati sul fronte della tutela degli animali: Licia Colò e Giorgio Panariello.

CIRCHI SENZA ANIMALI - «Questa proposta non è contro gli spettacoli circensi - ha detto l'on. Giammanco -, ma oggi il circo sopravvive grazie allo Stato che lo finanzia e penso che proprio quest questa ragione etica debba rispettare gli animali e la loro natura». «Il circo senza animali - secondo la parlamentare - non solo è possibile ma è necessario per recuperare un rapporto tra uomo e natura, tra bambini e animali».. In base alla nuova normativa, il cui iter è al momento alle fasi iniziali (il testo è all'esame della commissione Cultura che sta provvedendo a recepire le norme analoghe contenute in altre proposte di legge già giacenti in Parlamento), le risorse del Fondo unico per lo spettacolo andranno solo ai circhi e agli spettacoli viaggianti che non utilizzano animali. Non solo: si prevede di vietare l'ingresso in Italia ai circhi stranieri che contemplano l'utilizzo di animali e si annuncia l'istituzione di una commissione presso il ministero dell'Ambiente, che si occupi di gestire la dismissione graduale degli animali già attualmente «in servizio» nei circhi, occupandosi di individuare le migliori sistemazioni alternative.

PANARIELLO E COLO' - «Finalmente si fa qualcosa - ha detto Panariello - e questo non sighificherà perdere lo spettacolo, basta appunto guardare al successo del Cirque du Soleil, che dimostra come si possa vivere di circo anche senza animali». «Ho avuto la fortuna di vedere gli animali in natura - ha detto invece Licia Colò - e anche se alcuni grandi circhi dicono che gli animali sono un bene prezioso, il fatto stesso di averli privati della libertà è sufficiente a farmi sostenere che non debbano essere impiegati».

LA POSIZIONE DEI CIRCENSI - E l'idea non sarebeb poi così lontana dal tradursi in realtà: «Il mondo del circo ha già compiuto il 90% del cammino in questa direzione» ha detto Antonio Buccioni, vicepresidente Agis. Tuttavia l'ente circhi continua a sostenere la bontà della presenza degli animali negli spettacoli e nel proprio sito Internet dedica un'apposita sezione alla questione, spiegando come le moderne tecniche di addestramento e le condizioni di vita degli animali utilizzati negli show siano orientate al loro benessere psico-fisico. Una tesi opposta a quella che ha ispirato la legge, richiamata anche nella premessa del provvedimento, dove si legge tra l'altro che l'uso di animali ha confinato i circhi «nel vicolo dell’anacronismo»: «Per la loro intera esistenza - è scritto nella pdl 1564 presentata alla Camera lo scorso 30 luglio - gli animali sono obbligati in angusti spazi, in molti casi con l’ausilio di mezzi coercitivi, quali le catene, tipici dei peggiori orrori della tortura. Da tale deplorevole situazione gli animali sono svincolati solo per eseguire a comando, spesso sotto il giogo della frusta, esercizi contrari alla loro natura. La violenza perpetrata nei confronti degli animali è continua, dalle condizioni di detenzione al trasporto in container per finire con l’addestramento finalizzato a soggiogare l’animale alla volontà dell’uomo». E ancora: «Per imparare gli esercizi dello spettacolo gli animali subiscono addestramenti basati su violenze fisiche e psichiche che mortificano la loro natura». Di qui la decisione di mettere in atto un forte deterrente, forse l'unico realmente efficace, alla continuazione di tali pratiche: il taglio dei contributi statali.

 
Pubblicato da Piero il 18/02/2009 alle 10:38:42, in Veg(A)Roma, letto 2135 volte

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martedi 24 febbraio con Vegan Riot !!!

Cena di 8 portate più dolce & frappe presso l'associazione vegetariana La Mucca Pazza, via del giardino vecchio 2, Marino (RM) - a due km da Ciampino -

Selezioni musicali disco-trash, panze eticamente piene, maschera si... ma anche no. NO schermo, no partite!
15€ esclusi beveraggi, inclusa acqua fresca del sindaco e tessera dell'associazione.

Si consiglia la prenotazione Tel 06 9367484

WWW.VEGANRIOT.IT vecchiosaggiohc@hotmail.it

 

 
Pubblicato da Leonora il 19/02/2009 alle 21:25:04, in Radio Polifemo, letto 3895 volte

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Il 17 novembre è partita Radio Polifemo, programma radiofonico di 15 minuti per parlare di questioni animali. A diffonderlo è Amisnet, agenzia di informazione sociale che pubblica on line sul proprio sito, da dove può essere ascoltato anche senza download, e distribuisce il programma a diverse radio italiane che lo trasmettono sulle loro frequenze.
 
Ogni settimana un tema e un'intervista a un esperto per cercare di immedesimarsi nel punto di vista degli animali non umani, coinvolti in quasi tutte le azioni umane e, quasi sempre, coinvolti loro malgrado.

Tutte le puntate sono ascoltabili on line sul sito dell'agenzia Amisnet. Il programma di Radio Polifemo viene gestito e curato da Leonora Pigliucci.

- Prima puntata; randagismo e canili lager: il paese che abbandona i cani.
- Seconda puntata; vivisezione: la U.E. vuole i metodi alternativi.
- Terza puntata; circo, quando lo sfruttamento fa spettacolo.

- Quarta puntata; la scelta vegan, portare in tavola la compassione.

- Quinta puntata; sicurezza alimentare e allevamenti: non solo diossina.

- Sesta puntata; caccia, troppi illeciti e poca sicurezza.

 
Nella prima puntata si parla di randagismo e canili lager. Ospite il presidente della Lav Gianluca Felicetti che spiega le ragioni storiche di una piaga tutta italiana, fa il punto sull'applicazione della legge 189/2004 sul maltrattamento degli animali, ipotizza soluzioni alternative alle gabbie per i cani liberi.

Il link alla prima puntata

Nella seconda puntata, andata in onda lunedi 24 novembre, è stato intervistato Giulio Tarro, virologo, noto per i numerosi studi con la sua equipe di ricercatori ideologicamente antivivisezionisti. Tarro è tra i responsabili del LIMAV. A seguire nella stessa intervista, l'esperienza di Sara D'angelo presidente di "Vita da Cani ONLUS" sul recupero degli animali usciti dal laboratorio.

Il link alla seconda puntata

Nella terza puntata, di lunedi 1 dicembre, si è parlato di "Circo, quando lo sfruttamento fa spettacolo", con Francesca Sorcinelli e Massimo Tettamanti.

Il link alla terza puntata

Nella quarta puntata, dell'8 dicembre, il tema era "La scelta vegan, portare in tavola la compassione" toccando aspetti salutistici, ecologisti e etici, discussi da Mario Tozzi del CNR, Vincenzino Siani docente universitario e Piero Liberati co-fondatore di ValleVegan.

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Il link alla quarta puntata

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Nella quinta puntata, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e Roberto Marchesini, veterinario e docente di zooantropologia e benessere animale presso l’Università di Milano, hanno trattato: "sicurezza alimentare e allevamenti: non solo diossina".

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Il link alla quinta puntata

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Nella sesta puntata, l'argomento è stato la "Caccia, troppi illeciti e poca sicurezza", con le esperienze di Catia Acquaviva responsabile anti-bracconaggio della LAC e Stefania Simoni cittadina di Pomezia.

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Il link alla sesta puntata

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A breve i prossimi argomenti...

 
Pubblicato da Piero il 23/02/2009 alle 12:03:43, in Notizie sparse, letto 3647 volte

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Ritorna a Firenze la mostra VIVERE VEGAN. Dal 27 febbraio al 1 marzo 2009, orario 10 – 18, alla Sala delle Vetrate in Piazza Madonna della Neve, ex Murate. Un evento all’interno del ciclo di attività “Se non ora quando".

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Appuntamenti con la sostenibilita’” promosse dallo Sportello EcoEquo del Comune di Firenze. Il 27 febbraio 2009 ore 18, inaugurazione con aperitivo.

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Ideata e realizzata da Progetto Vivere Vegan Onlus (www.viverevegan.org), la mostra, attraverso immagini fotografiche in grande formato, testi, video, e istallazioni multimediali ci porta nel mondo del veganismo per capire le motivazioni di questa scelta etica, e per conoscere più da vicino questo stile di vita cosi attuale e sempre più necessario per rispettare non solo gli animali, ma anche l’ambiente e le persone. Ma cosa vuol dire essere vegan? Chi segue questo stile di vita considera gli animali esseri sensibili con un loro
valore intrinseco e non semplici oggetti. I vegan non mangiano prodotti  di origine animale come carne, uova e latticini, non indossano pelle o lana, non usano prodotti sperimentati sugli animali. Non comprano animali e non li tengono in gabbia, non visitano zoo e acquari, non vanno al circo e agli spettacoli con l’impiego di animali. Evitano insomma tutto quello che comporta la morte e la sofferenza per gli animali.

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Così leggiamo in un primo testo introduttivo:
“Con questa mostra vogliamo illustrare, nel modo più delicato possibile, le sofferenze che infliggiamo agli animali ogni giorno, in ogni parte del mondo. Ma vogliamo sopratutto dare le informazioni giuste per poter intraprendere la scelta vegan, così semplice quanto efficace nell’ottenere risultati concreti per gli animali, ma non solo. Tutto è collegato. Il rispetto degli animali non può prescindere da quello per l’ambiente, per la propria salute e per i popoli che hanno bisogno di aiuto. Perchè c’è solo un modo per rispettare il mondo
dove viviamo ed è quello di rispettare tutti, senza distinzione di sesso, razza o specie".

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Ci emozioneremo vedendo i filmati e rifletteremo sui testi che accompagnano lo spettatore passo passo verso la conoscenza di questo stile di vita stimolante e sorprendente.

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Avremo poi modo di apprezzare le immagini delle campagne di Campagne Per Gli Animali (www.campagneperglianimali.org) e leggeremo citazioni di personaggi della storia che, ancora attuali, ci porteranno a scoprire un nuovo modo di vedere il nostro rapporto con gli animali. Per  tutta la durata della mostra sarà visibile il film Earthilings (Terrestri) diretto da Shaun Monson, narrato da Joaquin Phoenix, con le musiche originali di Moby. Il film è nella versione originale con sottotitoli in italiano. Una testimonianza forte che invitiamo tutti a vedere. Perché come ha detto Gandhi: “La verità non danneggia mai una causa giusta”.

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Scarica la cartolina

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Contatti:

Sportello EcoEquo tel 055 587706
sportelloecoequo@comune.fi.it
http://sportelloecoequo.comune.firenze.it

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Roberto Politi 055 620262 – 335 6177997
Progetto Vivere Vegan Onlus
info@viverevegan.org
www.viverevegan.org

 
Pubblicato da Lidio il 23/02/2009 alle 16:14:40, in VeganSoul, letto 2993 volte

QUINTO appuntamento VeganSoul, in collaborazione con Il Piccolo Popolo.

MILANO 27 FEBBRAIO 2009




La quinta edizione del VGS vede la partecipazione attiva del Piccolo Popolo, che ha proposto il Target della serata (Animal Liberation Rimini) alla luce della splendida attività da questi ultimi svolta in seguito al sequestro Guberti.

Il menu della serata:
Antipasti
Hummus delicato con cruditè
Carpaccio di melanzane
Primi
Gnocchetti sardi con fagioli bianchi e cavolo nero
Secondi
Umido di funghi saporito
Polenta
Contorni
Verza saltata con semi di girasole
Dolce
Crostate di frutta
 
Pubblicato da Piero il 25/02/2009 alle 11:05:17, in anti caccia, letto 2717 volte

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GUARDA

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COSA

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SUCCEDE

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SULL'ISOLA...

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Cacciatore maltese con 2 Falchi di Palude, bloccato poco dopo.


Abbattimento rarissima Cicogna Nera(video Piero Liberati).


Aquila Minore uccisa a fucilate in pieno giorno.


Rinvenimento del cadavere di un Falco Pecchiaiolo, sparato.


Liberazione di 72 uccelli limicoli sequestrati.

 
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