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All’inizio dell’anno i cacciatori di foche canadesi si sono riuniti in assemblea per discutere del futuro della loro attività. Davanti ad un centinaio di addetti al settore il presidente del Fur Institute of Canada ha affermato che: "l’industria della caccia alla foca è in crisi a causa della crescente opposizione al commercio di pelli di foca in Europa".
"Sfortunatamente", ha affermato Bruce Williams, "le organizzazioni per i diritti animali di tutto il mondo hanno capito che il modo più semplice di far morire qualcosa, è di ucciderne il mercato, se non si può vendere il prodotto, non ha nessun valore commerciale, e quindi si può dire che è condannato a sparire".
Diversi paesi europei hanno già adottato un divieto della vendita di pelli di foca e stanno facendo pressione sull’Unione Europea. Williams ha ammesso che: "il divieto di commerciare pelli di foca in Europa avrebbe un effetto devastante sull’industria: una cosa certa è che se la pelliccia non dovesse più essere di moda sulle passerelle di Parigi e Milano, non lo sarebbe più da nessun’altra parte del mondo. Anche se l’industria è in crescita in Russia e Cina, la moda viene dettata dai paesi europei".
In settembre il Canada ha chiamato in causa i governi del Belgio e dell’Olanda davanti al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) affermando che i divieti messi in atto da questi due paesi erano causati dalla disinformazione diffusa dai gruppi animalisti. Il caso rimane tuttora irrisolto.
Un portavoce dei cacciatori di foche, dopo aver definito la caccia canadese come la meno crudele, ha ammesso che i cacciatori dovrebbero accettare alcuni cambiamenti. Il Governo canadese, in un disperato tentativo di salvare l’ immagine della caccia, ha proposto nuove regole nell’uccisione degli animali. "Gli animali dovrebbero venire dissanguati immediatamente dopo essere stai presi a bastonate ed uncinate sul cranio".
Questo ci da un’dea di quanto sia disperata la situazione dell’industria della caccia alla foca canadese la quale, nonostante l’aiuto del governo, non riuscirà di certo a placare l‘ondata di proteste a livello internazionale.
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Altre foto della giornata sono sul fotoalbum (scorrere in avanti).
durante la serata sarà attivo
il 100CL CRITICAL BAR
dove bere e mangiare
etico e vegano
sabato 2 febbraio 2008
FRANCESCO DIODATI
NEKO quintet live
ore 21.30 - ingresso 3 EURO
COMITATO 100CELLE APERTE
via delle resede, 5 (tram 5-p.le dei gerani)
06.2426503 (lun 17-20, merc 11-13, ven 16-20)
info@comitato100celle.org
http://www.comitato100celle.org
Escursione alla Selva di Malano (m.263) domenica 10 Febbraio 2008
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La Selva di Malano si trova tra Viterbo e Bomarzo. Sarà un itinerario di 5,30 ore di cammino (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 100 metri di dislivello. Sarà un percorso ad anello. Attraverseremo tratti di campagna coltivata a nocciolo e poi boschi intricati che hanno avvolto ruderi etruschi e poi romani. Tra questi ruderi è particolare la presenza di due monoliti scolpiti con una gradinata che vengono chiamati ‘Sassi del predicatore’ dove si pensa che i sacerdoti etruschi salissero per fare le loro divinazioni guardando il volo degli uccelli. Si arriverà alla rupe di Corviano dove si trovava un villaggio preistorico che utilizzava le caverne che forano le pareti di tufo che costituiscono la rupe. Questa volta non avremo la necessità di effettuare guadi, se non uno che però è facoltativo e può essere evitato.
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Appuntamento ore 8.30 al parcheggio del benzinaio TOTAL de LA STORTA. Dal raccordo prendere la CASSIA normale(evitare la CASSIA BIS) direzione Viterbo. Dopo qualche Km si supera sulla Ds il benzinaio AGIP della Giustiniana, poco dopo si seguono le indicazioni a Ds per CASSIA Viterbo, e poco dopo ancora si arriva a LA STORTA, sulla Sn c'e' un campanile e sulla ds c'e' un benzinaio TOTAL. Dopo l’appuntamento continueremo lungo la Cassia, dopo aver raggiunto Viterbo prenderemo la superstrada per Orte che abbandoneremo all’altezza di Vitorchiano per portarci, in breve, nella zona della nostra escursione, che si trova poco prima di Bomarzo. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
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Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
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Il mio cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato a contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita!
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ciao Tito
Messaggio anonimo ricevuto dalla rivista "La Nemesi"
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Nella notte del 17 gennaio 2008 ci siamo introdotti in un allevamento a Rivanazzano, in provincia di Pavia, per dare la liberta' a piu' di 100 lepri. Le gabbie si trovavano a poche decine di metri dalla casa dell'allevatore e i campi non offrivano alcun riparo, dovevamo essere veloci ma soprattutto silenziosi.
Gli animali erano tenuti in due aree separate, cosi' dopo essere entrati dal retro e aver posizionato il palo ci siamo concentrati sulla parte piu' protetta iniziando a tagliare la recinzione esterna, in modo da fornire una via di fuga agli animali. Dopo di che si e' passati ad aprire le gabbie.
Al nostro passaggio le lepri si agitavano e facevano molto rumore, ma appena tolta la rete che le imprigionava volavano fuori e correvano via finalmente a contatto con la terra.
Una volta aperte tutte le gabbie ci siamo spostati nell'altra area, ma il rumore che facevano era quasi assordante cosi' ci siamo dovuti allontanare. Vista la vicinanza della casa e la via di fuga non troppo sicura il rischio era troppo elevato per continuare, cosi' con la tristezza nel cuore per non essere riusciti a liberarli tutti ci siamo dileguati nella notte.
Queste lepri vengono allevate con lo scopo di ripopolare le zone di caccia, vengono cresciute per allietare sadici cacciatori che poi le stermineranno per puro divertimento. Le condizioni di allevamento sono tali da crescere animali in grado di sopravvivere una volta reintrodotti nel proprio habitat, cosi' da non essere prede troppo facili e aumentare il perverso piacere dei cacciatori.
Ci fa piacere pensare che la maggior parte delle lepri liberate sopravvivera' e immaginarle mentre scorrazzano e saltellano per campi e boschi, finalmente libere, come ogni animale dvrebbe essere.
Le informazioni qui riportate sono a solo scopo informativo e possono essere incomplete, non si intende incitare ne' azioni ne' comportamenti illegali.
Demolizione torri abusive per la caccia al colombaccio, domenica 3 febbraio, in un luogo imprecisato tra i boschi derelitti del Lazio.
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Durante un'azione di disturbo venatorio, nel bosco fitto abbiamo casualmente scoperto delle torri di ferro alte circa 20 metri. Le strutture vengono utilizzate da cacciatori e/o bracconieri per l'abbattimento ancor più facilitato di colombacci e altri uccelli, durante il loro passaggio sugli alberi.
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Finita la caccia e mandati a casa prima del tempo orde di assassini, non lasceremo che ancora vengano massacrati animali liberamente, per di più con armi da fuoco e mezzi illegali!
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Per partecipare ed avere altre info, scrivere a attivismo@vallevegan.org. Occorrono pazienza, resistenza... o più semplicemente un paio di scarponcini (vegan) e strumenti da lavoro occasionale.
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Dovevamo abbattere le torri dei bracconieri piantate tra il margine del bosco e la radura ed invece ci siamo trovati tra il margine del bosco e una strada a veloce scorrimento. Animale da salvare un cane, ai margini dello sfruttamento umano.
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Mentre stavamo raggiungendo in auto il sentiero tra gli alberi, un cane bianco spaesato e impaurito ci ha tagliato la strada camminando poi nel centro della carreggiata. Il primo della fila, Stefano, ha inchiodato e gli altri dietro, quasi automaticamente, hanno fatto lo stesso. Per un attimo il cane ha rischiato di essere investito da altre vetture, quindi alcuni di noi lo hanno per prima cosa scacciato verso un pascolo vicino, rallentando gli avventori. Poco dopo, abbiamo cercato di capire se fosse veramente in pericolo e abbandonato: il collare ci faceva ben sperare, invece più da vicino abbiamo notato il dramma: aveva la testa piena di macchie (dermatite o rogna), forte dimagrimento, completamente bagnato e impaurito. Vicino a lui c'erano due carcasse di cani, anch'essi col collare e di stazza simile. Il bianco sembrava accudirli, infatti solo vicino ai due corpi si è riusciti ad accarezzarlo e poi prenderlo. Uno dei due morti aveva una busta in testa.
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SENZA DELEGARE NULLA A NESSUNO, è stato tranquillizzato, nutrito e caricato in auto. Ora si trova a casa di Stefano in appoggio verso una futura adozione. Felice di aver tagliato la strada ad una flotta di 5 auto di un branco di animalisti.
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E quella tranquilla serena fresca rilassante intima passeggiatina nel fango del bosco per demolire abbattere spakkkare quelle belle dolci torrette dei bracconieri... sarà per la prossima volta.
Il 2007 è stato per l'Associazione Canili Lazio Onlus un anno durante il quale si sono concretizzati importanti obiettivi che hanno richiesto un duro lavoro ai volontari.
Sequestrati i canili di Giuliano di Roma e Sgurgola - Quasi tre anni di frequentazione dei canili di Giuliano di Roma e Sgurgola, la paziente raccolta di documentazione sulle terribili condizioni di vita dei cani e l'irregolarità della struttura di Giuliano di Roma, più volte segnalata vanamene alla Asl di Frosinone, l'estenuante lotta contro gli ostacoli posti dai gestori e la mobilitazione popolare che ne è seguita hanno sollecitato le istituzioni ad intervenire, con il risultato che nel novembre scorso entrambi i canili sono stati sequestrati dopo un blitz del NIRDA (Nucleo Investigativo Reati in Danno agli Animali) e la situazione ora è al vaglio della magistratura. Dopo il sequestro, l'Associazione ha guidato squadre di volontari, costituite con la fondamentale collaborazione di associazioni animaliste sia locali che di portata nazionale quali la LAV, la Fondazione Vallevegan, Legambiente sezione di Frosinone, varie sezioni Enpa, in supporto al sindaco di Sgurgola - nominato custode giudiziario - e al Corpo Forestale dello Stato, iniziando a riorganizzare la vita all'interno dei canili e determinando un brusco calo della mortalità dei cani.
La fiducia riposta dalla Procura di Frosinone nell'opera dei ns. volontari è stata tale da autorizzare il dissequestro preventivo dei cani richiesti in adozione dagli affidatari.
Siamo entrati in altri canili problematici grazie alle convenzioni a titolo gratuito siglate con vari Comuni per le adozioni - Nel frattempo - mediante le deleghe ottenute dai Comuni più sensibili alle problematiche animaliste e al controllo della propria spesa pubblica, quali Tivoli, Castel Madama, Arpino, Veroli -, l'Associazione è entrata in altri canili della regione ottenendo recentemente nella Fattoria di Tobia (RM) - con la collaborazione della LAV, la Asl RMG e lo stesso gestore, il blocco degli ingressi dei cani, in previsione di un'imminente riorganizzazione e ristrutturazione del canile. Tale risultato è stato possibile anche grazie all'impegno di Alessandra Mastroianni e della CSA Monti Tiburtini che opera in zona.
Abbiamo cambiato la vita di molti cani - Sempre crescente è il numero delle adozioni portate a termine in tutto il centro-nord, mediante il coinvolgimento di una rete di volontari sempre più vasta e organizzata che è stata capace di cambiare radicalmente la vita di moltissimi animali prima senza speranza. Tutti i cani censiti e fotorafati dai volontari vengono pubblicizzati nelle apposite sezioni del sito www.cucciolissimi.it
Raccolti fondi per piccoli progetti concreti - Grazie alla collaborazione di Cucciolissimi, gestito dalla ns. socia Cristiana Funari, e di un gruppo di volontari dell'Associazione Porta Portese, è stato possibile raccogliere fondi per organizzare i viaggi che da sempre l'Associazione compie gratuitamente per avvicinare il più possibile agli affidatari i cani richiesti in adozione.
Altri fondi per l'ex-canile sequestrato di Mazzano Romano sono stati raccolti anche grazie al "progetto cuccia" che ha permesso di fornire cucce in legno a molti degli ospiti del rifugio. Enorme è stato l'impegno economico di associazioni di volontariato e privati cittadini che hanno consentito di curare casi urgenti e gravi attraverso il ricovero in cliniche veterinarie specializzate: tra i moltissimi casi, citiamo solo Sandokan, ricoverato per importanti ferite da morso durante il sequestro del canile di Giuliano di Roma.
Un simile impegno, destinato a continuare nell'anno appena iniziato, ha bisogno di un maggior numero di volontari, preferibilmente esperti nelle problematiche dei canili e che possono contattarci ad info@associazionecanililazio.it
PER JAZZ a 100CELLE
febbraio jazz al comitato
VENERDI' 8 FEBBRAIO alle 21.30
CONTI-MARESCA quartet
da Duke Ellington a Count Basie
tributo ai maestri delle
grandi orchestre
carlo conti_SAX
manlio maresca_CHITARRA
giuseppe talone_CONTRABBASSO
marco valeri_BATTERIA
_3 euro_
durante la serata
sarà in funzione il
100cl CRITICAL BAR
COMITATO 100CELLE APERTE
via delle resede, 5 (tram 5-p.le dei gerani)
06.2426503 (lun 17-20, merc 11-13, ven 16-20)
info@comitato100celle.org
http://www.comitato100celle.org
Nel maggio 2007 Schumacher Furs, una delle pelliccerie più vecchie degli Stati Uniti, era stata costretta a chiudere i battenti a causa di una pressante campagna iniziata nel novembre 2005. Diversi gruppi e associazioni per la liberazione animale si erano uniti svolgendo proteste settimanali davanti al negozio di Portland. Dopo la chiusura, il proprietario di Schumacher Furs, Gregg Schumacher, aveva portato in tribunale diversi gruppi animalisti e singoli attivisti accusandoli di essere responsabili della bancarotta della sua attività e chiedendo un risarcimento di oltre 6 milioni di dollari.
Purtroppo per lui questa volta stranamente l’autorità ha dato ragione agli attivisti. Lo scorso 24 gennaio un giudice federale gli ha ordinato di pagare i 97.000 dollari di spese legali degli attivisti. Il giudice ha dato torto agli avvocati di Schumacher Furs affermando che le proteste degli attivisti erano difese dal diritto alla libertà di espressione.
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(vedi notizia http://campagnaaip.net/notizia4.html)
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Domenica 10 febbraio, dalla mattina...
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Se hai voglia di autoprodurre il tuo cibo perchè ti sei stufato di arricchire le tasche degli ipermercati, se hai voglia di scoprire che forma ha una pianta di pomodori, se vuoi sapere da dove viene ciò che stai mangiando, se hai voglia di trascorrere delle giornate all'aperto per sentire il profumo della terra o semplicemente per sporcarti le mani, PARTECIPA ALL'INIZIATIVA
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La terra è di chi la lavora!* ...e pure i frutti!
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E' semplice: zappi, semini, raccogli.
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PROGRAMMA
1mo appuntamento: costruzione recinto a prova di bufali imbufaliti.
2ndo appuntamento: preparazione della terra.
3rzo appuntamento: preparazione filari più semina.
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Importante: al momento della raccolta non verrà chiesto alcun contributo economico! Chi vorrà potrà aiutarci a sostenere le spese del materiale per la costruzione del recinto.
Sono graditi abiti da lavoro!
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Tutto si svolgerà a ValleVegan. Per info e-mail attivismo@vallevegan.org o tel 3294955244.
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*è un'iniziativa antispecista, noi ci "serviremo" solo di un pezzettino di terra, tutto il resto è a disposizione degli altri animali!
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Domenica 10 febbraio dalla mattina...
Da oggi non sono più paralitico! Sherman, maialino messo in palio ad una festa cruenta perchè malato, tra le tante conseguenze della sua malattia cronica, un giorno è caduto in terra. Nonostante le speranze vanificate dai veterinari... oggi...Sherman corre! E' finalmente libero e mangia dalla terra da solo!
Solo pochi passi e poi riposo...
Titoli di coda... Kucù, sveglia! Oggi è primavera!
PRESIDIO VOLANTINAGGIO di informazione sul veganismo presso l'Università La Sapienza, Roma.
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Saranno necessari unicamente determinazione e sorriso sulle labbra persino davanti alle provocazioni, ma sono graditi anche materiale da distribuire (autoprodotto o meno, più ne abbiamo meglio è!) e dolci vegan da fare assaggiare ai più curiosi.
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Appuntamento in piazzale Aldo Moro (davanti l'ingresso dell'Università) GIOVEDI' 14 FEBBRAIO alle ore 11.00.
In banca: Puoi fare un bonifico bancario utilizzando il codice IBAN: IT-83-V-07601-10900-000083835967
Puoi decidere anche di fare un bonifico mensile. Se molte persone facessero questa scelta, anche solo pochi euro a testa potrebbero fare un’enorme differenza per le nostre attività.
Contattaci se stai valutando questa possibilità all'indirizzo di posta elettronica: donazioni@campagnaaip.net
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Fonte: www.campagnaaip.net
Operazione della Forestale contro il traffico illecito di animali protetti. La persona denunciata scoperta con un arsenale di trappole proibite.
L'uomo falsificava gli anelli di riconoscimento usati dagli allevamenti. Apriva e richiudeva i volatili per dividerli tra maschi e femmine.
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Poteva sembrare l'attrezzatura di un artigiano o quella di un elettricista. Invece era l'armamentario di uno dei più grandi e feroci bracconieri mai finiti nelle mani del Corpo Forestale. Trappole per catturare illegalmente gli uccelli, migliaia di falsi anellini per la certificazione di origine legale, attrezzi vari per riuscire ad applicare i piccoli cerchietti metallici alle zampette dei volatili a costo di atroci sofferenze e un set di strumenti di tortura per capire il sesso degli animali.
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Hanno avuto un sussulto gli agenti del coordinamento del Corpo Forestale di Asiago quando nei giorni scorsi al confine di Vipiteno hanno controllato il furgone, finalmente individuato grazie a una lunga indagine condotta insieme ai colleghi della provincia di Bolzano e della Val D'Aosta e in collaborazione con la Guardia di Finanza e la consulenza della Lipu. Da tempo erano sulle tracce di L. S., un allevatore avicolo originario di Aosta denunciato ora per maltrattamento di animali, possesso illegale di fauna selvatica e detenzione di trappole, ma non credevano di poter trovare un tale campionario di atrocità. Eppure si tratta di professionisti della lotta ai maltrattamenti agli animali.
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Il campionario di malvagità custodito nel centro soccorso fauna selvatica della riserva di Somadida, a pochi chilometri da Cortina, che la Forestale ha aperto pochi giorni fa ai giornalisti proprio mentre era alle calcagna di L. S., mostra il volto oscuro di una società che non ha ancora debellato atrocità che discendono direttamente dal medioevo.
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Tagliole dai denti aguzzi di tutte le dimensioni, gabbiette dai meccanismi che sembrano uscite dalle mani di un orologiaio malvagio, lacci e cappietti per catturare i pregiati osei da accompagnare alla polenta. Un medioevo che quando vuole sa però mettersi al passo con la modernità, ad esempio con i richiami di uccelli vietati inseriti come suonerie dei cellulari.
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Con le reti e gli altri attrezzi sequestrati all'uomo fermato a Vipiteno i piccoli volatili erano catturati con metodi illegali. Le femmine venivano immesse sul mercato nero che alimenta la tradizione della polenta e osei. "Spiumati valgono anche due euro l'uno - spiega il vicequestore Isidoro Furlan, il comandante del Coordinamento distrettuale di Asiago - anche se recentemente abbiamo colpito duramente molti ristoratori e il fenomeno sta andando diminuendo".
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Ai maschi, in parte catturati in maniera illecita e in parte importati di contrabbando dall'Europa dell'Est, venivano invece applicati gli anellini illegali. Quando è stato fermato L. S. stava appunto tornano da uno dei suoi viaggi "d'affari". Negli allevamenti questi cerchietti numerati inamovibili, che il bracconiere aveva trovato il modo di falsificare, vanno inseriti nelle zampette entro pochi giorni dalla nascita. Per infilarli agli esemplari adulti usava vaselina e vari tipi di pinze di precisione, spesso spezzando le zampette. "Sono solo i maschi che cantano e i cacciatori li usano come richiamo per le loro battute, a certe condizioni si tratta di una pratica legale, ma la persona denunciata li vendeva anche ad altri bracconieri per essere utilizzati nelle trappole illegali", spiega ancora Furlan.
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Per capire come dividere la sua merce tra maschi e femmine l'uomo aveva con sé anche bisturi, tubetti di colla e Coca Cola. "Con la lama incideva gli uccelli per controllare il sesso, poi richiudeva i maschi con una goccia di Attak, fatta saldare attraverso la reazione con la bibita", racconta Furlan con un leggero brivido nella voce.
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La Forestale insieme a tutto il resto ha sequestrato anche vari esemplari di peppola, di passera mattugia, di prispolone e di ballerina bianca. "Quello del bracconaggio è purtroppo un fenomeno in forte crescita e in alcune provincia come Brescia rappresenta una vera piaga", commenta ancora il comandante Furlan. Nel 2006 i reati accertati sono stati 1461 per un totale di otto arresti .
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di VALERIO GUALERZI, da repubblica.it. (13 febbraio 2008)
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Foto qui
Il nostro costante impegno nel ritirare e riabilitare animali da laboratorio, ci ha portati nell'ultimo anno a ritirare un considerevole numero di topini. Siamo soddisfatte dei risultati ottenuti e contiamo di poterne salvare ancora molti, ma... abbiamo bisogno del vostro aiuto per trovare loro una casa ed avere così il modo di ritirarne altri dai laboratori.
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Per adozioni e info:
vitadacani@vitadacani.org
mobile: 3490581076-fisso:0293871132
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Vita da cani Onlus
www.vitadacani.org
Vitadatopi ma anche da ratti, cavie, tartarughe, criceti, e di tutti quegli animali che vivono spesso in condizioni, più omeno drammatiche, di prigionia.
Sono considerati erroneamente animali d'affezione come cani e gatti ma non sono protetti neanche dalle poche e spesso insufficienti leggi esistenti.
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Sono esseri viventi, bellissimi e intelligenti, che non meriterebbero di venire trattati come oggetti, soprammobili o premi da baraccone. Invitiamo tutti a non acquistare animali di nessuna specie per non incrementarne il commercio e a boicottare i baracconi dei luna park che li espongono come premi.
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Gli animali seguiti da Vita da Topi, non avendo mai conosciuto la libertà non sono normalmente in grado di sopravvivere autonomamente e alcune volte attivisti animalisti si prendono cura di quelli che riescono a salvare da situazioni drammatiche.
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Vi preghiamo di diffondere queste informazioni in modo da aiutare le persone che "posseggono" questi animali (spesso in buona fede ma non esperte) a offrire loro una vita decente.
Per questo vi ringrazio
Massimo Tettamanti
Sabato 8 e domenica 9 marzo i/le militanti per la liberazione animale di tutta Italia saranno impegnati in due eventi di importanza nazionale, e una carovana di antispecist* roman* sarà in viaggio per dare appoggio a entrambe le iniziative (di seguito i relativi comunicati).
Chiunque voglia far risuonare la propria voce contro lo sfruttamento umano di ogni essere senziente può aggregrarsi alla carovana per dividere le spese di viaggio; in tal caso è invitat* a comunicare la propria adesione quanto prima rispondendo a questo messaggio.
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- Super-presidio contro la "mostra zootecnica" della Fiera di Carmagnola (TO)
- Impediamo la costruzione dello ZOO SAFARI di Ravenna
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Super-presidio contro la "mostra zootecnica" della Fiera di Carmagnola (TO)
L'8 e 9 marzo, una full-immersion di 2 giorni contro la mostra dei condannati a morte.
L'8 e 9 marzo si tiene da una quantita' spropositata di anni (544!) la "Festa di primavera" con annessa mostra "zootecnica" cioe' mostra di condannati a morte che di li' a poco saranno squartati al macello. Di
anni senza proteste ne sono passati anche troppi, quindi e' importante essere li' in tanti a testimoniare che quella e' solo una mostra di condannati a morte, non una bella e piacevole fiera!
Per questo, dopo il presidio dello scorso anno, che era il primo a quella fiera, e che e' andato molto bene, con gran risalto sulla stampa, vorremmo fare quest'anno un "super-presidio", cioe' un presidio con davvero tante persone che diano voce a chi non ce l'ha - gli animali messi in mostra e poi fatti a pezzi.
E' anche importante essere li' non solo per "protestare", ma anche per informare le tantissime persone che visitano la fiera - sono davvero tante! - e non hanno la capacita' di rendersi conto che quegli animali
che vedono verranno poi uccisi per futili motivi - il piacere del palato. Spieghiamoglielo noi!
Troviamoci dunque tutti A CARMAGNOLA (TO) 8 e 9 MARZO 2008
dalle 9.30 alle 16, entrambi i giorni!
Ritrovo in via Giolitti angolo via Garibaldi, davanti ai portici dell'edificio a lato dell'ingresso del foro Boario.
Scrivici per dare la tua adesione, indicando in quale giorno puoi venire (meglio se tutti e due!): se anche non abiti in provincia di Torino, vieni lo stesso, e' un presidio per cui vale la pena! Se vieni da fuori Piemonte e vuoi partecipare entrambi i giorni, gli attivisti torinesi ti potranno dare ospitalita' per la notte di sabato!
Scrivi per info e adesioni a: carmagnola08@gmail.com
Sono gia' disponibili molti striscioni e cartelloni, ma se vuoi portarne anche uno fatto da te, ancora meglio! Deve essere ovviamente in tema allevamenti-macelli, non deve contenere ingiurie, e non deve contenere loghi o nomi di associazioni, ma solo gli slogan sull'argomento.
PARTECIPA!!!!!
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Impediamo la costruzione dello ZOO SAFARI di Ravenna
Diciamo un fermo no allo zoo di Ravenna e allo sfruttamento animale con un grande corteo per le vie della città! Nonostante le pressioni che in questi anni si sono fatte sentire, il comune di Ravenna sta proseguendo l'Iter della concessione dei permessi di costruzione alla società Alfa3000. Tutto questo sta
accadendo nel più totale silenzio istituzionale e mediatico, occorre quindi un evento che risollevi l'attenzione, che faccia capire al Comune che non riuscirà a farci passare uno zoo sotto il naso, e alla società Alfa 3000 che le persone che hanno a cuore la sorte delle centinaia di animali che dovrebbero finire rinchiusi in questo zoo non sono disposte a tollerare ancora questo sistema di sfruttamento e segregazione.
Appuntamento a Ravenna, Domenica 9 Marzo ore 14.30, nel parcheggio delle corriere dietro la Stazione Ferroviaria.
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Fino alla liberazione animale!