"Più è la carne che mangiamo, più sono le mucche che producono gas serra." Salva il loro pianeta, segui una dieta (vegana, NdT) salutare e bilanciata.
"Forse sarebbe carino pensare agli altri prima di usare tutta l'acqua." Salva il loro pianeta, usa solo l'acqua di cui hai bisogno.
"Le lampadine a risparmio energetico utilizzano un quinto dell'energia delle lampadine ordinarie." Salva il loro pianeta, usa lampadine a risparmio energetico.
"Il tuo riscaldamento è impostato a una temperatura troppo elevata?" Salva il loro pianeta, isola la tua abitazione.
"Decisamente non è una coppia molto brillante." Salva il loro pianeta, non sprecare energia.
"Pensiamo a dove finisce la nostra spazzatura." Salva il loro pianeta, utilizza prodotti biodegradabili.
"Quel che lasciamo in standby non solo produce gas serra ma può anche tenere qualcuno sveglio di notte." Salva il loro pianeta, spegni quello che non usi.
"Tutti possiamo portarci le nostre sporte quando andiamo a far compere." Salva il loro pianeta, evita di usare le sporte di plastica.
"Non è odioso quando la spazzatura di qualcun altro ti rovina la pausa pranzo?" Salva il loro pianeta, differenzia i rifiuti.
"Se gli animali possono riciclare, possiamo farlo anche noi." Salva il loro pianeta, ricicla più che puoi.
"Penso possiamo essere tutti d'accordo, andare in bici non produce emissioni... e ti fa bene." Salva il loro pianeta, riduci le tue emissioni.
Pubblicato da Lidio il 15/07/2008 alle 19:14:51, in Notizie sparse, letto 49332 volte
L'utilizzo a scopo alimentare del Cane e del Gatto in Corea non è che lo specchio di ciò che avviene quotidianamente sulle tavole di tutto il mondo ai danni di Mucche, Maiali, Galline, Conigli e innumerevoli altre specie, il cui sfruttamento però non urta con altrettanta forza la sensibilità dei Paesi occidentali. Per questo motivo siamo convinti della necessità di portare la visione antispecista all'interno di ogni manifestazione di sdegno circa qualsiasi violenza nei confronti degli animali, umani e non umani. GLI ANIMALI NON SI MANGIANO, e noi saremo davanti l'ambasciata coreana per ribardirlo. (n.d.VV)
Pacifico sit-in davanti all'Ambasciata Coreana in Via Barnaba Oriani 30 dalle 9.00 fino alle 15.00 di venerdi' 18 luglio
R.A.N. Rai Roma Animali Ambiente Natura e Associazione Canili Lazio, due associazioni onlus, che lavorano rispettivamente a favore dei gatti di strada e dei cani randagi, aderiscono alla Giornata Internazionale di Protesta Contro l'Abuso sugli Animali in Corea proclamata da I.D.A. (In Defense of Animals) USA per venerdì 18 luglio prossimo.
In Corea perfino gli animali d'affezione come cani e gatti sono macellati e mangiati, quindi la situazione e' particolarmente tragica se perfino gli animali che in altre nazioni hanno qualche legge a loro favore, li' non ce l'hanno. La richiesta al governo della Corea e' in questo caso di mettere al bando la vendita e il consumo della carne dei cani e dei gatti e di implementare leggi per il rispetto di questi animali, come primo passo verso una legislazione di maggior rispetto per tutti gli animali.
A Roma, si terra' un pacifico sit-in davanti all'Ambasciata Coreana in Via Barnaba Oriani 30 dalle 9.00 fino alle 15.00 di venerdi' 18 luglio.
E’ più importante dire che “sono vegano” o ha più senso concentrasi sul “io non voglio causare la morte di altri Animali con le mie azioni e voglio far in modo che questo comunque non accada?”. Potrebbe sembrare una sfumatura ma non lo è: è la differenza tra esprimere una propria identità forte e far conoscere le proprie azioni. E non sempre le due cose coincidono. Possono esservi persone umane che si proclamano in un certo modo (cristiano, vegano, razzista) e fanno discendere da questa identificazione (e identità) il loro comportamento o meglio: ad un certo punto della loro esistenza tendono a dare più importanza all’aspetto identitario che all’agire ed alla riflessione sull’agire, “mi comporto così perché sono così”.Molto più ragionevole sarebbe dire “mi comporto così e quindi se volete per comodità identificativa potete chiamarmi così…”. Ed è in questo modo che noi intendiamo il prefisso del nome di questa pubblicazione: “Vegan-” è il termine migliore oggi per identificare ciò che facciamo (e ciò che non facciamo) e in parte le motivazioni di tali comportamenti.
A questo proposito ricordiamo che il 17 maggio scorso a Roma si è svolto un importante evento per le persone vegane, ovvero la prima edizione del Veggie Pride (Orgoglio Vegetariano / Vegano) in Italia (si tratta di una manifestazione nata nel 2001 in Francia) che è consistita in un corteo a cui hanno partecipato circa settecento persone secondo le stime degli organizzatori. Gli scopi della manifestazione sono quelli di “Affermare il nostro orgoglio di rifiutare di far uccidere Animali per il nostro consumo”, “Denunciare la vegefobia*”, “Affermare la nostra esistenza (di vegani/vegetariani)”, “Difendere i nostri diritti”.
Come si legge l’attenzione è focalizzata sulla persona umana detta vegana/vegetariana (”veggie”) come ben esplicita la ricorrenza di “nostro, nostra” e soprattutto il titolo della manifestazione. Per quanto sia ovvio per molti che la faccenda riguarda gli Animali**, da un punto di vista comunicativo l’attenzione è spostata dalla condizione animale alla condizione degli Umani vegani (la stessa critica la si può rivolgere anche ad altre manifestazioni e perfino alla Veganzetta stessa). Ma in questo modo, come già scritto, si tenta un rafforzamento di tale identità “veggie”, operazione questa più che legittima ma che ci porta incontro a quel grande rischio mediatico che è sempre in agguato: essere catalogati secondo le coordinate ed i modi di classificazione*** del sistema vigente e pertanto resi parte del sistema stesso, inglobati, “deglutiti”, tollerati o meno ma comunque collocati in un ambito specifico, come in una riserva indiana o in una “casa di tolleranza” (e come è eloquente questo termine!).
Non “persone che contrastano lo sfruttamento degli Animali” ma “vegani”, che potrebbe sembrare la stessa cosa, ma che non lo è agli occhi del mondo.
Andrea Furlan
* vegefobia: “Il vegetarismo viene negato, ignorato, schernito, emarginato, quando non diffamato” ** basti leggere a questo proposito il manifesto del Veggie Pride *** gli extracomunitari, i borghesi, i vegani, i tossicodipendenti, le prostitute… Inoltre vi è da dire che l’iconografia scelta per il Veggie Pride ha delle connotazioni immediatamente riconducibili ad una ideologia di stampo comunista (il pugno alzato) che aggiunge altre identità “di sistema”: “vegani” come sottoinsieme dei “comunisti”, del resto però vi sono anche altri simboli (come il pugno alzato e la zampa alzata di Animal Liberation, ed i colori verde e nero riconducibili all’anarchismo) che possono essere interpretati in modo diverso, ma sempre fortemente connotanti a livello ideologico-politico.
UN AIUTO PER SALVARE L'ISLANDA dall'irreversibile distruzione dell'industria pesante.
LUNEDI' 21 LUGLIO ore 13.30 - 16.30 presidio presso AMBASCIATA ISLANDESE via San Saba 12 (fermata metro B Piramide)
La terra del fuoco e del ghiaccio è sempre stato un paese a bassissimo impatto ambientale ricavando l'energia necessaria dalla sua intensa attività geotermica e dalla grande quantità di ghiacciai e bacini; ora rischia di diventare uno dei paesi piu inquinati ed inquinanti. Un progetto folle nella sua devastazione porterà alla costruzione di 9 grandi dighe che serviranno esclusivamente a rifornire industrie altamente inquinanti come le fonderie dell'Alcoa, multinazionale americana che produce alluminio (una delle produzioni industriali piu nocive, 1/3 della quale è impiegata nell'industria bellica). La sola diga di Karahnjukar (alta 190 m e lunga 730) prevede 3 enormi bacini artificiali, 7 canali, 16 tunnel, discariche e cantieri per un totale di 3000 km2 occupati. 3 grandi fiumi piu tutta una serie di affluenti e circa 60 cascate saranno cancellati. I lavori sono in fase avanzata e una intera vallata, quella di Hàlslòn, è già stata sommersa, cancellando una superficie di 57km2. La realizzazione del progetto è stata assegnata alla italiana Impregilo, già coinvolta nella gestione dei rifiuti campani, nel tav, nel ponte sullo stretto di Messina e in decine di opere devastanti, "scandali" finanziari e violazioni in tutto il mondo. Interessi monumentali si celano dunque dietro a questo progetto. Il governo islandese ricorre a scuse ridicole per ricercare il consenso tra la gente che invece è sempre più contraria. Solo una pressione politica del Ministro dell'Ambiente ribaltò nel 2001 una prima valutazione di impatto ambientale fortemente negativa verso l'opera. Questa diga, si dice, porterà posti di lavoro, ma la mano d'opera finora è quasi tutta estera. I posti di lavoro previsti sono solo 400, più 300 di indotto. Numeri esigui per un paese con disoccupazione prossima allo zero (0.9%). Il solito miraggio, le solite bugie. Erosione e desertificazione porteranno al prosciugamento delle paludi e al soffocamento della vegetazione. Quelle terre emerse dai ghiacciai e dai vulcani ospitano un vastissimo ecosistema fatto di muschi e licheni, attorniati da piante che garantiscono la naturale sopravvivenza di alcuni branchi selvatici di renne, a molte specie di uccelli migratori. Oltre 230 specie di animali e 75 specie di piante rare sono in grave rischio di estinzione. Il pericolo di erosioni, terremoti, in quello che è un territorio giovane, con la presenza di vulcani attivi (fra cui il piu attivo d'Europa) e finora a bassissima industrializzazione, fa già parlare di stato di emergenza. Perciò riteniamo opportuno ed estremamente importante fermare un'opera così altamente nociva e distruttiva.
IN QUESTA SETTIMANA PERSONE DI TUTTA EUROPA HANNO DECISO DI SUPPORTARE LA CAUSA DELLA TERRA D'ISLANDA FACENDO PRESSIONE SUI CONSOLATI ISLANDESI E SULLE AZIENDE COINVOLTE PER EVITARE CHE LA QUESTIONE RESTI ISOLATA OLTRE I MARI.
Pubblicato da marco il 23/07/2008 alle 17:22:41, in Notizie sparse, letto 1491 volte
UE: STOP A CACCIA CRUDELE FOCHE, DEROGHE PER ESCHIMESI INUIT (ANSA) - BRUXELLES - Stop alla caccia alle foche con metodi cruenti: e' quanto propone la Commissione europea che vuole imporre un divieto di importazione, transito e commercio in tutti i paesi dell'Ue dei prodotti derivati da quegli animali uccisi con pratiche violente gia' dalla prossima stagione di caccia.
Il provvedimento, tuttavia, ha spiegato il commissario Ue all'ambiente Stavros Dimas, prevede possibilita' di deroghe per la popolazione Inuit, la comunita' di eschimesi per i quali la caccia alla foca costituisce la principale fonte di sostentamento. I paesi piu' grandi esportatori di pelli o grasso di foca sono il Canada, la Groenlandia e la Namibia dove viene cacciato il 60% degli animali uccisi ogni anno.
Ma tra i paesi interessati, ci sono anche Islanda, Norvegia, Russia, Stati Uniti e nell'Unione europea, Svezia, Finlandia e Regno Unito. Il divieto avra' un notevole impatto, visto che circa un terzo delle pelli di foca vengono importate nell'Unione europea. ''Sono convinto che abbiamo preso una buona decisione'', ha sottolineato Dimas spiegando che il commercio di prodotti derivanti dalle foche sara' consentito e certificato, solo se ci sono garanzie che le tecniche di caccia usate rispettano standard di benessere degli animali. Esistono circa 30 specie di foche, che in genere vivono sulle coste delle regioni polari e sub-polari del pianeta e, in alcuni casi anche in zone temperate e di queste ne sono cacciate una quindicina per un totale, spiega la Commissione, di 15-16 milioni di esemplari.
Dimas spera che il Parlamento europeo, che si era gia' espresso per uno stop alla caccia cruenta alle foche, approvi il provvedimento rapidamente, cosi' come gli Stati membri. Il presidente di turno Ue Nicolas Sarkozy ha gia' espresso il suo desiderio di mettere fine a pratiche violente di caccia alle foche anche con una lettera a Brigitte Bardot, paladina della campagna animalista.(ANSA). 23/07/2008 14:13
Pubblicato da Piero il 25/07/2008 alle 21:28:22, in Notizie sparse, letto 1412 volte
A causa delle azioni portate avanti da ALF/GLF (Animal & Grouse Liberation Front) nelle scorse settimane, alcune delle quali in solidarietà con gli attivisti austriaci prigionieri, gli organizzatori della stagione di caccia al gallo cedrone di Ilkley Moor, la Bingley Moor Partnership, ha annunciato che non ci saranno crudeltà venatorie, per almeno i prossimi due anni, a causa della carenza di "scorte" di animali.
Amanda Anderson, portavoce della Moorland Association, ha però voluto precisare che non tutte le attrezzature danneggiate dagli attivisti erano collegate alla caccia al gallo cedrone. Si trattava infatti di recinti e trappole di proprietà della Moorland Association, utilizzate per uccidere altra vita selvatica tra Binkley e High Moor, sabotate dall'ALF per arrecare ancora più danno.
Il ricorso all'azione diretta per opporsi alla caccia era stato pormesso il mese scorso anche dalla West Yorkshire Hunt Saboteurs (Sabotatori della caccia del West Yorkshire). Un loro portavoce: "L'industria della caccia al gallo cedrone è crudele, inutile e portata avanti esclusivamente per intrattenimento. Gli uccelli vengono terrorizzati e scacciati dal sottobosco per essere colpiti in cielo. Molti sono ancora vivi quando colpiscono il terreno. E poi chi vorrebbe andare a un evento di tiro che verrà fermato da attivisti contro gli sport sanguinari?"
Università Bari: tonni nati in cattività Da una ricerca applicata condotta dalla facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, “Allotuna”, sono nate venti milioni di larve, da tonni in cattività. E’ la prima volta al mondo che avviene un evento di questo tipo. Il progetto è finanziato con i fondi dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia.
BARI - Da una ricerca applicata condotta dalla facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, “Allotuna”, sono nate venti milioni di larve, da tonni in cattività. E’ la prima volta al mondo che avviene un evento di questo tipo, spiega la Regione Puglia, dopo ricerche congiunte condotte da diversi Paesi.
Il progetto, finanziato con i fondi dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia, potrebbe quindi lanciare un nuovo tipo di acquacoltura, già praticata per la spigola e l’orata, salvando una specie ormai al collasso. Il tonno rosso infatti è molto richiesto dai giapponesi per sushi e sashimi. “Questo risultato dimostra che investire sulla ricerca è una politica vincente – ha commentato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Sandro Frisullo – la Regione Puglia ha destinato a questo progetto 1milione 290mila euro, a metà percorso il risultato raggiunto mostra già di poter risolvere nell’immediato futuro problemi internazionali. Questo ci conforta e ci spinge ad andare avanti in questa direzione”. Sul tonno rosso, ricorda la nota, è attualmente in corso una contesa tra Italia e Commissione europea per le quote di cattura.
Questo incontro vuole essere un momento di scambio d'esperienze, di riappropriazione dei nostri saperi e un bel modo di creare contatti tra persone interessate ad uscire dalle logiche di mercato con l'autoproduzione. Vorremmo che in questo incontro non ci sia l'esperto che insegna ma un confronto diretto tra i partecipanti. Anche chi non ha esperienza ci metterà la sua testa e le sue mani; ovviamente chi ha già fatto tali esperienze è invitato a dare consigli e aiuto. L'Iniziativa è basata sul rispetto per natura e animali perciò il cibo sarà vegano (non portate nulla, ce lo andremo a procurare; portate invece piatto, forchetta e bicchiere! Non portate cani essendo presenti in fattoria di numerosi animali da cortile. Se potete venite in corriera ( gli orari li pubblicheremo quanto prima) .
17 - 18 SETTEMBRE 2008
Allestimento Campo Base: costruzione cucina da campo solare e bagni/docce ecologiche .
19 - 20 - 21 SETTEMBRE 2008
Workshop pratici di:
*** Orto naturale e sinergico
*** Costruzione di una capanna in terra e paglia
*** Costruzione di un forno in terra paglia
*** Riconoscimento e raccolta delle principali erbe e funghi commestibili (con cui si mangerà per la durata del campo)
*** Riconoscimento delle erbe officinali e principali rimedi
*** Spazio bambini per familiarizzare con animali e natura (colorare i tessuti naturalmente, pitturare coi colori naturali, ... )
*** Spazio conferenze serale
*** Banchetti e spazio distro
*** CAMPEGGIO SELVAGGIO*** .
AIUTACI AD ARRICCHIRE IL PROGRAMMA...PARTECIPA, CREA, ORGANIZZA!!!
L'incontro si terrà presso LAS VEGANS HOUSE - Monte S. Pietro - Bologna
PER INFO: fecondavendetta_a@yahoo.it - tel: 328.03.22.178 e clicca sul banner in basso per accedere al blog.
Pubblicato da Piero il 29/07/2008 alle 09:50:37, in Notizie sparse, letto 1449 volte
. Per conoscerli, capirli, rispettarli. . Introduzione: cosa c'è in questo sito?
Ci sono gli animali. Le loro storie, le loro foto, filmati.
Ma non sono i soliti gatti & cani che tutti siamo abituati a considerare "animali d'affezione". Sono altri animali, che fanno sempre una brutta fine, anche se non sono colpevoli di alcun crimine, e non sono "diversi" dai cani e dai gatti.
Qui impareremo a conoscere questi animali, che solitamente non vengono né amati, né rispettati. Vedremo come vivono in natura, e come vivono invece nella dura realtà dell'allevamento, ma anche come potrebbero vivere se venissero rispettati, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza, dentro e fuori.
E impareremo anche come fare per evitare il loro sfruttamento, e la loro morte: dipende solo da noi.
Diversi passi di questo sito sono stati ripresi, o ispirati, dal libro di Jeffrey Moussaieff Masson, "Il maiale che cantava alla luna - La vita emotiva degli animali da fattoria", un libro toccante, ma rigorosamente scientifico e logico.
Vi auguriamo buona lettura e buona visione... iniziate questo viaggio con mente aperta, senza preconcetti, con rispetto, e anche, se volete, con amore verso tutte queste creature che dividono con noi la Terra.
Pubblicato da Piero il 29/07/2008 alle 12:27:03, in anti caccia, letto 1886 volte
Autunno 2008
In order to take practical measures to stop the shooting of migrant birds on Malta, we have run a migrant bird protection camp on the islands every spring since 2001. The participants, mostly CABS members from Malta, Italy and Germany, are divided into groups and positioned at hunting and poaching ‘hot spots’ at dawn and dusk. These teams of activists, equipped with binoculars, mobile phones and video cameras, observe the hunters’ activities and document all infringements of Maltese environmental legislation. As soon as a culprit can be identified, the Maltese environmental police unit ALE are alarmed, and they are on the spot very quickly. If the CABS teams are spotted poaching usually stops anyway. Many hunters, for fear of being caught, break off hunting completely and go home.
During daylight hours, CABS members run controls of pet shops and bird markets, map trapping installations, and schedule meetings with the authorities and partner organisations. During the hours of darkness groups comb outlying areas for illegal electronic lures. These cassette recorders are used primarily to lure Quails migrating by night to the areas in front of the shooting hides, where they are shot at when day breaks. The devices are mostly concealed in concrete bunkers or buried oil drums with the loudspeakers at the end of long cables in the scrub. Bolt cutters and angle grinders are used to remove and disable the devices. More than 2 dozen of these electronic lures – each worth some 250 Euros – are removed each year in this way.
Presidio AIP "Fuori la pelliccia dagli ipermercati!"
SABATO 2 AGOSTO - AUCHAN Casalbertone
Anche in ipermercati tra i più noti è possibile trovare prodotti derivanti dall'uccisione e lo scuoiamento di animali. Non si tratta di lussuose pellicce, ma di colletti e inserti di vero pelo presenti nelle giacche. Gli ipermercati non hanno certo una importanza primaria nel settore della pellicceria, ma rappresentano una fetta di mercato di abbigliamento molto diffusa, che vorremmo vedere assolutamente priva della crudeltà delle pellicce e della moda degli inserti. Questi colletti vengono venduti ad un prezzo irrisorio e nessuno pensa che siano di vera pelliccia, ma quel manto è stato strappato ad un animale che voleva semplicemente vivere libero e felice. Nessun essere vivente si merita di essere considerato un oggetto, essere sfruttato, allevato in condizioni orribili e ucciso per diventare un inutile colletto. E' ora di dire basta!
Gli attivisti antispecisti aderenti alla Campagna AIP saranno
SABATO 2 AGOSTO dalle 16.30 alle 20.00 presso l'ipermercato AUCHAN Casalbertone via Alberto Pollio 50, Portonaccio, Roma bus 409 (5 fermate) da staz. metro B Tiburtina
per rappresentare, ancora una volta, il grido di dolore di milioni di animali crudelmente sfruttati per l'insensato lusso umano. Vi aspettiamo per urlare tutti insieme il nostro sdegno nei confronti di una sanguinaria moda che mercifica la vita in nome del dio denaro e la nostra rabbia verso chi tortura e uccide esseri senzienti.
Fino alla liberazione animale, romantispecismo - gruppo AIP Roma
Pubblicato da chiara il 03/08/2008 alle 19:37:24, in romantispecismo, letto 3175 volte
"Auchan, Auchan, vende morte, fino alla fine davanti alle sue porte!" Questo è uno degli slogan urlati a gran voce dagli attivisti romani (con presenze vicentine e pistoiesi) per l'inizio della nuova campagna "Fuori le pellicce dagli ipermercati" che ha visto come obiettivo uno dei grandi magazzini della catena Auchan, colpevole di commissionare morte e di lucrare sugli animali vendendone i cadaveri per la sporca vanità.
Resoconto presidio AIP presso Auchan Casalbertone del 2.08.2008:
Nonostante la soffocante calura d'inizio agosto, oltre 30 attivisti (alcuni alla prima esperienza, altri aderenti ad AIP da lungo tempo) hanno partecipato al primo appuntamento romano davanti ad un punto vendita della catena Auchan, nell'ambito della campagna "Fuori le pelliccie dagli ipermercati". Dopo aver piazzato un'ingente quantità di cartelloni, striscioni e mostre fotografiche, per tre ore sono stati presidiati entrambi gli ingressi dell'ipermercato con volantini e megafoni.
Abbiamo denunciato gli orrori della sanguinaria industria delle pelliccia, specificando le responsabilità della dirigenza di Auchan come di tutte le catene che ancora non rinunciano a vendere capi contenenti inserti in pelliccia, rendendosi così complici degli assassini di centinaia di milioni di esseri senzienti per la stupida vanità umana. Anche in piena estate il consumismo sfrenato non s'interrompe, e l'afflusso di clienti nell'ipermercato è stato ingente: mille volantini sono stati distribuiti in poco tempo, perlopiù con un riscontro positivo da parte dei destinatari, anche se non sono ovviamente mancati i momenti di polemica. A chi (clienti o dipendenti) obiettava che "qui le pellicce non vengono vendute" abbiamo ribadito che capi con colletti in vero pelo nell'ipermercato vengono venduti regolarmente durante le stagioni più fredde. Proprio in questo momento molti animali sono scuoiati vivi per riempirne nuovamente gli scaffali nella prossima stagione.
Di notevole supporto la presenza di due giovanissimi che per l'intera durata della manifestazione hanno ripetuto gli slogan schierandosi esplicitamente dalla parte degli animali.
Pubblicato da Piero il 04/08/2008 alle 12:42:07, in Notizie sparse, letto 1496 volte
Notizie positive dai trend di mercato
Gli scorsi anni si è visto un aumento esponenziale di utilizzo di inserti di pelliccia nelle collezioni di stilisti, marchi di abbigliamento e perfino marchi di catene a basso prezzo come grandi magazzini e ipermercati. Tutti ci siamo accorti guardandoci intorno d'inverno di come fossimo circondati da persone con colletti e cappucci di vero pelo.
Fortunatamente tra informazione, pressione e andamento delle mode, la tendenza sta cambiando e ne vedremo gli effetti negli inverni prossimi, quando per esempio già in tutti i grandi magazzini italiani e in negozi molto importanti non ci saranno più inserti di vero pelo e le collezioni di alcuni stilisti non conterranno più questa vergogna.
La conferma di un blocco delle crescite per il settore però ci arriva dagli stessi pellicciai, che hanno pubblicato il rapporto annuale del settore sul sito dell'Associazione Italiana Pellicceria.
Leggere questo documento e comprenderlo in fondo su quanti animali vengano uccisi ogni anno, se di più o di meno, non è facile. Questo in fondo interesserebbe a noi maggiormente, ma evidentemente i nostri nemici hanno tutti i buoni motivi per nascondere questi dati, rendendo un settore più astratto, parlando di fatturato e non di numero di pelli di animali scuoiati. Ma forse anche perché sarebbe ben più facile vedere un calo nell'uso di pelliccia se si parlasse in numero di pelli e non in fatturato.
Della difficoltà a leggere questi documenti e interpretarli si capisce subito dall'introduzione, in cui ci viene detto che "per pellicceria si intendono capi interamente in pelliccia (inclusi capi in shearling), accessori in pelliccia e capi misti in pelliccia/altro materiale". Quindi tutti i cappotti di tessuto con inserto in pelliccia vanno ad aumentare esponenzialmente il fatturato del settore, pur avendo un utilizzo di pelli minime rispetto ad un capo interamente in pelliccia. Da qui si può capire come sia possibile leggendo i dati in questo modo far sembrare il settore enorme e in crescita continua nonostante probabilmente il numero di animali utilizzati in Italia sia sicuramente inferiore rispetto ad alcuni anni fa.
Vogliamo estrapolare dal rapporto alcune frasi e alcuni dati giusto per dare un'idea di cosa sta accadendo al settore pellicceria e perché sia importante la strategia che abbiamo intrapreso contro la grande distribuzione prima e i marchi di moda adesso.
"Le griffe italiane ed internazionali della moda hanno registrato nel 2007 una crescita più modesta per quanto riguarda l’utilizzo della pellicceria. E’ invece notevolmente aumentato l’utilizzo della pellicceria nei marchi di abbigliamento, anche se i dati di partenza erano molto modesti. E’ infine continuata a diminuire la produzione dei marchi di pellicceria." NOTA: Dal 2005 al 2006 il valore all'ingrosso di pellicceria in Italia è cresciuta del 12%, passando da 850 a 955 milioni di euro, mentre dal 2006 al 2007 non ha avuto alcuna crescita. La crescita dei marchi di abbigliamento è di 10 milioni di euro, ricordandosi però che si tratta di capi misti tessuto-pelliccia, ed è invece calata di ben il 13% la produzione di capi interi e per negozi specializzati
“Nel quadro complessivo di calo del fatturato, continua peraltro ad esserci la distinzione fra Aziende che crescono anche significativamente (prevalentemente nel mondo fashion) e quelle che subiscono cali anche ragguardevoli (soprattutto nel prodotto tradizionale).”
“La produzione italiana di pellicceria ammonta nel 2007 a 725 milioni di euro. Tale valore è diminuito del 3% rispetto al 2006.”
“L’incidenza a valore wholesale (ingrosso) dei marchi di pellicceria sul totale è diminuita nel 2007 di 6 punti percentuali, quella delle griffe è aumentata di 5 e quella dei marchi di abbigliamento di 1. Questi, pur partendo da valori piuttosto bassi, crescono molto più delle griffe.” NOTA: I marchi di pellicceria pura rappresentano nel 2007 il 41% del totale all’ingrosso, mentre per il 2008 la stima è che scendano ancora di più fino al 38%. La crescita di valore percentuale di altri settori in cui si usano meno pelli a parità di valore dei prodotti, comparata con un valore complessivo stabile, come abbiamo già visto, significa un utilizzo di animali significativamente minore.
”Per il 2008 le previsioni sono quanto mai incerte, ma si ritiene che alla fine il mercato resterà stabile su valori simili a quelli del 2007. A livello di comparti, continuerà la crescita delle griffe e dei marchi di abbigliamento rispetto ai marchi di pellicceria, che potrebbero ridursi al 40% circa del totale.”
“Anche a valori retail (dettaglio), le griffe e i marchi di abbigliamento, che rappresentavano già nel 2006 il 55% del valore della produzione di pellicceria, nel 2007 sono saliti al 62% e nel 2008, secondo le previsioni, dovrebbero crescere al 64%. In pochi anni i marchi di pellicceria si saranno quindi ridotti a poco più di un terzo del totale.”
“Le esportazioni 2007 sono diminuite del 6%, contro il 46% di aumento del 2006. Nel 2008 si prevede che restino sostanzialmente stabili.”
“Le importazioni 2007 sono diminuite del 7% contro il 62% di aumento del 2005. Nel 2008 si prevede anche in questo caso che restino stabili.”
“Il consumo 2007 a valori retail risulta di 1.626 milioni di euro (+1% rispetto al 2006). Nel 2008 non si prevedono aumenti significativi.”
Roma, 1 ago - Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha firmato oggi l'Ordinanza che ripristina la possibilità di utilizzo dei richiami vivi nell'ambito delle cacce tradizionali alle specie migratorie, in particolare alle specie acquatiche. Il ripristino dell'uso dei richiami vivi è motivato dal fatto che oggi il rischio della diffusione dell'influenza aviaria, che ne aveva determinato il divieto di utilizzo, è ritenuto irrilevante.
'Ritengo molto importante - ha dichiarato il Sottosegretario Martini - per il mondo venatorio la firma di un'ordinanza che va proprio nella direzione della tutela di tradizioni che hanno fatto parte dell'identità della nostra terra. Chiaramente la firma di questo provvedimento viene in un momento in cui sono venute praticamente a decadere le motivazioni per le quali era stato precedentemente vietato l'uso dei richiami vivi''.
Pubblicato da Piero il 12/08/2008 alle 09:46:56, in anti caccia, letto 3867 volte
Se ami gli Animali e la Natura e vuoi collaborare attivamente a tutelare questo importante patrimonio, diventa una Guardia Venatoria Volontaria della LAC. . Il corso consentirà l’accesso al successivo corso per Guardia Zoofila Volontaria che si terrà nel 2009 Quota di iscrizione: 50 € (per i soci LAC) 70 € (comprensivo di tesseramento annuale). . Periodo del corso: 22 settembre – 22 novembre 2008, Luogo: Torino città. . Il corso è composto da: 17 incontri formativi da 3 ore – 2 uscite pratiche sul campo – materiale didattico – esame finale di abilitazione. . Per iscriverti contatta la Sezione Piemonte allo 011-6504544 o al 3398133877 o scrivi a lacpiemonte@abolizionecaccia.it, sarà nostra cura contattarti. Incontro presentazione corso: mercoledì 10 settembre 2008 alle ore 20:00 presso il Centro servizi Idea Solidale in Corso Novara 64 a Torino.
Comunicato anonimo ricevuto dalla rivista "LA NEMESI", riportato da www.informa-azione.info
"La notte tra il 28 e il 29 luglio 2008 siamo entrati nell'allevamento di conigli di Lino Fasolato in via Appia 98 ad Abano Terme (PD). Da molti anni questo signore rifornisce i vivisettori di tutta italia e nel 1991 fu scoperto un altro suo losco traffico: accalappiava cani per le strade senza averne la licenza e li rivendeva ai laboratori di vivisezione. Il lavoro della famiglia Fasolato non è degno di rispetto e noi non abbiamo avuto problemi di coscienza nel rovinare la sua attività. Ciò che per questa gente è solo merce da vendere in realtà sono esseri viventi incantevoli, ognuno con una propria individualità e con il desiderio innato di respirare aria pulita, vedere la luce del sole, correre sull'erba, scavare nella terra, costruirsi delle tane, vivere la vita. Per chi lo vede dall'esterno l'allevamento è solo un capannone come tanti, per chi ci lavora è un lavoro come altri. Per gli animali che qui sono concentrati è un luogo infernale ,una tortura perenne. Chiusi e ammassati l'uno sull'altro in gabbie piccole che non permettono nemmeno di alzarsi in piedi, di allungare le zampe, di fare i movimenti di cui tutti i corpi di tutti gli esseri vivienti necessitano, i conigli giacciono senza capire il perchè di una vita così sprecata: uccisi prima dalla noia, dal dolore fisico, dalla disperazione, dallo stress e dalla depressione, e poi uccisi dall'ignoranza e dalla crudeltà dei ricercatori nei laboratori. Queste persone presentano il loro lavoro come indispensabile per la nostra vita, dando per scontato che le migliaia di farmaci e cosmetici immessi sul mercato e precedentemente testati sugli animali siano necessari e irrinunciabili per il benessere dell'umanità. Ma anche se lo fossero non c'è ragione per cui altri abitanti di questo mondo vengano fatti nascere e fatti soffrire unicamenete per soddisfare dei bisogni umani. Ogni animale (compreso l'uomo) possiede il vitale istinto di nascondersi quando si sente in pericolo, di avere una propria area protetta da invadenze esterne, e per questi conigli il fatto di non poter scavare cunicoli e crearsi una tana è fonte di disagio da far impazzire. Non riusciamo a smettere di pensare a loro: dalla prima volta che siamo entrati, durante un sopralluogo, i loro occhi e le loro condizioni sono rimasti un pensiero fisso: decine di conigli nati da pochi giorni caduti dalle gabbie nelle latrine sottostanti e sommersi dalle feci; altri schiacciati dai loro simili e con orrende malformazioni e deformazioni del corpo. Dopo aver svuotato completamente alcune file di gabbie, le abbiamo distrutte in modo che l'allevatore avrà difficoltà a risistemare gli animali eventualmente ricatturati. Una trentina di conigli più fortunati sono venuti via insieme a noi e ora vivono liberi e al sicuro. Alcune foto e un video sono a disposizione di chi voglia farsi una idea dell'azienda di Fasolato. NO alla tortura! NO alla vivisezione! Dedicato a tutti i conigli che non abbiamo potuto portar fuori da quell'inferno. Dedicato ai fratelli e alle sorelle che sono in carcere per il loro impegno, Dedicato a Paola, Francesco e Daniele rinchiusi nelle carceri italiane Dedicato agli attivisti austriaci...questa è anche per voi!! Fronte di Liberazione Animale" . .
Notizia riportata da "Il mattino di Padova"
Gabbie troppo strette e vivisezione
Animalisti liberano 4 mila conigli
Un blitz animalista in piena regola per liberare ben quattromila conigli da un allevamento di via Appia Monterosso. Il fatto è avvenuto nella notte fra il 28 e il 29 luglio, ma la notizia è trapelata solo ieri, grazie a un volantino di rivendicazione, corredato da numerose foto, firmato da un «Fronte di liberazione animale». Il «raid» è scattato in piena notte ai danni dell'allevamento di Lino Fasolato, al civico 98 della strada principale della frazione di Monterosso. Nel documento che rivendica l'azione, gli animalisti accusano l'allevatore di vendere i conigli a industrie che praticano la vivisezione. Sono stati messi inoltre sotto accusa i metodi di allevamento di Fasolato: animali ammassati in gabbie troppo anguste che non permettono neppure di distendere le zampe alle povere bestiole. «Come no! - dichiara Fasolato -. I miei committenti, infatti, sono industrie come "Aia", "Amadori" e "Arena" che, come tutti sanno, praticano costantemente la vivisezione. Sono tutte balle. Io sono un onesto commerciante che fornisce ai suoi committenti animali destinati alla nostra alimentazione. Francamente - prosegue - ho qualche perplessità anche sulle motivazioni animaliste. Chi ha liberato i conigli ha scelto principalmentele femmine incinte. Non so chi possa esserci dietro questa azione, ma il fatto mi dà parecchio da pensare». Della scomparsa dei conigli - indicativamente fra i 3.500 e 4.000 esemplari su un totale di 10.000 - Fasolato si è accorto alle 6 del mattino del 29 luglio scorso, quando si è recato a controllare l'allevamento, che dista circa 200 metri dall'abitazione. «Nella notte non ci siamo accorti di nulla. Hanno agito silenziosamente ma con molta abilità - dice ancora -. Dovevano essere in parecchi e hanno impiegato anche molto tempo. Hanno forzato la porta principale del capannone, che comunque non è molto robusta, e poi aperto la maggior parte delle gabbie». Grazie all'aiuto di alcuni vicini, Fasolato è riuscito a recuperare qualche centinaio di piccoli animaletti, ma la maggior parte dei conigli si è dispersa per le campagne circostanti. Ingente il danno per l'azienda, si aggira sui 50 mila euro. «A questo punto - conclude l'allevatore - installerò un sistema d'allarme e mi comprerò qualche cane di stazza robusta, magari alani, evedremo se questa gente avrà il coraggio di ripresentarsi».
Le informazioni qui riportate sono a solo scopo informativo e possono essere incomplete, non si intende incitare ne' azioni ne' comportamenti illegali.
Questo comunicato è stato inserito dopo alcune minacce ricevute via mail da marionette squadriste di estrema destra. E' stato fatto un attacco ben studiato negli spazi pubblici che vallevegan.org concede a chiunque e in siti di libera informazione. La causa scatenante è stata una nostra ennesima denuncia che ci ha fatto prendere le distanze ancora una volta da chi, con atteggiamenti autoritari, tenta di appianare le idee e imporre la propria forza al movimento animalista per crearsi un seguito. Da indymedia ci è arrivata solidarietà con la conferma che alcune realtà negative puntano a nuovi campi di aggregazione dopo il ripudio generale (invitiamo comunque a non intervenire e prendiamo le distanze da ogni messaggio anche apparentemente innocuo: la mano è sempre la stessa). Non da ultimo, ancora una volta denunceremo chi, per ottenere visibilità, ha chiesto appoggio a queste realtà vedendosi isolato dal nostro movimento per la Liberazione Animale. Specisti fascisti tentano di creare uno scontro mirato all'annullamento. In particolare via mail minacciano di continuare a diffamarci (passando anche ad altri metodi più duri) se: -non togliamo l'articolo sulla liberazione di conigli a Padova, con relativo sostegno agli attivisti incarcerati (da loro chiamati "terroristi"), -parteciperemo alla manifestazione anticaccia a Vicenza perchè a loro dire "sconfineremo nel loro territorio".
In questa pausa estiva, con decine di ospiti umani che vengono a trovarci ogni giorno qui negli spazi liberi di ValleVegan, onde evitare spiacevoli presenze, ci teniamo a specificare (anche se non dovrebbe servire) che...
...ValleVegan è di tutti gli animali non umani e di tutti gli umani che sostengono le sue stesse idee. ValleVegan NON E' di chi - con atteggiamenti sessisti, razzisti, omofobici, o comunque autoritari (tipici del nazifascismo e dello specismo) - tenta con ogni mezzo di dominare la Terra ed i suoi abitanti. Nella sua globalità così come in casi isolati. ValleVegan ripudia il nazifascismo (sia esso inteso nella sua accezione storica e sia esso inteso nell'accezione più larga, che riguarda il concetto di sopraffazione di un essere vivente su un altro) e ogni degenerazione umana che pertanto combatte...
[Estratto da COS'E' VALLEVEGAN. Il comunicato vale anche per il sito web. Sappiamo che l'essere ripudiati, per alcuni genererà frustrazione, impotenza, rancore e ira. Ma qui si (de)cresce e si resiste, forti del fatto che ogni loro azione genera una nostra reazione contraria, ma più grande!].