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Escursione alla Selva di Malano (m.263) domenica 10 Febbraio 2008
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La Selva di Malano si trova tra Viterbo e Bomarzo. Sarà un itinerario di 5,30 ore di cammino (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 100 metri di dislivello. Sarà un percorso ad anello. Attraverseremo tratti di campagna coltivata a nocciolo e poi boschi intricati che hanno avvolto ruderi etruschi e poi romani. Tra questi ruderi è particolare la presenza di due monoliti scolpiti con una gradinata che vengono chiamati ‘Sassi del predicatore’ dove si pensa che i sacerdoti etruschi salissero per fare le loro divinazioni guardando il volo degli uccelli. Si arriverà alla rupe di Corviano dove si trovava un villaggio preistorico che utilizzava le caverne che forano le pareti di tufo che costituiscono la rupe. Questa volta non avremo la necessità di effettuare guadi, se non uno che però è facoltativo e può essere evitato.
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Appuntamento ore 8.30 al parcheggio del benzinaio TOTAL de LA STORTA. Dal raccordo prendere la CASSIA normale(evitare la CASSIA BIS) direzione Viterbo. Dopo qualche Km si supera sulla Ds il benzinaio AGIP della Giustiniana, poco dopo si seguono le indicazioni a Ds per CASSIA Viterbo, e poco dopo ancora si arriva a LA STORTA, sulla Sn c'e' un campanile e sulla ds c'e' un benzinaio TOTAL. Dopo l’appuntamento continueremo lungo la Cassia, dopo aver raggiunto Viterbo prenderemo la superstrada per Orte che abbandoneremo all’altezza di Vitorchiano per portarci, in breve, nella zona della nostra escursione, che si trova poco prima di Bomarzo. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
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Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
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Il mio cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato a contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita!
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ciao Tito
durante la serata sarà attivo
il 100CL CRITICAL BAR
dove bere e mangiare
etico e vegano
sabato 2 febbraio 2008
FRANCESCO DIODATI
NEKO quintet live
ore 21.30 - ingresso 3 EURO
COMITATO 100CELLE APERTE
via delle resede, 5 (tram 5-p.le dei gerani)
06.2426503 (lun 17-20, merc 11-13, ven 16-20)
info@comitato100celle.org
http://www.comitato100celle.org
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Altre foto della giornata sono sul fotoalbum (scorrere in avanti).
All’inizio dell’anno i cacciatori di foche canadesi si sono riuniti in assemblea per discutere del futuro della loro attività. Davanti ad un centinaio di addetti al settore il presidente del Fur Institute of Canada ha affermato che: "l’industria della caccia alla foca è in crisi a causa della crescente opposizione al commercio di pelli di foca in Europa".
"Sfortunatamente", ha affermato Bruce Williams, "le organizzazioni per i diritti animali di tutto il mondo hanno capito che il modo più semplice di far morire qualcosa, è di ucciderne il mercato, se non si può vendere il prodotto, non ha nessun valore commerciale, e quindi si può dire che è condannato a sparire".
Diversi paesi europei hanno già adottato un divieto della vendita di pelli di foca e stanno facendo pressione sull’Unione Europea. Williams ha ammesso che: "il divieto di commerciare pelli di foca in Europa avrebbe un effetto devastante sull’industria: una cosa certa è che se la pelliccia non dovesse più essere di moda sulle passerelle di Parigi e Milano, non lo sarebbe più da nessun’altra parte del mondo. Anche se l’industria è in crescita in Russia e Cina, la moda viene dettata dai paesi europei".
In settembre il Canada ha chiamato in causa i governi del Belgio e dell’Olanda davanti al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) affermando che i divieti messi in atto da questi due paesi erano causati dalla disinformazione diffusa dai gruppi animalisti. Il caso rimane tuttora irrisolto.
Un portavoce dei cacciatori di foche, dopo aver definito la caccia canadese come la meno crudele, ha ammesso che i cacciatori dovrebbero accettare alcuni cambiamenti. Il Governo canadese, in un disperato tentativo di salvare l’ immagine della caccia, ha proposto nuove regole nell’uccisione degli animali. "Gli animali dovrebbero venire dissanguati immediatamente dopo essere stai presi a bastonate ed uncinate sul cranio".
Questo ci da un’dea di quanto sia disperata la situazione dell’industria della caccia alla foca canadese la quale, nonostante l’aiuto del governo, non riuscirà di certo a placare l‘ondata di proteste a livello internazionale.
Anche il Gruppo Coin ha finalmente deciso di sottoscrivere una politica pienamente fur-free, che porti a non avere più alcun prodotto di vero pelo in tutti i suoi negozi.
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In seguito alla campagna lanciata nel mese di ottobre 2007 da AIP e alle continue proteste davanti ai loro punti vendita, la dirigenza del gruppo veneto ha deciso di riaprire un dialogo e firmare un impegno verso l’eliminazione di prodotti con pelo animale dai loro negozi. Se fin dall’inizio abbiamo dato atto al Gruppo Coin di avere fatto già alcuni importanti passi riguardo ai suoi negozi Oviesse e ai marchi del Gruppo (Koan, JCT e Luca D’Altieri), non avevamo però riscontrato la volontà di imporre una politica senza pellicce anche sui marchi esterni, che compongono nei grandi magazzini Coin la maggior parte delle vendite e delle presenza in negozio. Su questo punto solamente le 76 proteste tenutesi in tantissime città italiane e l’allargamento del boicottaggio dei loro negozi hanno convinto la dirigenza a rivedere le proprie scelte e impegnarsi al riguardo.
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Gruppo Coin non ha un ruolo importante nel settore pellicceria, ma è l’azienda leader del mercato dell’abbigliamento, con i suoi 350 punti vendita Oviesse, i 60 a marchio Coin e i 3 del nascente marchio per bambini Yo-Vi. Gruppo Coin detiene più del 4% del mercato italiano dell’abbigliamento e all’interno dei grandi magazzini Coin presenta corner di più di 60 marchi diversi, tra cui nomi importanti della moda. Il segnale che Gruppo Coin darà a questi marchi e questi stilisti, unito a quello ricevuto dai grandi magazzini La Rinascente e da altre catene di in tutta Europa, potrà portare ad un cambiamento nelle proposte dei loro cataloghi, costretti a contenere sempre più prodotti senza pelo animale. Questi segnali andranno piano piano ad influenzare la moda e le tendenze, che al momento propongono inserti di pelliccia in ogni dove, ma che presto potrebbero modificarsi verso una moda senza crudeltà.
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La scelta di pretendere una politica fur-free da Gruppo Coin, così come lo è stata quella della campagna contro La Rinascente e Upim, è quella di rendere fette di mercato sempre più ampie prive di pelo animale, per questo i grandi magazzini, luoghi di accesso a tutti e di grande affluenza, sono stati considerati fin dall’inizio obiettivo primario. In questo modo nei nostri primi quattro anni di campagne siamo riusciti a strappare una politica fur-free ad almeno il 7% del mercato nazionale dell’abbigliamento e a costringere stilisti noti per l’utilizzo di pellicce a modificare parte dei propri cataloghi per avere concessioni all’interno dei grandi magazzini italiani.
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Questo risultato è stato ottenuto grazie a tutti coloro che hanno preso parte al boicottaggio, hanno partecipato attivamente alla campagna, hanno contattato gli uffici e i negozi del Gruppo Coin. Ringraziamo chi ancora crede che attivandosi in prima persona sia possibile ottenere dei cambiamenti e ha dato un aiuto concreto e un sostegno ad AIP.
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Per la Liberazione Animale,
Campagna AIP
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QUESTA E' LA DICHIARAZIONE RILASCIATA DAL GRUPPO COIN:
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Spettabile AIP,
facendo seguito a quanto discusso nell'incontro del 17 Gennaio u.s., Vi confermiamo che Coin, Oviesse e Yo Vi hanno deciso di adottare la politica "fur free" come uno dei principi generali e si impegnano ad implementarla nei confronti dei fornitori da cui acquistano i prodotti con le gradualità derivanti dalle diverse caratteristiche di Oviesse, Coin e Yo Vi.
Oviesse che già aveva adottato tale decisione, non avrà più alcun capo di pelo animale a partire dalla prossima stagione autunno inverno 2008.
Coin e Yo Vi per quanto riguarda la propria offerta, adotteranno la politica "fur free" dall' autunno inverno 2010,
impegnandosi ad attivare già dall'A-I 2008 /09 una riduzione significativa e comunque limitando la propria offerta solo alle rimanenze della stagione precedente e prevalentemente al pelo derivante dalla catena alimentare per l'A-I 2009/10.
Coin e Yo Vi per quanto riguarda i prodotti acquistati da marchi di terzi, adotteranno la politica "fur free" dall'autunno inverno 2011, impegnandosi ad attivare una riduzione significativa già dall'A-I 2009-10 e a non fare più acquisti di capi con pelo animale per la stagione successiva, che verrà utilizzata solamente per vendere eventuali rimanenze.
Restiamo in attesa di un Vs. riscontro come convenuto e nel frattempo Vi porgiamo Distinti saluti.
Gruppo Coin Spa.
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Questi i tempi con cui le diverse divisioni del Gruppo Coin diventeranno fur-free. (nota: Se alcuni tempi possono sembrare lunghi c’è da considerare che nel mondo della moda le collezioni vengono preparate con un anno e mezzo di anticipo e acquistate con un anno di anticipo)
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-OVIESSE sarà priva di pelo animale già dalla stagione autunno-inverno 2008/’09. Inizialmente la scelta della dirigenza era di mantenere in catalogo anche il pelo di coniglio, scelta modificata in seguito ai nostri dialoghi.
OVIESSE rappresenta circa l’80% del Gruppo Coin ed è il marchio con più ampio mercato in Italia.
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- I marchi del Gruppo Coin (Koan, JCT, Luca D’Altieri) hanno già le collezioni preparate ma per la stagione autunno inverno 08/09 conterranno pelo animale in quantità drasticamente ridotta rispetto al passato. Diventeranno completamente fur-free dalle seguenti stagioni.
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- Per quanto riguarda i marchi esterni presenti dentro Coin e Yo-Vi, i cosiddetti “corner”, gli acquisti per la stagione 08/09 sono già stati fatti. Nella stagione 09/10 avverrà una drastica riduzione della presenza di inserti per poi avere marchi esterni fur-free, a parte qualche rimanenza da svendere, per la stagione successiva.
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In sintesi il Gruppo Coin da questo momento acquisterà da marchi esterni una piccola percentuale di inserti di pelo animale (solo se sottoprodotto dell’industria della carne) solamente per un’altra stagione. Per tutto il resto, la stragrande maggioranza del mercato del gruppo, si tratta solo di vendere quello che è già stato acquistato.
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LA LISTA DELLE PROTESTE E DELLE CITTA' IN CUI SI SONO TENUTE:
LISTA PROTESTE '07
OTTOBRE:
6 proteste
CITTA': Firenze, Mestre, Como, Milano
NOVEMBRE:
17 proteste
CITTA': Como, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Livorno, Varese, Torino
DICEMBRE:
50 proteste
CITTA': Milano, Roma, Bologna, Mestre, Bolzano, Brescia, Verona, Vicenza, Rimini, Bologna, Como, Varese, Ferrara, Torino.
LISTA PROTESTE '08
GENNAIO:
7 proteste
CITTA': Bologna, Rimini, Torino, Roma, Vigevano, Milano.
TOT. 80 proteste ('07-'08)
LA LISTA DEI MARCHI PRESENTI DENTRO I GRANDI MAGAZZINI COIN E CHE NON POTRANNO PIU' ESPORRE IN FUTURO PRODOTTI CON INSERTI DI PELLICCIA:
UOMO:
Arena, Avirex, Calvin Klein, Canali, Champion, Converse, Diesel, Dockers, Dolomite, Dubin, East-pack, Energie, Esprit, F ila,
Fred Perry, Gas, Guru, Henry cotton's, Ivy oxford, JCT uomo, koan, Lacoste, Levi's, Luca d'altieri uomo, Machu picchu,
Malboro classic, Marina yachting, Mexx, Murphy & nye, Parah, Pepe jeans, Puma, Speedo, Sweet years, Timberland,
Tombolini, Trussardi jeans, Cacharel, Cagi, D&G underwear, Emporio Armani Mens Underwear, Julipet, Perofil, Sano, Sloggi, Unno, Clarks, Enrico coveri, Sax
DONNA:
19.70 Genuine Wear Donna, apriori, Armani Jeans, cerruti, Champion (abbigliamento sportivo), Ck jeans, Converse, datch,
Diesel, dolomite, Echoo London, Esprit, Freddy the Club, G-Star, gas, guru, henry cotton's, io e meg, JCT donna, Kiss me Psssy
koan donna, lacoste donna, Levi's Jeans, Love Teraphy, Luca d'altieri donna, marlboro classic, marina yachting donna,
mavi jeans, mexx donna, miss sixty, murphy&nye, mustang jeans, Pepe jeans, playlife, Replay, Russel Athletic, seventy,
Sexy woman, Sweet years, Sergio Tacchini, toy g., True religion, Trussardi jeans donna
BAMBINO:
Levi's, Marimaru, Maui & sons, Mexx, Petit bateau, Sevi,Think pink, Trudi, Twiddy, Walk safari, Esprit, Freddy kids, Hello kitti, Ikks
LA LISTA DEI MARCHI PRESENTI DENTRO I GRANDI MAGAZZINI YO-VI E CHE NON POTRANNO PIU' ESPORRE IN FUTURO PRODOTTI CON INSERTI DI PELLICCIA:
Diesel Kid, Gas Junior, Calvin Klein Jeans, Guess Kids, 1950 il Pinco Pallino, Trudi, Guru Gang, Phard Babe, Adidas, Barbie, Champion, Love Therapy, Marimaru, Magis Me Too Collection, Phard Babe Jeans, Twiddy, UglyDoll, Walk Safari.
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Fonte: www.campagnaaip.net
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Centotrentasei! Questa mattina all'alba, abbiamo occupato i boschi prima dei cacciatori, restituendoli agli animali sfrattati. 136esimo nocivo rispedito a casa in quattro mesi di calendario Anti-Venatorio.
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Nella speranza che anche in altre zone d'Italia si sviluppi questo tipo di attività efficace e soddisfacente, finchè i cacciatori non avranno più tregua, noi saremo lì a dire loro in faccia come la pensiamo. Oggi neanche un colpo sparato!
Abbiamo scoperto anche una decina di torri abusive per la caccia di frodo al colombaccio, alte circa 20 metri! Qualcosa ci dice che resteranno in piedi per poco tempo ancora...
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Resoconto nell'articolo successivo (di Marco). Alcune foto sul nostro fotoalbum, clicca qui e scorri in avanti per vedere l'azione di oggi, indietro per quelle passate.
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Avendo avuto un dialogo con la dirigenza del gruppo Coin a Mestre, vogliamo informare tutti gli attivisti e sostenitori di AIP, che al momento la nostra campagna è in trattiva riguardo un comunicato ufficiale sulla politica aziendale di Coin per quanto riguarda la vendita di capi con inserti in pelliccia all'interno dei loro punti vendita.
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Seguendo le linee passate della nostra campagna, in attesa di uno scritto che renda ufficiale il tutto, sospendiamo le proteste organizzate a livello nazionale.
Vi aggiorneremo al più presto.
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(Al momento, tutte le proteste davanti ai punti vendita Coin fissate tra gli appuntamenti sono state sospese)
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Fonte: CampagnaAIP
Segnalazione di DogWelcome - info@dogwelcome.it
Alain Hutchinson, membro del Parlamento Europeo, sta rilanciando la "Convenzione Europea per la Protezione degli animali randagi e d'affezione", che a settembre 2006 non è riuscita a passare per mancanza di adesioni sebbene sia stata proposta dal Commissario europeo Kyprianou, il quale ha tra gli altri suoi compiti, quello del portare avanti le istanze per il Benessere Animale.
Una PRIMA Convenzione Europea è stata firmata il 13/11/1987 a Strasburgo: il Consiglio Europeo avrebbe dovuto incontrarsi ogni 5 anni per aggiornare la Convenzione ma ciò non è purtroppo accaduto.
Quanto alla votazione di settembre 2006, la percentuale di voti richiesti ai fini dell'approvazione della Convenzione attualizzata non è stata raggiunta.
Ora, sono necessarie moltissime firme per fare pressione, si tratta di raccoglierne almeno un milione, per permettere ad Hutchinson di ripresentare diverse importantissime istanze:
a) Al Consiglio d'Europa chiede di sanzionare gli Stati membri che non aderiscono alla Convenzione di Strasburgo del 13/11/1987.
Richiede anche che venga riunito tassativamente ogni 5 anni il Consiglio d'Europa su questo tema, come deciso nel 1987 nel mandato ad esso attribuito;
b) Si chiede che le quote necessarie di voti che appoggeranno il progetto proposto dal Commissario UE Kyprianou siano riviste, in modo che siano più accettabili. Percorrere la strada della civiltà significa
dare la possibilità alle istanze di protezione animale di poter essere portate avanti.
c) Si chiede di poter ottenere una Convenzione Europea aggiornata, che sia messa al voto al più presto possibile, e di sanzionare i Paesi membri che non la applicheranno.
La Convenzione prevederà:
-- Punizioni severe per chi abbandona un animale;
-- Gli animali devono essere identificati con microchip in tutto il territorio dell'Unione
-- Punizioni severe per ogni maltrattamento di animali, in accordo con la futura legge, che sarà applicata in tutta l'Unione Europea
-- Stabilire un programma di controllo delle nascite con lo scopo di:
- Organizzare e finanziare un piano di cattura, sterilizzazione, rilascio e vaccinazione per milioni di randagi presenti nel territorio europeo
- La costruzione di rifugi conformi alle norme in vigore nella EU;
- Finanziare questi rifugi in modo che siano confortevoli, che gli animali siano accuditi a dovere e nei tempi corretti
- Nominare un direttore per ogni rifugio con la sicurezza che svolga il suo ruolo con i requisiti imposti dallo standard europeo.
FIRMATE LA PETIZIONE!
Ricordate che, al di là di quanto accade in Italia, Paese che di certo non sta brillando in tema di tutela degli animali randagi, nella UE vi sono Paesi dove le condizioni dei randagi sono ancora più spaventose
(Romania, Grecia, Spagna...)...
La trovate qui: http://www.firmiamo.it/petizioneanimaliue
E' da firmare entro marzo 2008.
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JAZZ IN ORCHESTRA
gennaio jazz a 100celle
Nemmeno le intemperie fermano il nostro sdegno! Nonostante la pioggia che ha furiosamente battuto la capitale per l'intera giornata di sabato 12 gennaio, anche in tale data gli attivisti romani aderenti alla Campagna AIP - pur in numero inferiore al solito, ma comunque superando le 30 persone verso la fine del presidio - si sono incontrati di fronte al grande magazzino COIN di via Cola di Rienzo per il consueto appuntamento con le proteste nei confronti dell'increscioso modo in cui la nostra specie tratta gli animali non umani. Abbiamo quindi chiesto a gran voce, come sempre, che la dirigenza di COIN decida una volta per tutte di non sporcarsi le mani del sangue di milioni di esseri senzienti, e al contempo cercato di far aprire gli occhi ai (comunque pochi, per fortuna) consumatori che stavano per entrare nel grande magazzino.
L'appuntamento, con la pioggia o con il sole, è rinnovato per sabato prossimo! Ogni sabato pomeriggio @ COIN via Cola di Rienzo 173-189 AIP Roma
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La nostra prima protesta contro Annabella ha colpito nel segno. Sabato una cinquantina di persone (nel tardo pomeriggio siamo arrivati ad ottanta circa!) hanno presidiato dalle 14 alle 19 davanti alla pellicceria Annabella, in Piazza della Vittoria a Pavia, cantando slogan e urlando il proprio disprezzo verso questa azienda di morte che, dal 1965, incessantemente, finanzia lo sterminio di milioni di animali.
E' stata allestita una mostra fotografica, un banchetto informativo con svariato materiale cartaceo sull'industria della pelliccia e sono stati proiettati su computer diversi filmati sui metodi di allevamento e uccisione degli animali.
Alcuni ragazzi hanno distribuito volantini per cercare di sensibilizzare i cittadini di Pavia, altri hanno partecipato con tamburi, cartelloni e performance teatrali. All'inizio della protesta eravamo una ventina, man mano il numero è cresciuto e anche l'entusiasmo: ciò che abbiamo mostrato con foto, filmati, parole scritte e molte altre gridate con rabbia non è caduto nel vuoto, ma ha attirato la curiosità di molte persone, malgrado il tempo sfavorevole e la pioggia incessante. Ha destato molto interesse e scalpore 'la protesta della morte', in cui una persona vestita di nero e mascherata si trascinava dietro cinque pellicce insanguinate legate ad una catena, suscitando forti reazioni, a volte di sincera solidarietà altre di ottusa ignoranza.
Le forze dell'ordine erano ridicolmente in sovrannumero per un contesto di protesta pacifica e autorizzata, mentre una parte della città si è - purtroppo ma prevedibilmente - dimostrata 'omertosa' verso i fratelli Ravizza e i loro sporchi affari: non sono intervenuti nè tv nè giornali, malgrado il clamore suscitato!
Questo dimostra, ancora una volta, quanto facciano paura le proteste ai potenti aguzzini che speculano e vivono sulla pelle di milioni di animali ogni anno, e a tutti coloro che, più o meno indirettamente, ne traggono profitto!
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Non ci fermeremo, questo è certo.
Torneremo davanti alle pacchiane e squallide porte del 'cimitero Annabella'. Tenetevi pronti!
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MAP - Movimento Antispecista Pavia
Questa è una grande notizia. E' strettamente collegata alle attività di ValleVegan, dato che riguarda una netta sentenza in favore di noi due fondatori, Daniela e Piero, e della nostra lotta contro la caccia ed il bracconaggio, senza esclusione di mezzi. Ringraziamenti particolari alla LAC nazionale e del Lazio. Per quanto più strettamente ci riguarda, è l'ennesima vittoria in tribunale contro chi vuole ostacolare la nostra attività in favore degli animali.
(Daniela e Piero)
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IL TAR DI LATINA DA' RAGIONE ALLA LAC E CONFERMA LA PIENA VALIDITA' DEGLI ATTESTATI CONSEGUITI DAGLI ALLIEVI DELL'ASSOCIAZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE NEL 2004
Nel 2004 la LAC aveva organizzato ad Oropa (Biella) un Corso di formazione per guardie venatorie volontarie a valenza nazionale. Al Corso si erano iscritti allievi provenienti da diverse parti d'Italia (Veneto, Lazio, Campania, Lombardia, Liguria, Marche). La suggestiva conca del Santuario di Oropa (patrimonio UNESCO), inserita in una Riserva Naturale Speciale e circondata dalle Alpi, aveva accolto gli oltre trenta corsisti per una settimana di studio indimenticabile.
Al termine del corso tutti gli allievi avevano superato l'esame sostenuto davanti ad una commissione nominata dalla Provincia di Biella. Al ritorno nelle regioni di provenienza la LAC aveva richiesto alle Province di residenza dei corsisti il rilascio della nomina a guardia venatoria volontaria. Solo la Provincia di Latina aveva eccepito circa la validità "nazionale" dell'attestato conseguito ad Oropa negando a Daniela Fattorini, Piero Liberati e Roberto Vecchio la nomina a guardia venatoria volontaria.
La LAC aveva impugnato il provvedimento di rigetto davanti al TAR di Latina. Il giorno 8 gennaio 2008 il TAR di Latina ha depositato la sentenza decisa nella camera di consiglio del 7 dicembre 2007 accogliendo in toto le tesi della LAC, annullando il provvedimento della Provincia di Latina e condannando la stessa al pagamento delle spese processuali.
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Scrivono i giudici: "nessuna norma della L.R. 17/1995 stabilisce che per l'esercizio in ambito provinciale delle attività di vigilanza venatoria da parte delle guardie giurate volontarie debba essere rilasciato il previsto attestato esclusivamente da una delle province del Lazio." E ancora: "Ed invero, il corso organizzato dalla L.A.C. ed approvato dalla Provincia di Biella aveva una valenza nazionale nel senso di essere preordinato a formare le guardie venatorie volontarie con particolare riferimento alle legislazioni venatorie regionali di provenienza degli allievi, nella prospettiva evidentemente di impiegare costoro nelle regioni di appartenenza. Una iniziativa - quella del corso a valenza nazionale - ispirata da principi di economicità e razionalità del sistema formativo, non esclusa, in linea di principio dalla L.R. del Lazio n. 17/1995. Tra le materie del corso organizzato dalla L.A.C. era previsto, con riguardo alle materie di legislazione, l'organizzazione, sotto la direzione di docenti, di gruppi di approfondimento delle legislazioni regionali con particolare riferimento alle regioni di provenienza degli allievi."
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La Provincia di Latina ha errato nel ritenere non equipollente ex art. 43 L.R. 17/1995 l'attestato rilasciato dalla Provincia di Biella. La sentenza presumiamo diverrà presto esecutiva in quanto la Provincia non si è nemmeno costituita nel giudizio.
Ora speriamo che in tempi brevi possano essere nominate le tre guardie della LAC che potranno così sostenere con maggiori poteri le attività del prossimo campo antibracconaggio di questa primavera all'isola di Ponza.
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Un ringraziamento particolare all'avvocato Maria Stefania De Santis e al delegato della LAC di Frosinone Roberto Vecchio che con tanta passione hanno seguito la vicenda.
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Roberto Piana, LAC
Escursione da Norchia a Rocca Respampani (m.350) domenica 20 Gennaio 2008.
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Sarà un itinerario di 5 ore di cammino (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 100 metri di dislivello. Partiremo dai ruderi della città etrusca, poi romana, poi medioevale di Norchia. Norchia conserva la più grande necropoli rupestre del viterbese, la via etrusca meglio conservata. Affronteremo 2 guadi abbastanza impegnativi (portatevi dei calzettoni di ricambio e scarpe di ricambio da lasciare in macchina). Arriveremo infine al castello di Rocca Respampani dopo aver attraversato il ponte medioevale di Fra Cirillo. Se nei giorni precedenti l’escursione ci saranno piogge potremmo cambiare meta per evitare il problema del guado del ruscello ingrossato dalle piogge.
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Appuntamento ore 8.30 al parcheggio del benzinaio TOTAL de LA STORTA. Dal raccordo prendere la CASSIA normale (evitare la CASSIA BIS) direzione Viterbo. Dopo qualche Km si supera sulla Ds il benzinaio AGIP della Giustiniana, poco dopo si seguono le indicazioni a Ds per CASSIA Viterbo, e poco dopo ancora si arriva a LA STORTA, sulla Sn c'e' un campanile e sulla ds c'e' un benzinaio TOTAL. Dopo l’appuntamento continueremo lungo la Cassia, dopo aver raggiuntio Vetralla prenderemo a Sinistra la strada che va verso l’Aurelia, dopo pochi Km ci sono i cartelli che indicano la zona archeologica di Norchia.
Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
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Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
6) In macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) In macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
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Il mio num. di cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato a contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita!
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ciao Tito