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Un'iniziativa appoggiata da ValleVegan:
Mercoledì 9 maggio
Il comitato di quartiere 100celle aperte vi invita alla cena vegana a sostegno dei lavori in corso per il 100cl CRITICAL BAR
La cena si terrà al MERCOLEDI' VEGAN presso il laboratorio sociale autogestito 100celle viale della primavera 319B
Prenotazioni al 349.4646081
Il 100cl critical bar sarà un luogo d'incontro aperto al quartiere, uno spazio di socialità e di condivisione, un piccolo atto di resistenza al pensare, al mangiare e al bere comune. Un luogo dove offrire, al posto dei soliti vini legati alle leggi della distribuzione obbligata, vini del Critical Wine, comprati direttamente da produttori e venduti direttamente
al consumatore, esibendo il prezzo sorgente e riducendo al minimo gli intermediari. Un bar dove distribuire prodotti dell'equo e solidale, avere una ristorazione etica, anche nella scelta di cene, merende e spuntini vegetariani e vegani.
Un proposta di equonomia contro la grande distribuzione drogata e gonfiata, per riprendere significato di condivisione e di conoscenza.
Lipu e Coldiretti hanno aperto oasi e riserve che accolgono volatili e specie selvatiche e dove vengono curati gli animali trovati feriti.
ROMA - È stato un giorno di libertà e festa anche per gufi, ricci, falchi, poiane e molti altri animali selvatici guariti, che dopo mesi di cure negli ospedali specializzati sono tornati nella natura grazie all'impegno di molti volontari. A darne notizia sono Coldiretti e Lipu che hanno dato vita per il 25 aprile all'iniziativa «La natura ha buon gusto» per dare l'opportunità ai cittadini di conoscere nelle Oasi e Riserve della Lipu questi e tanti altri animali selvatici, insieme ai prodotti tipici realizzati dalle aziende agrituristiche del territorio.
OASI APERTE - L'iniziativa ha portato migliaia di italiani nelle Oasi Lipu che si estendono su 4500 ettari di natura protetta, costituita da zone umide, coste e boschi, e che vantano la presenza di 5.000 specie animali e vegetali e oltre 250 specie di uccelli.
LE LIBERAZIONI - Molti gli esempi di animali rimessi in libertà proprio in occasione di questa giornata. Nell'Oasi di Castel di Guido a Roma, ad esempio, dopo sei mesi di cure, è stato liberato un riccio rimasto solo da cucciolo, dopo che la mamma era stata investita mentre attraversava la strada, e salvato grazie all'adozione di bambini e ragazzi che ne hanno sostenuto le spese per la cura in un centro di recupero della Lipu. Ma ad essere liberato è stato anche un gufo rimasto ferito a un'ala dai pallini di un cacciatore, come la poiana liberata nell'Oasi di Cesano Maderno in provincia di Milano, mentre nell'Oasi di Casacalenda (Campobasso) sono stati liberati altri dieci rapaci curati per lo stesso motivo.
(corriere della sera 25.4.2007)
Era rimasto intrappolato nel bacino portuale, liberato da Capitaneria e Wwf.
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L'episodio ad Agropoli (Salerno): il mammifero (PESCE, n.d.P.), lungo un metro e mezzo, cercava un posto tranquillo per far nascere i suoi cuccioli.
AGROPOLI (Salerno) - Avventura a lieto fine per uno squalo della specie palombo intrappolato nel porto di Agropoli (Salerno). L'esemplare, della lunghezza di circa un metro e mezzo, dal nome scientifico di «mustelus mustelus» è stato infatti recuperato tra le banchine del porto della cittadina cilentana dal personale della locale Guardia Costiera davanti a decine di residenti e turisti stupiti per l'eccezionalità dell'episodio.
IL SALVATAGGIO - Subito dopo il recupero, effettuato dgli uomini della Capitaneria in collaborazione con Piero Antelmi, guardia zoofila del Wwf , lo squalo è stato ricondotto in mare aperto, all'esterno della struttura portuale, per procedere alle operazioni per il rilascio. E qui, la sorpresa. Al momento della liberazione, il mammifero (ancora PESCE, n.d.P.) ha infatti partorito due cuccioli di squalo, prima di scomparire tra le onde.
NON E' PERICOLOSO - «La presenza dello squalo all'interno del porto - ha detto Antelmi - si spiega con la sua gravidanza. L'animale era alla ricerca di un posto tranquillo dove poter partorire». Lo squalo palombo, che non è pericoloso per l'uomo, vive a profondità comprese tra i 50 e i 100 metri. Può partorire fino a 20 cuccioli alla volta.
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(dal corriere della sera)
08 maggio 2007
L'esperienza vissuta a Ponza è stata abbastanza dura, ma la rifarei altre mille volte pur di essere d'aiuto ai miei fratelli animali. Quando si tratta di fare azioni come queste, la sveglia, la stanchezza, il sonno, le gambe doloranti, non hanno importanza perchè ti senti motivato da un qualcosa che va oltre. Ho tanti ricordi impressi nel cuore e nella mia mente di quei tre giorni passati sull'isola, ma uno in particolare mi ha colpito. Una gatta che ha partorito vicino dove alloggiavamo, aveva capito che da noi stava bene e che avrebbe trovato cibo sicuro per sfamare i suoi piccoli. Un giorno dopo aver finito di mangiare, prende un boccone e se lo porta via... era per i suoi piccoli che sta svezzando! Mi brillavano gli occhi nel vedere con quanto amore accudiva i suoi cuccioli, al contrario degli esseri umani che buttano i figli nei cassonetti o peggio dalle finestre. Vorrei ringraziare i miei compagni di presidio Piero, Lorenzo, Edoardo, Daniela, Mario e Rita (miei genitori) perchè con loro ho trovato una bellissima sintonia, li ringrazio perchè con gente come loro ho capito che forse le cose possono cambiare. Grazie dunque per avermi fatto vivere questa splendida esperienza, nella speranza sempre di un mondo migliore.
BRACCONAGGIO SULLE ISOLE PONTINE: 2007, L'anno della svolta.
Finalmente dopo anni di attese cala il silenzio sull'isola di Ponza e sulle isole pontine, niente spari, quello che fino a poche settimane fa era il regno del bracconaggio ora è il regno degli uccelli migratori che sorvolano le isole in tutta sicurezza, e in stormi dai mille colori. Il preziosissimo intervento del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo Forestale dello Stato sull'isola di Ponza, unito all'esperienza dei volontari della Lega per l'Abolizione della Caccia e di ValleVegan, ha permesso di reprimere il bracconaggio primaverile, uno delle forme più gravi di caccia di frodo nei confronti della fauna selvatica, perché colpisce individui riproduttori, che arrivano sfiniti dal lungo viaggio su una terra a loro nemica. Ma grazie alla collaborazione del NOA e delle associazioni ambientaliste- animaliste, i risultati si incominciano a vedere e tante sono state le sorprese, che hanno riempito di gioia tutti, soprattutto chi da anni vedeva infliggere profonde ferite al patrimonio faunistico europeo.
Dallo sbarco del NOA i colpi di fucile si contano su una mano, poche le trappole trovate innescate, 4 i bracconieri, presi con le mani nel sacco, tra questi anche il maresciallo della polizia locale, trovato con trappole e con un fucile non regolarmente denunciato, un gravissimo episodio che dimostra come a Ponza le leggi vengano ignorate anche da chi dovrebbe farle rispettare. Negli anni precedenti, e anche in questi giorni di presidio, sono stati diversi gli episodi di aggressione nei confronti dei pionieri della LAC che hanno cercato di contrastare il fenomeno, e sono tanti gli episodi che ora hanno una spiegazione, dagli spari alle aggressioni. Come la volta che una quindicina di bracconieri accerchiarono in modo aggressivo 8 volontari per la maggioranza donne, sventolando un comunicato spedito all'amministrazione via fax. Ci si domandò allora come potessero dei bracconieri possedere un documento spedito nella casa comunale.
Durante i presidi i volontari hanno potuto osservare sulla piana d'Incenso, regno dei bracconieri, centinaia di tortore quaglie e uccelli bellissimi, sorvolare un luogo a dir poco stupendo, un piccolo promontorio ricoperto da macchia mediterranea che stupisce ogni volta con il contrasto tra il blu del mare e il verde inteso della vegetazione. Qui incredibilmente, il passaggio viene interdetto anche ai turisti con cartelli di "proprietà privata - vietato l'accesso", posizionati su sentieri turistici riportati sulle cartine in vendita nelle edicole di Ponza. E' ovvio che quei cartelli non hanno nessuna legittimità. Ora tocca agli amministratori onesti far sentire la loro voce e far cessare tutti questi abusivismi, tra discariche, edilizia selvaggia e bracconaggio.
L'intervento del NOA denominato "Operazione isole pontine" ha segnato una svolta e siamo sicuri che da ora in poi le cose miglioreranno, e sarà possibile che l'anno prossimo la LAC si prenda una vacanza ma non a Ponza, perché abbiamo fiducia nel cambiamento.
Il totale delle trappole ammonta a meno di cento, gli uccelli trovati morti sono stati sterpazzolina, pigliamosche, stiaccino, balia dal collare. Consegnato alla Forestale un arsenale di 90 proiettili nascosti in una grotta (n.d.P.). Un sentito ringraziamento va al NOA e agli agenti impegnati in prima persona nel far rispettare le leggi. Molto importate sarà sempre la collaborazione tra le associazioni e il Corpo Forestale dello Stato per garantire la tutela del popolo migratore.
Per la LAC Catia Acquaviva Responsabile dei campi e consigliere nazionale.
Per Informazione, Adesioni ed Iniziative: Lega Abolizione Caccia Sito Web: http://www.abolizionecaccia.it EMail: mailto:info@abolizionecaccia.it Tel/Fax: 0247711806
Senza freno e senza alcuni limite etico lo sfruttamento dell'animale umano nei confronti dei più deboli: schiavizzati, sfruttati, torturati, uccisi e poi macinati per potervi ricavare biodiesel!
Usa, il gigante petrolifero ConocoPhillips e l'azienda alimentare Tyson Foods in due anni prevedono di produrre oltre 800 milioni di litri di carburante Diesel dal grasso di polli e maiali arriva un nuovo biocombustibile Protestano gli animalisti del Peta: "La risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi"
di GIOVANNI GAGLIARDI ROMA - Andare al distributore e fare il pieno di grasso animale. L'idea, forse un po' horror, di trasformare gli scarti della lavorazione della carne di maiali, galline e mucche, è del gigante petrolifero texano ConocoPhillips, che con la azienda alimentare del settore carne più grande al mondo, la Tyson Foods, conta di mettere in commercio questo 'animaldiesel' entro la fine dell'anno. I due colossi affermano che la nuova fonte di energia rinnovabile sarà più pulita del carburante convenzionale.
"È chimicamente equivalente al diesel - ha spiegato Geoff Webster, della Tyson Foods, alla BBC - Ha meno anidride carbonica, zero zolfo e molti aspetti positivi per l'ambiente", ha aggiunto. In due anni, la ConocoPhillips, prevede di produrre 800 milioni di litri di questo tipo di diesel, che rappresenterà il 3% della sua produzione di carburante totale. Il grasso animale viene già usato nella produzione di sapone e cosmetici e non porterebbe all'aumento dei costi della materia prima da cui è realizzato, com'è invece accaduto col grano. L'azienda texana ha destinato al progetto circa 100 milione dollari, ma probabilmente godrà di un abbattimento delle imposta. Dal 2005, infatti, le compagnie petrolifere degli Stati Uniti possono beneficiare di un incentivo fiscale per la produzione di combustibile rinnovabile dalle carcasse animali e da altri scarti dell'industria alimentare. Ma i due gruppi interessati al progetto non nascondono che potrebbero esserci forti contrarietà di carattere etico alla produzione del combustibile. Geoff Webster dice di aver già incontrato gruppi vegetariani e religiosi e ha assicurato che verranno utilizzati solo gli scarti della lavorazione delle carni. Il nuovo diesel una volta prodotto sarà messo in commercio mescolato con altri tipi di diesel. Non sarà possibile dire alle stazioni di benzina se si desidera fare il pieno con il carburante tradizionale o con quello ricavato da grasso animale. In una comunicato gli animalisti della Peta hanno già espresso la propria costernazione, puntando il dito contro l'industria della carne, responsabile, "secondo un rapporto delle Nazioni Unite del riscaldamento globale più delle auto, dei camion e degli aerei messi insieme" e aggiungono che "la risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi". Il Peta, rilanciando la scelta vegetariana, aggiunge che "ogni persona può e dovrebbe fare per la loro propria salute, gli animali e l'ambiente". Negli ultimi tempi la ConocoPhillips si è aggiunta al coro di chi chiede provvedimenti federali per ridurre le emissioni nocive responsabili dell'effetto serra, stabilendo tetti massimi da non superare. "Crediamo che i cambiamenti climatici siano attribuiti alle attività dell'uomo e all'utilizzo di combustibili fossili", ha detto Jim Mulva, presidente e amministratore delegato del colosso energetico che ha deciso di unirsi a U.S. Climate Action Partnership, l'associazione di aziende nata all'inizio dell'anno, dopo che i democratici hanno preso il controllo del Congresso.
(25 aprile 2007)
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/ambiente/biocarburanti/diesel-da-animali/diesel-da-animali.html
Roma. SABATO 5 MAGGIO Il CANILE della MURATELLA (via della Magliana 856) aprirà alle adozioni dalle ore 10 alle ore 19. E' un'iniziativa "IoLibero" - Associazione Volontari Canile di Porta Portese.
Dalle ore 17.30 sarà possibile prendere visione dell'installazione multimediale "Movimenti n.1" del Progetto Dogs Make Crop Circles.
Dalle ore 19 Buffet Biovegano a cura di Valle Vegan e del progetto "Mercoledì Vegan". (Sottoscrizione al 3298069093 - 10 €)
Il Programma:
h. 10-19 Apertura al pubblico per le adozioni
h. 10-19 Stand:
LIPU
AVA -ASSOCIAZIONE VEGETARIANA ANIMALISTA
FIORI DI BACH con consulenze ai cittadini
LAV
6 ZAMPE ONLUS con speciali polizze assicurative (sia responsabilità civile che copertura sanitaria) per cani
AAE Conigli per adozioni conigli sottratti a maltrattamenti
AMBULANZA VETERINARIA PET SOCCORSO
ADOZIONI A DISTANZA con speciali sorprese per chi ha un cane adottato a distanza
STAND EDUCATORI AVCPP per consulenze ai cittadini
TAVOLO VENDITA GADGET
TAVOLO CANILI AVCPP CON ALBUM FOTOGRAFICI
h. 17.30 inizio installazione multimediale "Movimenti n.1" a cura del collettivo Dogs make crop circles
h. 18 corso di YOGA all'interno della sala biblioteca al primo piano: è preferibile portare il proprio tappetino da ginnastica ed avere un abbigliamento comodo. Terrà la lezione una maestra qualificata. A seconda del numero dei partecipanti, potranno essere anche più di una lezione
h. 20 inizio cena vegana (su prenotazione telefonando al 329 8069093)
h. 20 musica selezionata da Claudio
Notizia di questa mattina all'alba: terzo bracconiere preso! Piazzava schiacciate artigianali per uccelli e piccoli mammiferi. Il Bracco (che per disprezzo chiameremo Mariniello), è stato bloccato dai volontari e dal NOA.
Per festeggiare questo evento e ringraziare i volontari dei primi due turni (Marco, Andrea A., Andrea R., Betta, Alessia, Piero, Angela, Lorenza, Roberto, Maurizio, Renato, Catia, Veronica, Gabriele, Anna, Sandro, Francesco), abbiamo pubblicato le prime foto del campo.
Guardate nella sezione FOTO.
Ai prossimi turni la cattura degli altri Marinielli e la liberazione degli uccelli.
ValleVegan, AgireOra Roma, Lega Abolizione Caccia
Il primo gruppo, capitanato da Piero Liberati e Andrea Rutigliano ha dato ottimi risultati. Supportato finalmente, dopo tanti anni di attese, dal NOA nucleo operativo antibracconaggio della forestale sbarcati sull'isola per contrastare il fenomeno.
L'esperienza degli attivisti di Vallevegan e della LAC e la professionalità del NOA ha regalato i sui primi frutti, con soddisfazione sono stati presi i primi due bracconieri trappolatori nella storia di Ponza, per un totale di trappole superiori alla cinquantina. La soddisfazione sta nel fatto che finalmente si è potuto punire, gli impunibili, cioè chi crede di poterla fare franca, ormai da anni, grazie all'utilizzo di trappoline, le famose sep, utilizzate solitamente per la catturare i topi, ma che sulle isole infliggono la morte a stiaccini, balie, averle capirossa, luì verdi.
In questi giorni la pace e il silenzio regnano sovrani e sono veramente pochissimi gli spari contati dai volontari attivi dalla metà di aprile, i bracconieri sparatori sembrano spariti, il secondo gruppo è arrivato ieri. I cacciatori hanno dato segno di sofferenza insultando due volontari in presidio sulla piana d'incenso.
Tutte le isole sono presidiate dalle varie associazioni che operano per la salvaguardia del popolo alato, e ai bracconieri- cacciatori incominciano a prudere le mani. Non sanno più dove andare? Lo vedremo nei prossimi giorni.
Specie osservate gruccioni, rigogoli, rondini, falchi di palude, gheppi, falchi pecchiaioli.
Vi ricordo che fare osservazione sulle isole da molta soddisfazione perché gli animali arrivano stremati e stanchi e si lasciano osservare in tutta la loro bellezza, per questi motivi è sempre più importante responsabilizzare la popolazione e il mondo ambientalista.
Prima salvaguardalo e poi osservalo perché è meglio salvaguardato che sparato.
Buon bird watching a tutti !
Se volete avere notizie fresche mandatemi un sms 3388713534.
Catia Acquaviva Responsabile campi Lac
Lunedì 7 maggio saremo alla sapienza, nel pomeriggio per promuovere l'iniziativa "adotta un' università" (ottimamente descritta qui: http://www.agireora.org/progetti/adotta.html).
La nostra attività sarà quella di far conoscere la possibilità della scelta vegana distribuendo un pieghevole ad hoc, argomentandone le motivazioni, e rispondendo razionalmente alle domande che ci verranno poste.
la nostra "mission" è favorire il cambiamento antispecista in cui crediamo e l'iniziativa è aperta a chiunque voglia testimoniare con la sua presenza la propria scelta (anche provando a premere il tasto giusto sul suo interlocutore). l'appuntamento è alle 15.30 in piazzale aldo moro, poco dopo ci sposteremo all'interno alla ricerca dei punti più strategici (abbiamo un asso nella manica che giocheremo nel viale antistante :il buffet), gli attivisti interessati avranno comunque un paio di numeri di cellulare per raggiungerci.
ps: è auspicabile che chi intenda partecipare conosca bene il materiale che distribuiremo: si trova qui in versione pdf http://www.agireoraedizioni.org/materiali/pieghevoleWhyVEGAN.pdf
Grande partecipazione di volontari per il campo antibracconaggio del 2007 a Ponza. 40 attivisti da tutta Italia. Oggi primo giorno. Ecco un altro comunicato ufficiale, ripreso dalla stampa :
VOLONTARI IN VIGILANZA CONTRO BRACCONIERI SU ISOLA DI PONZA
Consigliere regionale li sostiene. Sostegno del Corpo Forestale dello Stato. 19 aprile 2007 -
"E' partito a Ponza il quarto campo antibracconaggio organizzato della Lac (Lega abolizione caccia) e dalla Fondazione ValleVegan, che quest'anno vedra' la presenza stabile del Corpo Forestale dello Stato per vigilare e prevenire le azioni di bracconaggio in un'isola considerata nodo strategico per l'avifauna migratoria". Lo annuncia in una nota Enrico Fontana, capogruppo dei Verdi al consiglio regionale del Lazio. "Ogni anno a Ponza durante le migrazioni- dice Fontana- il patrimonio faunistico rischia il massacro per colpa di un fenomeno illegale come il bracconaggio. Durante l'ultimo campo degli amici della Lac, in 40 giorni sono state recuperate 150 tagliole, 25 reti, sono stati denunciati 2 bracconieri e liberati 12 uccelli". "L'impegno dei volontari della Lac che ogni anno contrastano l'attivita' dei bracconieri e' fondamentale- ricorda Fontana- perche' nelle isole Pontine la pratica criminale della caccia di frodo e' purtroppo diffusa. E' per questo che, avevo sollecitato l'impegno delle istituzioni. Un appello che e' stato raccolto dal Corpo forestale dello Stato, che assicurera' infatti durante la stagione migratoria la vigilanza antibracconaggio sull'isola di Ponza e piu' in generale su tutto l'arcipelago Pontino". "Non possiamo dimenticare- conclude Fontana- che le isole Pontine sono luoghi delicatissimi perche' qui gli uccelli riposano dopo lunghi periodi di volo e sono quindi maggiormente vulnerabili. Si tratta di difendere questo importantissimo patrimonio di biodiversita' e di stroncare definitivamente un fenomeno illegale e incivile".
(Com/Rel/ Dire)
Ponza; trappole e spari sulla rotta dei migratori.
Al nastro, il decimo campo per la tutela e l’osservazione degli uccelli migratori sull'isola di Ponza nella località “piana d'incenso” e “monte guardia” Organizzato dalla Lega per l’Abolizione della Caccia in collaborazione con la fondazione Valle Vegan e Agire Ora.
Il campo si svolgerà in 5 turni, dove, a rotazione i volontari si adopereranno per sorvegliare gli uccelli migratori minacciati dalla caccia di frodo . Le località scelte per l’osservazione degli uccelli sono i luoghi preferibilmente frequentati da bracconieri, che praticano attività di sparo con l’ausilo di richiami elettronici. Il campo sarà segnalato alle forze preposte, ai quali i volontari denunceranno atti d'illecito nelle modalità a loro più consone; tramite cellulari e segnalazioni. I turni si divideranno in 5 tempi, dal 15 aprile al 20 maggio i volontari avranno il compito di presidiare i luoghi prescelti e censire ogni uccello che avvisteranno in un turno di 5 ore dalle 6.00 della mattina fino alle 11.00. Durante il resto delle giornata andranno alla ricerca di trappole e di reti. In presenza di atti illeciti, effettueranno segnalazioni alle forze di polizia preposte che opereranno sull'isola o nelle immediate vicinanze.
I volontari alloggeranno in un appartamento sull'isola e si muoveranno principalmente a piedi, saranno muniti di binocolo e cartelletta con scheda per la descrizione degli uccelli avvistati. Sono richiesti senso di responsabilità sia per tutelare la propria incolumità sia per tutelare quella degli altri partecipanti al campo, gli scopi sono 2 quello di sorvegliare i bracconieri e denunciarli, grazie al supporto di alcune guardie della LAC e quello di rimuovere il maggior numero di trappole e reti, per questo tipo di attività sarà necessario una buona resistenza perchè le giornate saranno lunghe e un buon senso di responsabilità.
Una parte delle spese sono a carico del partecipante, le spese dell’alloggio saranno molto modeste e verranno rimborsate le spese del traghetto, il vitto sarà esclusivamente vegano.
Ogni anno la situazione migliora e questo grazie all’ottimo lavoro svolto da oltre 10 anni sull’isola, che in primavere si presenta stupenda e solare, ricoperta da grossi cespugli di ginestre, ponza, è un piccolo gioiello del mediterraneo che ha il diritto di essere tutelato insieme a procida ventotene, zanone, ischia, e raggiungere l’obbiettivo di salvaguardare le specie che le visitano. Si potranno osservare tanti amici alati tipo averla capirossa, rigogolo, luì verde, quaglie tortore. Questo è il decimo anno del progetto "isole del mediterraneo tutela del popolo migratore un patrimonio europeo" la lac cercherà di tenersi in contatto con tutte le altre associazioni che presidieranno le altre isole pontine, con lo scopo di raccogliere il maggior numero di dati sul bracconaggio.
per la Lac Milano
Catia Acquaviva
per Vallevegan e Lac Lazio
Daniela Fattorini
per Vallevegan e Agire Ora Roma
Piero Liberati
Il designer milanese protagonista anche di una sigla di Animal Channel
Artista multimediale e body painter, trasforma le mani in animali. Le sue opere, famose nel mondo, sono spot a favore della natura.
(dal Corriere della Sera)
La nostra passione per la telefonia mobile potrebbe essere la causa della misteriosa scomparsa delle api impollinatici.
REGNO UNITO – Tutta colpa delle emissioni elettromagnetiche. Proprio così: è colpa delle radiazioni dei cellulari e degli altri gadget hi-tech se le api perdono l’orientamento e non sanno più dove devono andare per svolgere il loro compito di impollinatici.
ISTINTO IN TILT – Perlomeno questo è quanto sostenuto da un gruppo di scienziati dalla Landau University, secondo i quali l’inspiegabile scomparsa da molte regioni americane di intere colonie di api che impollinano i raccolti potrebbe essere attribuita proprio alle onde elettromagnetiche, che interferiscono con il «sistema di navigazione» degli insetti facendo loro perdere l'orientamento. In pratica le api non riescono a tornare alle arnie, dove rimangono solo la regina, le uova e le api operaie, e quindi muoiono.
PERICOLO CARESTIA - Il fenomeno – chiamato Colony Collapse Disorder (CCD) – si è verificato inizialmente negli Usa, lo scorso autunno, estendendosi poi anche all'Europa, dove recentemente è stato segnalato da numerosi apicoltori. Si stima che il versante occidentale degli Stati Uniti abbia già perso il 60 per cento delle api impollinatrici, mentre la perdita negli stati orientali sarebbe del 70 per cento. Il CCD interessa inoltre Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Scozia, Galles e Inghilterra, anche se in alcuni casi le autorità negano l’emergenza. Come riferisce l’Independent, la questione preoccupa molto gli esperti, i quali temono che l’amore incondizionato della gente verso i telefonini e compagni finisca per interrompere il ciclo biologico di molti raccolti, causandone la scomparsa in tutto il mondo e portando alla conseguente carenza di approvvigionamenti alimentari, poiché – come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».
Alessandra Carboni
16 aprile 2007