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Pubblicato da monica il 10/05/2007 alle 14:04:28, in Notizie sparse, letto 1459 volte

9 maggio 2007 - redazione offed
Gli ampi movimenti tesi a difendere lo sfruttamento animale, tanto più inaccettabile quanto più privo di qualsiasi giustificazione che non sia il proprio divertimento, ha oggi tra i suoi sostenitori anche una fetta di persone, legittimate ad esprimersi sull'argomento in nome della propria professionalità: gli psicologi.
Sono alcune centinaia infatti, quelli che già hanno sottoscritto un documento, di cui si è fatta promotrice una di loro, Annamaria Manzoni, e che vede tra i primi firmatari illustri rappresentanti della categoria: in esso si sottolineano la valenza antipedagogica e una sorta di educazione all'insensibilità insita in spettacoli che vedono impiegati gli animali in situazioni irrispettose dei loro bisogni e delle loro caratteristiche di specie.
Il documento, nato in Lombardia, è aperto al sostegno di tutti gli psicologi, che ne condividessero il contenuto

Documento degli psicologi della Lombardia su zoo, circhi, sagre con impiego di animali :

Premesso che la coesistenza con gli animali, dotati di dignità propria quali esseri viventi, è un'esigenza profonda e autentica della specie umana;
che le relazioni che stabiliamo con loro, lungi dall'essere neutre, sono elementi in grado di incidere sull'emotività e sul pensiero;
che il rapporto con loro è elemento di indiscussa importanza nella crescita, nella formazione, nell'educazione dei bambini;
i sottoscritti psicologi esprimono motivata preoccupazione rispetto alle conseguenze sul piano pedagogico, formativo, psicologico della frequentazione dei bambini di zoo, circhi e sagre in cui vengono impiegati animali.
Queste realtà, infatti, comportano che gli animali siano privati della libertà, mantenuti in contesti innaturali e in condizioni non rispettose dei loro bisogni, costretti a comportamenti contrari alle loro caratteristiche di specie.
Tali contesti, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell'empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all'ingiustizia.
I sottoscritti psicologi attenti a promuovere il benessere psicologico dell'individuo, del gruppo, della comunità, auspicano e sostengono un radicale cambiamento di costume che vada in direzione della chiusura degli zoo e del divieto dell'impiego di animali nei circhi e nelle sagre.

Promotrice: Annamaria Manzoni;
firmatari: Fulvio Scaparro, Marina Valcarenghi, Guglielmo Gulotta, Dario Varin e altri 315 psicologi.

Note: Gli psicologi che vogliono sottoscrivere il documento possono inviare una mail con il proprio nome, cognome e regione di appartenenza scrivendo "aderisco al documento" all'indirizzo annia.manzoni@fastwebnet.it 

 
Pubblicato da Lidio il 09/05/2007 alle 16:00:32, in Notizie sparse, letto 1319 volte

Un'iniziativa appoggiata da ValleVegan:
Mercoledì 9 maggio
Il comitato di quartiere 100celle aperte vi invita alla cena vegana a sostegno dei lavori in corso per il 100cl CRITICAL BAR
La cena si terrà al MERCOLEDI' VEGAN presso il laboratorio sociale autogestito 100celle viale della primavera 319B 
Prenotazioni al 349.4646081
Il 100cl critical bar sarà un luogo d'incontro aperto al quartiere, uno spazio di socialità e di condivisione, un piccolo atto di resistenza al pensare, al mangiare e al bere comune. Un luogo dove offrire, al posto dei soliti vini legati alle leggi della distribuzione obbligata, vini del Critical Wine, comprati direttamente da produttori e venduti direttamente
al consumatore, esibendo il prezzo sorgente e riducendo al minimo gli intermediari. Un bar dove distribuire prodotti dell'equo e solidale, avere una ristorazione etica, anche nella scelta di cene, merende e spuntini vegetariani e vegani.
Un proposta di equonomia contro la grande distribuzione drogata e gonfiata, per riprendere significato di condivisione e di conoscenza.

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 09/05/2007 alle 15:50:10, in Notizie sparse, letto 1228 volte

 

Lipu e Coldiretti hanno aperto oasi e riserve che accolgono volatili e specie selvatiche e dove vengono curati gli animali trovati feriti.
ROMA - È stato un giorno di libertà e festa anche per gufi, ricci, falchi, poiane e molti altri animali selvatici guariti, che dopo mesi di cure negli ospedali specializzati sono tornati nella natura grazie all'impegno di molti volontari. A darne notizia sono Coldiretti e Lipu che hanno dato vita per il 25 aprile all'iniziativa «La natura ha buon gusto» per dare l'opportunità ai cittadini di conoscere nelle Oasi e Riserve della Lipu questi e tanti altri animali selvatici, insieme ai prodotti tipici realizzati dalle aziende agrituristiche del territorio.
OASI APERTE - L'iniziativa ha portato migliaia di italiani nelle Oasi Lipu che si estendono su 4500 ettari di natura protetta, costituita da zone umide, coste e boschi, e che vantano la presenza di 5.000 specie animali e vegetali e oltre 250 specie di uccelli.
LE LIBERAZIONI - Molti gli esempi di animali rimessi in libertà proprio in occasione di questa giornata. Nell'Oasi di Castel di Guido a Roma, ad esempio, dopo sei mesi di cure, è stato liberato un riccio rimasto solo da cucciolo, dopo che la mamma era stata investita mentre attraversava la strada, e salvato grazie all'adozione di bambini e ragazzi che ne hanno sostenuto le spese per la cura in un centro di recupero della Lipu. Ma ad essere liberato è stato anche un gufo rimasto ferito a un'ala dai pallini di un cacciatore, come la poiana liberata nell'Oasi di Cesano Maderno in provincia di Milano, mentre nell'Oasi di Casacalenda (Campobasso) sono stati liberati altri dieci rapaci curati per lo stesso motivo.
(corriere della sera 25.4.2007)

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 09/05/2007 alle 15:36:20, in Notizie sparse, letto 9444 volte

 

  

 

 

Era rimasto intrappolato nel bacino portuale, liberato da Capitaneria e Wwf.

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L'episodio ad Agropoli (Salerno): il mammifero (PESCE, n.d.P.), lungo un metro e mezzo, cercava un posto tranquillo per far nascere i suoi cuccioli.  
AGROPOLI (Salerno) - Avventura a lieto fine per uno squalo della specie palombo intrappolato nel porto di Agropoli (Salerno). L'esemplare, della lunghezza di circa un metro e mezzo, dal nome scientifico di «mustelus mustelus» è stato infatti recuperato tra le banchine del porto della cittadina cilentana dal personale della locale Guardia Costiera davanti a decine di residenti e turisti stupiti per l'eccezionalità dell'episodio.
IL SALVATAGGIO - Subito dopo il recupero, effettuato dgli uomini della Capitaneria in collaborazione con Piero Antelmi, guardia zoofila del Wwf , lo squalo è stato ricondotto in mare aperto, all'esterno della struttura portuale, per procedere alle operazioni per il rilascio. E qui, la sorpresa. Al momento della liberazione, il mammifero (ancora PESCE, n.d.P.) ha infatti partorito due cuccioli di squalo, prima di scomparire tra le onde.
NON E' PERICOLOSO - «La presenza dello squalo all'interno del porto - ha detto Antelmi - si spiega con la sua gravidanza. L'animale era alla ricerca di un posto tranquillo dove poter partorire». Lo squalo palombo, che non è pericoloso per l'uomo, vive a profondità comprese tra i 50 e i 100 metri. Può partorire fino a 20 cuccioli alla volta.

.

(dal corriere della sera)
08 maggio 2007


 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 08/05/2007 alle 14:14:33, in Diario di ValleVegan, letto 1175 volte

 

L'esperienza vissuta a Ponza è stata abbastanza dura, ma la rifarei altre mille volte pur di essere d'aiuto ai miei fratelli animali. Quando si tratta di fare azioni come queste, la sveglia, la stanchezza, il sonno, le gambe doloranti, non hanno importanza perchè ti senti motivato da un qualcosa che va oltre. Ho tanti ricordi impressi nel cuore e nella mia mente di quei tre giorni passati sull'isola, ma uno in particolare mi ha colpito. Una gatta che ha partorito vicino dove alloggiavamo, aveva capito che da noi stava bene e che avrebbe trovato cibo sicuro per sfamare i suoi piccoli. Un giorno dopo aver finito di mangiare, prende un boccone e se lo porta via... era per i suoi piccoli che sta svezzando! Mi brillavano gli occhi nel vedere con quanto amore accudiva i suoi cuccioli, al contrario degli esseri umani che buttano i figli nei cassonetti o peggio dalle finestre. Vorrei ringraziare i miei compagni di presidio Piero, Lorenzo, Edoardo, Daniela, Mario e Rita (miei genitori) perchè con loro ho trovato una bellissima sintonia, li ringrazio perchè con gente come loro ho capito che forse le cose possono cambiare. Grazie dunque per avermi fatto vivere questa splendida esperienza, nella speranza sempre di un mondo migliore.

 
Pubblicato da Lidio il 08/05/2007 alle 13:13:28, in Notizie sparse, letto 1244 volte
Una notizia relativa alle iniziative di ... :
In collaborazione con ... Germania, ... ha appena depositato un reclamo contro il maltrattamento degli animali presso la Commissione europea nei confronti dei paesi dell'Unione produttori di "foie gras". La Francia (75%), l'Ungheria (11%), la Bulgaria (7%), la Spagna (2%) ed il Belgio (0,5%) producono insieme 96% del "foie gras" mondiale. Per rendere pubblico questo reclamo, abbiamo organizzato una manifestazione simbolica dinanzi al Parlamento europeo a Strasburgo. Potrete trovare alcune fotografie e filmati qui (v. sotto). Il testo del reclamo può essere scaricato qui (v. sotto).
 
Il testo originale:
En partenariat avec ... Allemagne, Stop Gavage vient de déposer plainte pour maltraitance sur les animaux auprès de la Commission européenne à l'encontre des pays de l'Union producteurs de foie gras. La France (75%), la Hongrie (11%), la Bulgarie (7%), l'Espagne (2%) et la Belgique (0,5%) produisent ensemble 96 % du foie gras mondial. Pour rendre publique cette plainte, nous avons organisé un rassemblement symbolique devant le parlement européen à Strasbourg.
 
Pubblicato da monica il 07/05/2007 alle 12:49:02, in Notizie sparse, letto 1223 volte
Cacciati, rinchiusi, maltrattati. In Romania vive la metà di tutti gli orsi europei.
Ma questa ricchezza è poco tutelata.
Un'associazione rumena si batte per far cambiare le cose Il fatto che in Romania viva la metà degli orsi d’Europa dovrebbe rendere orgogliosi i romeni: le statistiche infatti dimostrano una ricchezza unica in tutto il continente dove questi animali sono sempre meno.
Purtroppo però anche nel paese dei Carpazi, dove “fare soldi” sembra a volte essere divenuta l'unica ragione di vita, la caccia all'orso è un business da non sottovalutare.
E anche uno straordinario divertimento per ospiti stranieri di spicco che arrivano da ogni parte del mondo. Oltre alla caccia però, che ogni anno causa la diminuzione degli orsi nell'ordine di centinaia di unità, esiste un'altra piaga: la tenuta in cattività e i maltrattamenti subiti da decine di orsi.
Molti esemplari vengono tenuti presso ristoranti dove gli avventori si divertono a guardarli e dar loro qualcosa da mangiare. Attualmente in Romania è in corso una campagna per la liberazione degli orsi tenuti in cattività. Le organizzazioni “Libearty” e “Hotnews.ro”, promotrici dell’iniziativa, si battono nel tentativo di convincere i “padroni” di orsi ma anche le autorità locali a liberare gli animali che verrebbero poi portati in una riserva appositamente costituita per loro vicino a Zarnesti-Brasov.
Venti orsi sono stati sino ad ora salvati e vivono nella riserva di Zarnesti mentre una trentina sono ancora prigionieri in piccole gabbie di ferro e cemento presso ristoranti e pensioni.
Senza poi considerare gli orsi dei circhi oppure quelli dei giardini zoologici, veri inferni per gli animali in Romania. Questi ultimi sono stati trasformati in oggetti comici, umiliati, venduti, tenuti in gabbie, condannati ad una vita da incubo. L’iniziativa promossa da “Libearty” e “Hotnews.ro” non ha purtroppo ancora raggiunto una rilevanza mediatica. I promotori denunciano un impegno delle istituzioni praticamente nullo, a partire dal far rispettare la legislazione vigente in materia. La Riserva Libearty occupa, nella località di Zarnesti-Brasov, sessanta ettari di foresta di quercia e fu inaugurata un anno fa, risultato di un progetto internazionale tra l’Associazione “Milioni di amici” di Brasov, il comune di Zarnesti che ha messo gratuitamente a disposizione il terreno, e la Società mondiale per la tutela degli animali (WSPA) che ha stanziato finora oltre un milione di euro. Qui gli orsi recuperati provano ad abituarsi con la vita in semilibertà .Hanno bacini di acqua, alberi attrezzati per arrampicarsi, cibo e alloggi individuali. Nel loro caso si tratta di un passaggio non facile dall’agonia all’estasi. Per sette anni, Cristina Lapis, la promotrice del progetto, ha raccolto fondi per la liberazione degli orsi. Soldi che però non vengono utilizzati per riscattare gli animali anche se qualche proprietario ha richiesto denaro per liberare il proprio orso, come ad esempio uno di Mandra, nella contea di Brasov, che per liberare un orso di cinque anni tenuto in una misera gabbia di dieci metri quadrati, nascosta tra macchinari agricoli in vendita in una società commerciale aveva chiesto 700 euro.
“Non gli darò alcun soldo perché incoraggerei questo tipo di pratica .
Ma le autorità devono intervenire per liberare questo animale tenuto in condizioni da incubo”, ha sottolineato Cristina. A loro modo, le autorità sono intervenute.
Considerando che “l’orso non rappresenta in questo caso un pericolo per l'uomo la Guardia dell’ambiente di Brasov ha rilasciato il diritto di affidamento per lo stesso proprietario che continuerà a tenerlo nella stessa gabbia da dieci metri quadrati.
La storia di Libearty comincia con la morte dell’orsa Maia, tenuta più di dieci anni in una gabbia di ferro e cemento .
Dopo una vita impossibile Maia si suicida, azzannandosi le zampe anteriori e morendo dissanguata.
Ad altri esemplari è andata meglio: tra gli orsi che sono arrivati a Zarnesti c’è anche Mura, l’orsa artista che per anni ha ballato la lambada al circo Globus .
C’è Odi che ha vissuto per 12 anni in una gabbia di 12 metri quadrati oppure Ionica un orso di 23 anni, tenuto tutta la vita in uno zoo della Moldova romena. Da 6 mesi, da quando è stato portato nella riserva, Ionica sta sempre attaccato al muro e sa solo muoversi due metri a sinistra e due a destra , ogni ora e ogni giorno. L'appello di liberare gli orsi non ha provocato reazioni da parte delle autorità ma sono state centinaia le reazioni della gente comune. Molti raccontano su internet i casi disperati di orsi incontrati vicino ai ristoranti, alle pensioni in montagna, nei giardini zoologici.
Doru scrive che si deve continuare a denunciare questo tipo di maltrattamenti e spera che le autorità della protezione dell’ambiente e degli animali non staranno con le mani in mano. Inoltre ricorda di aver visto a 5 km da Sebes nei pressi di un motel due orsi e un gatto selvatico tenuti in gabbie piccole e in condizioni precarie. Altri denunciano le condizioni degli zoo dove gli orsi sono affamati, tenuti in gabbie molto strette, umiliati e maltrattati dai visitatori.
Presto i giardini zoologici della Romania, paese membro dell’UE, dovranno adeguarsi alle norme dell’Unione.”Già ci stiamo confrontando con molte richieste di portare via questi orsi. Ma il nostro parco è adatto solo per una cinquantina di orsi. Se il loro numero si dovesse raddoppiare, significherebbe affollamento e cattive condizioni “, spiega Cristina Lapis. Un’emergenza, quindi, che necessita ovviamente di fondi che probabilmente potrebbero trovarsi con i finanziamenti dell’Ue se fossero presentati dei validi progetti. Intanto per uccidere gli orsi – dei quali poi viene venduta la pelliccia - si continua a impiegare un metodo atroce. Buste di plastica vengono unte con lardo di maiale. Gli orsi le mangiano e muoiono soffocati. La pelliccia viene poi venduta per qualche migliaio di euro ai cacciatori stranieri “meno fortunati”. Le autorità romene per permettere un alto numero di capi abbattutti spesso gonfiano le cifre artificialmente. Secondo le statistiche ufficiali il numero degli orsi sarebbe cresciuto lo scorso anno da 5700 a 7350 unità.
E quindi per la stagione di caccia 2007-2008 ne potranno essere abbattuti 350.
Secondo Libearty invece il numero totale degli orsi in Romania non supererebbe 3500-4000, ne verrebbero uccisi il 10% del totale nonostante la crescita naturale sia del 4%.
Il perché di questa mistificazione delle cifre è facile da comprendere. Per ogni orso abbattuto si paga una tassa di 10.000 euro, una cifra considerevole.
La romania è nei fatti l’unico paese dove si organizzano delle vere e proprie cacce all’orso: centinaia di esemplari ammazzati all’anno, non come in Bulgaria o nella Slovacchia dove è permesso, scrive la stampa di Bucarest, la caccia a 10-20 orsi.
Per le autorità tutto questo è giustificato dal fatto che gli orsi sarebbero troppi.
E non poche volte si invoca pure il fatto che gli orsi affamati scendono pericolosamente verso i villaggi.
Ma sarà la caccia sfrenata una soluzione adeguata a questi problemi?

tratto da : http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/7020/1/51/
 
Pubblicato da catia il 07/05/2007 alle 12:03:10, in Notizie sparse, letto 1681 volte

BRACCONAGGIO SULLE ISOLE PONTINE: 2007, L'anno della svolta.

 

Finalmente dopo anni di attese cala il silenzio sull'isola di Ponza e sulle isole pontine, niente spari, quello che fino a poche settimane fa era il regno del bracconaggio ora è il regno degli uccelli migratori che sorvolano le isole in tutta sicurezza, e in stormi dai mille colori. Il preziosissimo intervento del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo Forestale dello Stato sull'isola di Ponza, unito all'esperienza dei volontari della Lega per l'Abolizione della Caccia e di ValleVegan, ha permesso di reprimere il bracconaggio primaverile, uno delle forme più gravi di caccia di frodo nei confronti della fauna selvatica, perché colpisce individui riproduttori, che arrivano sfiniti dal lungo viaggio su una terra a loro nemica. Ma grazie alla collaborazione del NOA e delle associazioni ambientaliste- animaliste, i risultati si incominciano a vedere e tante sono state le sorprese, che hanno riempito di gioia tutti, soprattutto chi da anni vedeva infliggere profonde ferite al patrimonio faunistico europeo.

 

Dallo sbarco del NOA i colpi di fucile si contano su una mano, poche le trappole trovate innescate, 4 i bracconieri, presi con le mani nel sacco, tra questi anche il maresciallo della polizia locale, trovato con trappole e con un fucile non regolarmente denunciato, un gravissimo episodio che dimostra come a Ponza le leggi vengano ignorate anche da chi dovrebbe farle rispettare. Negli anni precedenti, e anche in questi giorni di presidio, sono stati diversi gli episodi di aggressione nei confronti dei pionieri della LAC che hanno cercato di contrastare il fenomeno, e sono tanti gli episodi che ora hanno una spiegazione, dagli spari alle aggressioni. Come la volta che una quindicina di bracconieri accerchiarono in modo aggressivo 8 volontari per la maggioranza donne, sventolando un comunicato spedito all'amministrazione via fax. Ci si domandò allora come potessero dei bracconieri possedere un documento spedito nella casa comunale.

 

Durante i presidi i volontari hanno potuto osservare sulla piana d'Incenso, regno dei bracconieri, centinaia di tortore quaglie e uccelli bellissimi, sorvolare un luogo a dir poco stupendo, un piccolo promontorio ricoperto da macchia mediterranea che stupisce ogni volta con il contrasto tra il blu del mare e il verde inteso della vegetazione. Qui incredibilmente, il passaggio viene interdetto anche ai turisti con cartelli di "proprietà privata - vietato l'accesso", posizionati su sentieri turistici riportati sulle cartine in vendita nelle edicole di Ponza. E' ovvio che quei cartelli non hanno nessuna legittimità. Ora tocca agli amministratori onesti far sentire la loro voce e far cessare tutti questi abusivismi, tra discariche, edilizia selvaggia e bracconaggio.

 

L'intervento del NOA denominato "Operazione isole pontine" ha segnato una svolta e siamo sicuri che da ora in poi le cose miglioreranno, e sarà possibile che l'anno prossimo la LAC si prenda una vacanza ma non a Ponza, perché abbiamo fiducia nel cambiamento.

 

Il totale delle trappole ammonta a meno di cento, gli uccelli trovati morti sono stati sterpazzolina, pigliamosche, stiaccino, balia dal collare. Consegnato alla Forestale un arsenale di 90 proiettili nascosti in una grotta (n.d.P.). Un sentito ringraziamento va al NOA e agli agenti impegnati in prima persona nel far rispettare le leggi. Molto importate sarà sempre la collaborazione tra le associazioni e il Corpo Forestale dello Stato per garantire la tutela del popolo migratore.

 

Per la LAC Catia Acquaviva Responsabile dei campi e consigliere nazionale.

 Per Informazione, Adesioni ed Iniziative: Lega Abolizione Caccia Sito Web: http://www.abolizionecaccia.it EMail: mailto:info@abolizionecaccia.it Tel/Fax: 0247711806

 
Pubblicato da monica il 07/05/2007 alle 10:49:40, in Notizie sparse, letto 1840 volte

 

Senza freno e senza alcuni limite etico lo sfruttamento dell'animale umano nei confronti dei più deboli: schiavizzati, sfruttati, torturati, uccisi e poi macinati per potervi ricavare biodiesel!
Usa, il gigante petrolifero ConocoPhillips e l'azienda alimentare Tyson Foods in due anni prevedono di produrre oltre 800 milioni di litri di carburante Diesel dal grasso di polli e maiali arriva un nuovo biocombustibile Protestano gli animalisti del Peta: "La risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi"

di GIOVANNI GAGLIARDI ROMA - Andare al distributore e fare il pieno di grasso animale. L'idea, forse un po' horror, di trasformare gli scarti della lavorazione della carne di maiali, galline e mucche, è del gigante petrolifero texano ConocoPhillips, che con la azienda alimentare del settore carne più grande al mondo, la Tyson Foods, conta di mettere in commercio questo 'animaldiesel' entro la fine dell'anno.   I due colossi affermano che la nuova fonte di energia rinnovabile sarà più pulita del carburante convenzionale.
"È chimicamente equivalente al diesel - ha spiegato Geoff Webster, della Tyson Foods, alla BBC - Ha meno anidride carbonica, zero zolfo e molti aspetti positivi per l'ambiente", ha aggiunto. In due anni, la ConocoPhillips, prevede di produrre 800 milioni di litri di questo tipo di diesel, che rappresenterà il 3% della sua produzione di carburante totale. Il grasso animale viene già usato nella produzione di sapone e cosmetici e non porterebbe all'aumento dei costi della materia prima da cui è realizzato, com'è invece accaduto col grano. L'azienda texana ha destinato al progetto circa 100 milione dollari, ma probabilmente godrà di un abbattimento delle imposta. Dal 2005, infatti, le compagnie petrolifere degli Stati Uniti possono beneficiare di un incentivo fiscale per la produzione di combustibile rinnovabile dalle carcasse animali e da altri scarti dell'industria alimentare. Ma i due gruppi interessati al progetto non nascondono che potrebbero esserci forti contrarietà di carattere etico alla produzione del combustibile. Geoff Webster dice di aver già incontrato gruppi vegetariani e religiosi e ha assicurato che verranno utilizzati solo gli scarti della lavorazione delle carni. Il nuovo diesel una volta prodotto sarà messo in commercio mescolato con altri tipi di diesel. Non sarà possibile dire alle stazioni di benzina se si desidera fare il pieno con il carburante tradizionale o con quello ricavato da grasso animale. In una comunicato gli animalisti della Peta hanno già espresso la propria costernazione, puntando il dito contro l'industria della carne, responsabile, "secondo un rapporto delle Nazioni Unite del riscaldamento globale più delle auto, dei camion e degli aerei messi insieme" e aggiungono che "la risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi". Il Peta, rilanciando la scelta vegetariana, aggiunge che "ogni persona può e dovrebbe fare per la loro propria salute, gli animali e l'ambiente". Negli ultimi tempi la ConocoPhillips si è aggiunta al coro di chi chiede provvedimenti federali per ridurre le emissioni nocive responsabili dell'effetto serra, stabilendo tetti massimi da non superare. "Crediamo che i cambiamenti climatici siano attribuiti alle attività dell'uomo e all'utilizzo di combustibili fossili", ha detto Jim Mulva, presidente e amministratore delegato del colosso energetico che ha deciso di unirsi a U.S. Climate Action Partnership, l'associazione di aziende nata all'inizio dell'anno, dopo che i democratici hanno preso il controllo del Congresso.
(25 aprile 2007)
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/ambiente/biocarburanti/diesel-da-animali/diesel-da-animali.html


 
Pubblicato da Lidio il 02/05/2007 alle 12:54:54, in Notizie sparse, letto 1414 volte

Roma. SABATO 5 MAGGIO Il CANILE della MURATELLA (via della Magliana 856) aprirà alle adozioni dalle ore 10 alle ore 19. E' un'iniziativa "IoLibero" - Associazione Volontari Canile di Porta Portese.

Dalle ore 17.30 sarà possibile prendere visione dell'installazione multimediale "Movimenti n.1" del Progetto Dogs Make Crop Circles.

Dalle ore 19 Buffet Biovegano a cura di Valle Vegan e del progetto "Mercoledì Vegan". (Sottoscrizione al 3298069093 - 10 €)

Il Programma:

h. 10-19 Apertura al pubblico per le adozioni

h. 10-19 Stand:
LIPU
AVA -ASSOCIAZIONE VEGETARIANA ANIMALISTA
FIORI DI BACH con consulenze ai cittadini
LAV
6 ZAMPE ONLUS con speciali polizze assicurative (sia responsabilità civile che copertura sanitaria) per cani
AAE Conigli per adozioni conigli sottratti a maltrattamenti
AMBULANZA VETERINARIA PET SOCCORSO
ADOZIONI A DISTANZA con speciali sorprese per chi ha un cane adottato a distanza
STAND EDUCATORI AVCPP per consulenze ai cittadini
TAVOLO VENDITA GADGET
TAVOLO CANILI AVCPP CON ALBUM FOTOGRAFICI

h. 17.30 inizio installazione multimediale "Movimenti n.1" a cura del collettivo Dogs make crop circles

h. 18 corso di YOGA all'interno della sala biblioteca al primo piano: è preferibile portare il proprio tappetino da ginnastica ed avere un abbigliamento comodo. Terrà la lezione una maestra qualificata. A seconda del numero dei partecipanti, potranno essere anche più di una lezione

h. 20 inizio cena vegana (su prenotazione telefonando al 329 8069093)

h. 20 musica selezionata da Claudio

     
 
Pubblicato da Lidio il 01/05/2007 alle 22:36:00, in Diario di ValleVegan, letto 1491 volte
In attesa del prossimo comunicato da Ponza, sperando che il numero dei bracconieri messi in condizioni di non nuocere salga, ma anche sperando che ciò non accada magari perchè finalmente i bracconieri si sono estinti, voglio rendere partecipe la comunità che ci segue di una notizia fra il serio e il faceto.
 
E' una news assai poco importante, poichè narra della vita ordinaria di Valle Vegan, quella che si svolge tutti i giorni, fra il rifugio dei cani, giù in basso, e il fienile, dove Sherman e Geppo giocano senza tregua.
 
Che scorre tranquilla fra il recintone di Bastian, delle galline e dell'oca che mi becca sempre (e non vi dico dove mi ha beccato oggi) e il casale, dove Giorgia si ostina a voler entrare anzichè stare insieme a tutti gli altri cani. Dove Lola e Muffa giocano anch'esse in continuazione tanto che, arrivati a una certa ora, mi chiedo dove trovino tutta quell'energia canina.
 
Fra queste attività rientranti la normale amministrazione, dunque, fra un pastone per i cani e il mangiare per i maiali, il sottoscritto il 25 aprile ha deciso che era giunto il momento di creare un pergolato che potesse anche fungere da tettoia in caso di pioggia. Della serie: siamo tutti ingegneri...
 
Stese le stuoie di canna, ho notato che l'acqua comunque passava. (Sono un acuto osservatore, non c'è che dire)... Tranquilli, non ho preso il tubo irrigatore per versarla sopra! Non è necessario provocare pioggia artificiale nel bidet d'Italia (così, ormai, ho ribattezzato VV).
 
Da un mese infatti, puntuale come una cambiale, ogni santo giorno - da metà mattina fino a sera - viene giù un quantitativo d'acqua tale che ti viene da imprecare...
 
Ebbene, lunedì ho deciso che un telo di cellophan sulle stuoie fosse una pensata carina. Detto fatto l'ho comprato e l'ho posato. Ho messo dei rinforzi, in modo da evitare che il peso spezzasse le esili cannette delle stuoie. Qualcuno mi ha pure aiutato (forse mosso a compassione) e taccio il suo nome per non sputtanarlo nei secoli...
 
Tutto orgoglioso ho telefonato ai ValleVegani che stanno a Ponza dicendo loro che i gatti erano molto soddisfatti di avere uno spiazzo asciutto dove poter trascorre ameni pomeriggi e noialtri umani pranzare all'aperto, in compagnia del romantico ticchettio delle gocce sul nuovo tetto così tanto "naif"...
 
Mentre ero al cellulare non badavo, meschino, all'espressione di un'altra ValleVegana che mi guardava molto, ma molto poco convinta... Già era incazzata di suo, poichè sapeva che a Ponza c'era il sole, ma lei aveva finito il turno... ma mi guardava perplessa non per codeste ragioni (che comunque sarebbero state sufficienti) ma poichè eravamo a tavola, tutto intorno pioveva, faceva un freddo cane e... si stava formando il "catino"... (!)
 
Già. Proprio quello che io baldanzosamente avevo detto non si sarebbe mai verificato, mi si stava formando proprio sopra la testa. Ho deciso di barare mettendo gli occhiali da sole e brindando alla primavera inoltrata...
 
Al terzo "crack" dell'ennesimo bambù che mi urlava in tal modo che non gliela faceva più a trattenere le tonnellate di acqua che si erano formate sopra la nostra testa, ho capito che il mio lavoro di alta architettura non sarebbe durato più di due ore.
 
Ho avuto un sussulto di orgoglio e mi sono rifiutato di fotografare la nefandezza che avevo creato con le mie mani. Ma almeno una penitenza la dovevo subire. Ecco la ragione di questa "news".
 
Ora ho messo delle travi di sostegno. Ho aumentato la pendenza della pergola-tettoia e tutto dorebbe funzionare. Tuttavia il condizionale, perdonatemi, è d'obbligo...
 
Saluti da Valle Vegan.
Lidio
 
Pubblicato da Piero il 27/04/2007 alle 15:31:49, in Notizie sparse, letto 1639 volte

Notizia di questa mattina all'alba: terzo bracconiere preso!  Piazzava schiacciate artigianali per uccelli e piccoli mammiferi.  Il Bracco (che per disprezzo chiameremo Mariniello), è stato bloccato dai volontari e dal NOA.

Per festeggiare questo evento e ringraziare i volontari dei primi due turni  (Marco, Andrea A., Andrea R., Betta, Alessia, Piero, Angela, Lorenza, Roberto, Maurizio, Renato, Catia, Veronica, Gabriele, Anna, Sandro, Francesco),  abbiamo pubblicato le prime foto del campo.

Guardate nella sezione FOTO.

Ai prossimi turni la cattura degli altri Marinielli e la liberazione degli uccelli.

 

ValleVegan, AgireOra Roma, Lega Abolizione Caccia

 
Pubblicato da catia il 26/04/2007 alle 10:20:16, in Notizie sparse, letto 1339 volte

Il primo gruppo, capitanato da Piero Liberati e Andrea Rutigliano ha dato ottimi risultati. Supportato finalmente, dopo tanti anni di attese, dal NOA nucleo operativo antibracconaggio della forestale sbarcati sull'isola per contrastare il fenomeno.

 

L'esperienza degli attivisti di Vallevegan e della LAC e la professionalità del NOA ha regalato i sui primi frutti, con soddisfazione sono stati presi i primi due bracconieri trappolatori nella storia di Ponza, per un totale di trappole superiori alla cinquantina. La soddisfazione sta nel fatto che finalmente si è potuto punire, gli impunibili, cioè chi crede di poterla fare franca, ormai da anni, grazie all'utilizzo di trappoline, le famose sep, utilizzate solitamente per la catturare i topi, ma che sulle isole infliggono la morte a stiaccini, balie, averle capirossa, luì verdi.

 

In questi giorni la pace e il silenzio regnano sovrani e sono veramente pochissimi gli spari contati dai volontari attivi dalla metà di aprile, i bracconieri sparatori sembrano spariti, il secondo gruppo è arrivato ieri. I cacciatori hanno dato segno di sofferenza insultando due volontari in presidio sulla piana d'incenso.

 

Tutte le isole sono presidiate dalle varie associazioni che operano per la salvaguardia del popolo alato, e ai bracconieri- cacciatori incominciano a prudere le mani. Non sanno più dove andare? Lo vedremo nei prossimi giorni.

 

Specie osservate gruccioni, rigogoli, rondini, falchi di palude, gheppi, falchi pecchiaioli.

Vi ricordo che fare osservazione sulle isole da molta soddisfazione perché gli animali arrivano stremati e stanchi e si lasciano osservare in tutta la loro bellezza, per questi motivi è sempre più importante responsabilizzare la popolazione e il mondo ambientalista.

 

Prima salvaguardalo e poi osservalo perché è meglio salvaguardato che sparato.

Buon bird watching a tutti !

 

Se volete avere notizie fresche mandatemi un sms 3388713534.

 

Catia Acquaviva Responsabile campi Lac

 
Pubblicato da monica il 24/04/2007 alle 11:25:46, in Notizie sparse, letto 1366 volte

Lunedì 7 maggio saremo alla sapienza, nel pomeriggio per promuovere l'iniziativa "adotta un' università" (ottimamente descritta qui: http://www.agireora.org/progetti/adotta.html).
La nostra attività sarà quella di far conoscere la possibilità della scelta vegana distribuendo un pieghevole ad hoc, argomentandone le motivazioni, e rispondendo razionalmente alle domande che ci verranno poste.
la nostra "mission" è favorire il cambiamento antispecista in cui crediamo e l'iniziativa è aperta a chiunque voglia testimoniare con la sua presenza la propria scelta (anche provando a premere il tasto giusto sul suo interlocutore).  l'appuntamento è alle 15.30 in piazzale aldo moro,   poco dopo ci sposteremo all'interno alla ricerca dei punti più strategici (abbiamo un asso nella manica che giocheremo nel viale antistante :il buffet), gli attivisti interessati avranno comunque un paio di numeri di cellulare per raggiungerci.
ps: è auspicabile che chi intenda partecipare conosca bene il materiale che distribuiremo: si trova qui in versione pdf http://www.agireoraedizioni.org/materiali/pieghevoleWhyVEGAN.pdf

per altre informazioni contattare
dott.dulcamara@tiscali.it
monicalugini@yahoo.it

 

 
Pubblicato da Piero il 20/04/2007 alle 06:11:12, in Notizie sparse, letto 1515 volte

 

Grande partecipazione di volontari per il campo antibracconaggio del 2007 a Ponza. 40 attivisti da tutta Italia. Oggi primo giorno. Ecco un altro comunicato ufficiale, ripreso dalla stampa :

 

VOLONTARI IN VIGILANZA CONTRO BRACCONIERI SU ISOLA DI PONZA

 

Consigliere regionale li sostiene. Sostegno del Corpo Forestale dello Stato. 19 aprile 2007 -

 

"E' partito a Ponza il quarto campo antibracconaggio organizzato della Lac (Lega abolizione caccia) e dalla Fondazione ValleVegan, che quest'anno vedra' la presenza stabile del Corpo Forestale dello Stato per vigilare e prevenire le azioni di bracconaggio in un'isola considerata nodo strategico per l'avifauna migratoria". Lo annuncia in una nota Enrico Fontana, capogruppo dei Verdi al consiglio regionale del Lazio. "Ogni anno a Ponza durante le migrazioni- dice Fontana- il patrimonio faunistico rischia il massacro per colpa di un fenomeno illegale come il bracconaggio. Durante l'ultimo campo degli amici della Lac, in 40 giorni sono state recuperate 150 tagliole, 25 reti, sono stati denunciati 2 bracconieri e liberati 12 uccelli". "L'impegno dei volontari della Lac che ogni anno contrastano l'attivita' dei bracconieri e' fondamentale- ricorda Fontana- perche' nelle isole Pontine la pratica criminale della caccia di frodo e' purtroppo diffusa. E' per questo che, avevo sollecitato l'impegno delle istituzioni. Un appello che e' stato raccolto dal Corpo forestale dello Stato, che assicurera' infatti durante la stagione migratoria la vigilanza antibracconaggio sull'isola di Ponza e piu' in generale su tutto l'arcipelago Pontino". "Non possiamo dimenticare- conclude Fontana- che le isole Pontine sono luoghi delicatissimi perche' qui gli uccelli riposano dopo lunghi periodi di volo e sono quindi maggiormente vulnerabili. Si tratta di difendere questo importantissimo patrimonio di biodiversita' e di stroncare definitivamente un fenomeno illegale e incivile".

 

(Com/Rel/ Dire)

 
Pubblicato da catia il 18/04/2007 alle 12:52:18, in Notizie sparse, letto 1893 volte

 Ponza; trappole e spari sulla rotta dei migratori.

 

 

Al nastro, il decimo campo per la tutela e l’osservazione degli uccelli migratori sull'isola di Ponza nella località “piana d'incenso” e “monte guardia” Organizzato dalla Lega per l’Abolizione della Caccia in collaborazione con la fondazione Valle Vegan e Agire Ora.

 

 Il campo si svolgerà in 5 turni, dove, a rotazione i volontari si adopereranno per sorvegliare gli uccelli migratori minacciati dalla caccia di frodo . Le località scelte per l’osservazione degli uccelli sono i luoghi preferibilmente frequentati da bracconieri, che praticano attività di sparo con l’ausilo di richiami elettronici. Il campo sarà segnalato alle forze preposte, ai quali i volontari denunceranno atti d'illecito nelle modalità a loro più consone; tramite cellulari e segnalazioni. I turni si divideranno in 5 tempi, dal 15 aprile al 20 maggio i volontari avranno il compito di presidiare i luoghi prescelti e censire ogni uccello che avvisteranno in un turno di 5 ore dalle 6.00 della mattina fino alle 11.00. Durante il resto delle giornata andranno alla ricerca di trappole e di reti.  In presenza di atti illeciti, effettueranno segnalazioni alle forze di polizia preposte che opereranno sull'isola o nelle immediate vicinanze.

 

I volontari alloggeranno in un appartamento sull'isola e si muoveranno principalmente a piedi, saranno muniti di binocolo e cartelletta con scheda per la descrizione degli uccelli avvistati. Sono richiesti senso di responsabilità sia per tutelare la propria incolumità sia per tutelare quella degli altri partecipanti al campo, gli scopi sono 2 quello di sorvegliare i bracconieri e denunciarli, grazie al supporto di alcune guardie della LAC e quello di rimuovere il maggior numero di trappole e reti, per questo tipo di attività sarà necessario una buona resistenza perchè le giornate saranno lunghe e un buon senso di responsabilità.

 

 Una parte delle spese sono a carico del partecipante, le spese dell’alloggio saranno molto modeste e verranno rimborsate le spese del traghetto, il vitto sarà esclusivamente vegano.

 

 Ogni anno la situazione migliora e questo grazie all’ottimo lavoro svolto da oltre 10 anni sull’isola, che in primavere si presenta stupenda e solare, ricoperta da grossi cespugli di ginestre, ponza, è un piccolo gioiello del mediterraneo che ha il diritto di essere tutelato insieme a procida ventotene, zanone, ischia, e raggiungere l’obbiettivo di salvaguardare le specie che le visitano. Si potranno osservare tanti amici alati tipo averla capirossa, rigogolo, luì verde, quaglie tortore. Questo è il decimo anno del progetto "isole del mediterraneo tutela del popolo migratore un patrimonio europeo" la lac cercherà di tenersi in contatto con tutte le altre associazioni che presidieranno le altre isole pontine, con lo scopo di raccogliere il maggior numero di dati sul bracconaggio.

 

 per la Lac Milano

 

 Catia Acquaviva

 

 per Vallevegan e Lac Lazio

 

 Daniela Fattorini

 

 per Vallevegan e Agire Ora Roma

 

 Piero Liberati

 

 

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 18/04/2007 alle 11:02:08, in Notizie sparse, letto 1382 volte

 

Il designer milanese protagonista anche di una sigla di Animal Channel
Artista multimediale e body painter, trasforma le mani in animali. Le sue opere, famose nel mondo, sono spot a favore della natura.

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Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 17/04/2007 alle 11:44:06, in Notizie sparse, letto 2413 volte

(dal Corriere della Sera)

La nostra passione per la telefonia mobile potrebbe essere la causa della misteriosa scomparsa delle api impollinatici.

REGNO UNITO – Tutta colpa delle emissioni elettromagnetiche. Proprio così: è colpa delle radiazioni dei cellulari e degli altri gadget hi-tech se le api perdono l’orientamento e non sanno più dove devono andare per svolgere il loro compito di impollinatici.
ISTINTO IN TILT – Perlomeno questo è quanto sostenuto da un gruppo di scienziati dalla Landau University, secondo i quali l’inspiegabile scomparsa da molte regioni americane di intere colonie di api che impollinano i raccolti potrebbe essere attribuita proprio alle onde elettromagnetiche, che interferiscono con il «sistema di navigazione» degli insetti facendo loro perdere l'orientamento. In pratica le api non riescono a tornare alle arnie, dove rimangono solo la regina, le uova e le api operaie, e quindi muoiono.
PERICOLO CARESTIA - Il fenomeno – chiamato Colony Collapse Disorder (CCD) – si è verificato inizialmente negli Usa, lo scorso autunno, estendendosi poi anche all'Europa, dove recentemente è stato segnalato da numerosi apicoltori. Si stima che il versante occidentale degli Stati Uniti abbia già perso il 60 per cento delle api impollinatrici, mentre la perdita negli stati orientali sarebbe del 70 per cento. Il CCD interessa inoltre Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Grecia, Italia, Scozia, Galles e Inghilterra, anche se in alcuni casi le autorità negano l’emergenza. Come riferisce l’Independent, la questione preoccupa molto gli esperti, i quali temono che l’amore incondizionato della gente verso i telefonini e compagni finisca per interrompere il ciclo biologico di molti raccolti, causandone la scomparsa in tutto il mondo e portando alla conseguente carenza di approvvigionamenti alimentari, poiché – come sosteneva Albert Einstein – se le api dovessero scomparire, «alla specie umana resterebbero solo quattro anni di vita».
Alessandra Carboni
16 aprile 2007

 
Pubblicato da chiara il 12/04/2007 alle 15:17:37, in Notizie sparse, letto 2442 volte
Segnalazione di Sonni - sonnihamoltosonno@hotmail.it
In merito alla notizia data ieri del circo con sfruttamento di animali attendato a Monterotondo, sono stati organizzati due presidi con volantinaggio, sabato 14 dalle ore 16 alle ore 17:30 e dalle ore 20 alle ore 21:30.
Il circo e' attendato nella zona industriale di Monterotondo Scalo, l'appuntamento per il presidio e' nei pressi dell'ingresso.
Portate striscioni, cartelli, e qualche volantino, se qualcuno puo' stampare i volantini e fotocopiarli ci da' una grossa mano perchè piu' volantini abbiamo e piu' possiamo distribuirne.
Potete usare questo:
http://www.agireoraedizioni.org/prodotto.php?id=181
nell opzione di stampa si riescono a metterne anche due nello stesso foglio)
Stampatelo in bianco e nero ovviamente!
Per favore, partecipate!
Mandate la vostra adesione a sonnihamoltosonno@hotmail.it o chiamate il 3478976933 (Sonny).
Inoltre, dato che i circensi stanno facendo girare gli animali per le strade del paese (un cammello, una giraffa), se qualcuno sa dare dei consigli su come far intervenire l'ASL per creare loro dei problemi, contatti i recapiti sopra indicati, grazie!
 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 11/04/2007 alle 10:53:47, in Notizie sparse, letto 3071 volte

(ansa: di Cristiano Del Riccio)
WASHINGTON - I trucchi sono infiniti. C'e' chi ha nascosto decine di rettili in una gamba artificiale. Chi ha chiuso due cuccioli di leopardo nello zaino. E c'e' chi si e' infilato due scimmie pigmee sotto gli indumenti intimi. Il traffico di animali esotici, dopo quello di droga, e' il piu' lucroso per i contrabbandieri. E l'aeroporto internazionale di Los Angeles, dove arrivano ogni giorno numerosi voli dall'Asia, e' in prima linea sul fronte della importazione illegale di animali rari e piante esotiche, un mercato nero da dieci miliardi di dollari l'anno, secondo le stime delle autorita' giudiziarie della metropoli californiana. ''I trafficanti di animali tentano ogni anno di far passare un numero incredibile di esemplari rari attraverso i nostri controlli di sicurezza'', afferma Roy Torres, un agente speciale esperto nella caccia a Los Angeles ai contrabbandieri di specie esotiche. L'anno scorso un giapponese venne arrestato per aver tentato di importare illegalmente negli Stati Uniti due farfalle giganti, le Queen Alexandra, tra le piu' grandi del pianeta che aveva gia' venduto per 8500 dollari.

Molto richiesti sono anche i cuccioli di animali come i leopardi o le tigri. Tempo fa un californiano venne arrestato all'aeroporto di Los Angeles con due cuccioli di leopardo asiatico nello zainetto che portava a tracolla. La sua compagna di viaggio aveva a sua volta nascosto degli uccelli neri nel suo bagaglio a mano. Un controllo a tutti i bagagli della coppia porto' alla scoperta di altri tipi di uccelli rari nascosti nelle valige, insieme ad alcuni bulbi di orchidea. Ma la scena piu' sorprendente si era verificata quando l'uomo era stato fatto spogliare dalle guardie di frontiera. Nei suoi indumenti intimi erano state trovate due scimmie pigmee, rimaste nello scomodo nascondiglio per le intere 18 ore del volo da una citta' asiatica. Un film uscito pochi mesi fa nei cinema americani, 'Snakes on a plane', raccontava la vicenda da incubo di centinaia di rettili lasciati liberi su un volo di linea da un malvivente che voleva liberarsi di un passeggero scomodo, destinato a testimoniare contro di lui in un processo per omicidio. La storia inverosimile del film avrebbe potuto diventare realta' quando un trafficante di animali esotici aveva riempito di rettili la cavita' interna della sua gamba artificiale durante un volo dal sud-est asiatico alla California. Tra gli animali importati illegalmente negli Usa ci sono anche pesci che, se liberati nei fiumi, potrebbero provocare disastrose conseguenze ambientali.

Tra gli obiettivi dei trafficanti ci sono anche animali come i baby squali che vengono pescati illegalmente e poi venduti al mercato nero. Una organizzazione specializzata in questo traffico e' stata smascherata dalla polizia nella Baia di San Francisco. Tra gli organizzatori c'era anche il pastore di una Chiesa locale che utilizzava i proventi del traffico illegale di animali per finanziare le attivita' spirituali della Chiesa. Nel mirino dei trafficanti ci sono anche zanne di elefante e altre parti animali considerate importanti nella preparazione di sostanze afrodisiache. Quando gli animali sono individuati e sequestrati ai trafficanti vengono abitualmente trasferiti a istituzioni come Zoo e centri di protezione per gli animali ma spesso le probabilita' di sopravvivenza degli esemplari strappati al loro ambiente naturale sono molto

 
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